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Banca Generali: presentati gli scatti del SDG “Vita sotto i mari"

I nuovi scatti del progetto fotografico "BG4SDGs – Time to Change" disponibili a partire da oggi sui canali Instagram di Stefano Guindani e Banca Generali

Banca Generali presenta il nono capitolo di BG4SDGs - Time To Change, progetto fotografico di Stefano Guindani

BG4SDGs – Time to Change, il progetto fotografico di Stefano Guindani e Banca Generali, è stato creato per tenere traccia dei progressi fatti nel raggiungimento dei 17 obiettivi dell’Agenda ONU 2030. Il protagonista del nono capitolo del progetto è l'arcipelago delle Maldive, che nel 2022 festeggia il Golden Jubilee del turismo. Sono passati esattamente cinquant'anni da quando i primi turisti italiani hanno raggiunto le isole delle Maldive, seguiti a ruota da viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. Oggi il turismo rappresenta oltre il 35% del PIL delle Maldive, e contribuisce significativamente allo sviluppo economico del Paese. Tuttavia, gli oltre 1,3 milioni di visitatori l’anno portano con sé abitudini e comportamenti che impattano in maniera significativa uno degli ecosistemi marini più delicati di tutto il Pianeta. Ecco perché è fondamentale intervenire prima che i danni del turismo diventino irreparabili.

Il progetto di Stefano Guindani e Banca Generali prova a raccontare la vita sotto i mari delle Maldive, presentando il paesaggio prima che sia troppo tardi. Il fotografo si è soffermato nell'indagare la situazione relativa al Sustainable Development Goal (SDG) numero 14: “Conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per lo sviluppo sostenibile”. Tutte le foto del progetto BG4SDGs sono consultabili da oggi sul sito internet e sui profili ufficiali di Banca Generali su Facebook, Instagram, Twitter, LinkedIn e YouTube.

Per analizzare al meglio la situazione, Stefano Guindani ha esplorato personalmente alcuni angoli delle Maldive lontani dai grandi circuiti dei viaggi organizzati, per scoprire progetti di cooperazione finalizzati a preservare la fauna e la flora marina. Piccoli esempi arrivano da Dharavandoo, dove il Manta Trust si adopera per la conservazione dei mobulidi (una specie fortemente minacciata dalla presenza dei rifiuti nei mari) e da Dhigurah, dove il Whale Shark Research Program tutela gli squali balena. Allo stesso modo, l'Olive Ridley Project a Dhuni Kholu si occupa della difesa delle specie a rischio, aiutando le tartarughe a trovare il giusto spazio per deporre le proprie uova.

Stefano Guindani, fotografo e autore del progetto BG4SDGs – Time to Change, ha dichiarato: “Da questo significativo viaggio, spero di portare una testimonianza forte, un appello a preservare la vita sotto i mari, che compongono il 70% dell’intero pianeta. Ho visto tartarughe mutilate dalla plastica gettata in mare, squali balena minacciati dal surriscaldamento globale, mante costrette a modificare le loro rotte migratorie: creature da sempre padrone del loro habitat, messe in breve tempo in pericolo dai nostri comportamenti sconsiderati. Da questo viaggio mi porto immagini suggestive di un mondo da tutelare, da proteggere a tutti i costi”.

Purtroppo, il turismo non è l’unico problema che le Maldive devono affrontare. Un’altra grande sfida per l’arcipelago è rappresentata dal cambiamento climatico. Il rapido scioglimento dei ghiacciai sta rapidamente innalzando il livello degli oceani; si tratta di una vera e propria minaccia di estinzione per lo Stato al più basso livello sul mare al Mondo. Non a caso, il presidente Ibrahim Solih ha dichiarato che teme che le Maldive possano sparire entro la fine del secolo in corso. Uno scenario apocalittico che i maldiviani stanno provando a evitare a tutti i costi, anche attraverso la cooperazione internazionale, con progetti come il Modular Artificial Reef Structure (MARS), una iniziativa che prevede la creazione di corallo da trapianto creato con stampa 3D che favorisce la crescita di coralli bionici.  

Presentato lo scorso 15 settembre 2021 a Milano, BG4SDGs – Time to Change proseguirà ora per altri 8 mesi al fine di approfondire tutti i 17 SDGs dell’Agenda ONU 2030. Il fotografo si concentrerà sulla presentazione di due aspetti diversi: da un lato si punta ad evidenziare l’azione negativa dell’uomo sull’ambiente e sulla comunità, dall’altro come lo stesso genere umano abbia invece una straordinaria capacità di recupero attraverso soluzioni innovative e sostenibili. Ad affiancarlo c’è un accompagnatore d’eccezione come Alberto Salza, antropologo tra i più apprezzati a livello internazionale, che curerà i testi del progetto e suggerirà alcuni dei progetti da monitorare.