IA, dove i robot intelligenti si sostituiscono ai medici

L’ingombrante “personaggio” sta entrando sempre più negli ospedali

di Daniele Rosa
Economia

IA, la presenza utile ed ingombrante negli ospedali

L’intelligenza artificiale (IA) è ormai il presente e sempre di più sarà il nostro futuro. IA è, in sintesi, la capacità di una macchina di ragionare, imparare, pianificare e persino creare ad una velocità e precisione che superano la potenzialità umana. Ecco perché tutti noi rimaniamo da una parte affascinati e dall’altra preoccupati per quanto questo potere sarà in grado di aiutare l’uomo o invece di sostituirlo, soprattutto nel comparto medico. I sistemi di IA sono già in grado di adattare il proprio “modus operandi” apprendendo dalle azioni precedenti e con un lavoro autonomo.

Solo per dare una cifra indicativa di cosa significhi in termini di  business, un recente rapporto di Forbes dà cifre significative. Nel rapporto Brian Kalis, il Ceo di Accenture, è convinto che nei prossimi 5 anni sarà utilizzata ampiamente negli ospedali americani perché riduce le complicanze e gli errori che possono verificarsi durante l’intervento chirurgico e rende il processo di permanenza nell’ospedale molto più breve. La sua azienda prevede che l’uso di tali robot genererà 40 miliardi di dollari all’anno per l’industria sanitaria statunitense nel 2026. Una ricerca di McKinsey ha rilevato inoltre che l’integrazione dei dispositivi di IA medica nel flusso di lavoro per l’assistenza ai pazienti aumenterebbe la produttività degli infermieri del 30% e del 50%.

IA, la possibilità che i robot intelligenti sostituiscano medici e infermieri

Di fronte a tutto questo sorge spontanea la domanda se l’IA potrà, un domani, sostituire i medici. I più attenti esperti sono convinti che l’uso di robot controllati dall’IA non sostituirà completamente il ruolo del personale medico. IAltri invece ritengono che i robot controllati dall’IA potranno far crescere il ruolo di medici, chirurghi o infermieri. Buone notizie ma la realtà è un po’ diversa. 

Ad esempio una recente indagine di Forrester ha confermato come quasi il 20% delle importanti organizzazioni sanitarie cinesi vuole dotarsi  di tecnologie infermieristiche intelligenti e che oltre 17% “assumerà” robot medici nel prossimo triennio. Certo è che queste “macchine pensanti” garantiscono maggiore precisione ed efficienza  lavorando ad un costo relativamente basso, interessante soprattutto nei paesi in via di sviluppo. In alcuni casi molti sanitari, nonostante evidenti realtà, si dichiarano non preoccupati dell’arrivo di IA e sottolineano che esiste un'enfasi eccessiva sui rischi della nuova tecnologia, ma se si guarda ai sistemi sanitari di tutto il mondo, al momento non la includono.

È solo in alcuni ospedali dove si fa ricerca. Il pericolo dell'intelligenza artificiale sta nel ritardare la sua applicazione alla medicina, perché ci sono molte persone che soffrono per cure insufficienti, errori medici o costi sanitari elevati.

IA, dove i robot superano l'uomo

Nonostante ciò l’intelligenza artificiale, ad esempio, supera già l'uomo nell'analisi degli ultrasuoni diagnostici cardiaci. Uno studio del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, infatti ha dimostrato come i cardiologi non siano riusciti a distinguere quali siano state le valutazioni fatte dalle macchine rispetto alle osservazioni dei medici e soprattutto hanno riscontrato meno errori rispetto ai dottori.

La rivista Nature ha pubblicato uno studio che conferma come l'intelligenza artificiale valuti in maniera superiore rispetto ai sanitari. Nonostante ciò il team dello studio è convinto che la nuova tecnologia  non sostituirà il lavoro dei professionisti e che, al contrario, potrà aiutare gli specialisti a risparmiare tempo e ridurre al minimo le parti più noiose del lavoro di imaging cardiaco. Il cardiologo, almeno per ora, continuerà ad avere l'ultima parola. Sempre al Cedars-Sinai sono stati studiati altre applicazioni del lavoro dell’IA soprattutto nelle valutazioni sul rischio di fibrillazione ventricolare, un tipo di aritmia che può causare morte improvvisa.

 

IA, nel tempo la risposta su quale sarà il vero ruolo dei robot intelligenti in sanità

L’elaborazione di gigantesche quantità di informazioni per educare l'IA consentirebbe di prevedere con maggiore precisione le persone che presentano rischi maggiori per questa patologia. Un altro uso dove i robot di IA superano le macchine attuali, ad esempio, è nella qualità delle immagini  che sono di assoluta perfezione. Nonostante tutte queste preoccupazioni e dati di fatto la maggioranza del mondo della sanità è convinto che questo tipo di tecnologia stia aiutando molto e aiuterà sempre di più nel velocizzare il lavoro, renderlo più preciso. Fortunatamente per i professionisti, parrebbe al momento sempre necessario il lavoro del medico.

Alla fine però nessuno esclude che nel futuro la figura del medico possa essere sempre meno centrale rispetto al robot di IA. Lasciare nelle mani di tecnologie come ChatGPT la salute di tanti pazienti è qualcosa di inimmaginabile, ma la possibilità rapida dei computer di imparare ed autoalimentarsi immagazzinando dati è altrettanto una realtà. Pericolosa per alcuni, opportuna per altri. Solo il tempo saprà rispondere svelando chi oggi aveva ragione.

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