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Renzi direttore de Il Riformista: i tanti dubbi che aleggiano sul nuovo ruolo
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Renzi ha dichiarato che il Riformista da lui diretto non sarà il giornale del Terzo Polo, ma c’è veramente da credergli?
Matteo Renzi direttore de Il Riformista: grava come un macigno la vicenda del giornalista ucciso dall’Emiro amico di Matteo
Alla fine Matteo Renzi ne ha combinata un’altra delle sue e cioè è diventato direttore de Il Riformista, il quotidiano diretto finora da Piero Sansonetti che ora andrà a dirigere a maggio la nuova Unità, sempre con lo stesso editore, Alfredo Romeo. Intendiamoci, non è che ci siano stati esempi di direttori/politici in carica, come Walter Veltroni all’Unità e Sergio Mattarella a Il Popolo, ma erano tempi profondamente diversi e poi sono sempre comunque cose strane che lasciano diversi dubbi di opportunità.
Iniziamo dal principale e cioè dai rapporti di amicizia di Renzi con Bin Salman figlio del re dell’Arabia Saudita e principe ereditario, implicato nel barbaro assassinio del giornalista Jamal Ahmad Khashoggi del Washington Post. Una vicenda incredibile e paradossale che vide Khashoggi recarsi al consolato arabo a Istanbul, in Turchia, per un documento matrimoniale e al cui interno fu fatto a pezzi ancora vivo, mentre la fidanzata turca aspettava di fuori.
Tra l’altro, Renzi non è neppure iscritto all’Ordine dei pubblicisti e non si capisce come potrebbe fare il direttore di un quotidiano anche se l’Italia è il Paese del possibile, dove tutto può avvenire ed anzi c’è proprio una incompatibilità tra il ruolo di parlamentare e quello di direttore responsabile.