illimity, nel trimestre utile a 7,8 mln. Passera rassicura: "Arriveremo a 100"
Il ceo: "Abbiamo migliorato le previsioni, aspettiamo risultati in crescita. E la partnership con Engineering cambia le carte in tavola per il futuro"
illimity chiude il primo trimestre con utile netto a € 7,8 mln. Deluse le attese degli analisti
Nel primo trimestre dell'anno la Banca ha dimostrato una robusta posizione di liquidità, pari a quasi 900 milioni di euro con un LCR al 310%, ampiamente sopra i minimi regolamentari. Il funding totale ammonta a 5,0 miliardi di euro in crescita del 25% a/a, con un’ampia diversificazione delle fonti di finanziamento tra raccolta retail, corporate e istituzionale. In particolare, la componente retail è pari a 2,6 miliardi di euro in aumento del 30% a/a e del 3% rispetto a fine 2022, trainata dal forte contributo della piattaforma illimitybank.com. Si evidenzia inoltre che l’84% della raccolta retail è costituita da depositi a termine.
Solida anche la patrimonializzazione, con un CET 1 ratio phased-in al 15,6% (15,5% fully loaded), che presenta un buffer rispetto al requisito SREP di circa 650bps. Pur includendo le perdite non realizzate del portafoglio Held To Collect (minori di 15 milioni di euro) il CET1 ratio rimane su livelli elevati. Trend operativi in linea con le previsioni di budget della Banca, con ricavi pari a 72,1 milioni euro (78,5 milioni nel primo trimestre 2022), caratterizzati da una forte progressione sia del margine di interesse (+34% a/a), che ha beneficiato soprattutto della crescita dello stock di crediti verso clientela e dell’aumento dei tassi, sia delle commissioni nette (+18% a/a) grazie al contributo di tutte divisioni di business.
I costi operativi si attestano a 50,0 milioni di euro in aumento rispetto ai 44,9 milioni di euro del primo trimestre 2022, incremento che riflette soprattutto l’annualizzazione degli effetti del completamento del dimensionamento degli organici nelle strutture operative e i maggiori ammortamenti dovuti agli investimenti IT per il lancio delle iniziative tech realizzati durante lo scorso anno. Va poi citato l'utile prima delle imposte pari a 12,1 milioni di euro, che esprime un utile netto di 7,8 milioni di euro.
Al 31 marzo 2023, gli attivi della Banca sono pari a 6,1 miliardi di euro in aumento del 24% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-4% rispetto a fine 2022). All’interno di questo aggregato, i crediti netti verso la clientela e investimenti superano i 3,9 miliardi di euro, in aumento del 39% rispetto al 31 marzo 2022 (+4% rispetto al trimestre precedente), con il contributo in particolare dei business di credito performing alle imprese.
Il patrimonio di vigilanza primario (CET1 Capital) è pari a circa 677 milioni di euro, in lieve calo rispetto al dato di fine 2022 (683 milioni di euro) per effetto della rimozione del beneficio, riconosciuto come filtro prudenziale, sul valore negativo della riserva da valutazione sui titoli di Stato. Le attività di rischio ponderate (RWA) si attestano a circa 4.344 milioni di euro, stabili rispetto al trimestre precedente.
Equita afferma che la banca ha riportato risultati complessivamente inferiori alle attese. In particolare, la divisione Distressed Credit, il principale contributore agli utili di gruppo, ha chiuso il periodo con utile operativo a 22 milioni di euro (-41% YoY), inferiore rispetto ai 27 milioni di euro attesi, con la dinamica della divisione impattata negativamente da minori proventi su operazioni distressed chiuse. Inoltre, la business origination è stata contenuta (84 milioni di euro) alla luce di un mercato poco dinamico che tuttavia dovrebbe aver mostrato segnali di ripresa da aprile, confermando una pipeline robusta.
Intesa Sanpaolo afferma che i risultati sono stati in linea con le attese, escludendo gli one-off. "Riconosciamo che la redditività del 2023 sarà più distorta verso la fine dell'anno - si legge in una nota - tuttavia, riteniamo che sarà apprezzata una maggiore visibilità sull'evoluzione della redditività nei prossimi trimestri". La guidance ora è di un utile netto superiore ai 100 milioni di euro nel 2023, rispetto a un'indicazione di 100 milioni di euro fornita a febbraio. Considerando l'impatto netto della nuova partnership con Engineering di circa 24 milioni di euro (+55,5 milioni di euro di pagamento anticipato di Engineering, -17 milioni di euro di minori ricavi da ION, -4,25 milioni di euro una tantum, tutto al lordo delle imposte), "ci saremmo aspettati un aggiornamento della guidance ben al di sopra", viene sottolineato. La stessa rassicurazione, peraltro, proviene proprio da Passera: "Abbiamo migliorato le previsioni, aspettiamo risultati in crescita. E la partnership con Engineering cambia le carte in tavola per il futuro".