Imprese femminili, in Italia sono 1 su 5. Boom impieghi rosa nell'immobiliare

Altro settore particolarmente nutrito è quello delle insegnanti che offrono ripetizioni scolastiche o corsi di qualsiasi tipo, dal canto alla cucina

di Sandro Mantovani
(Fonte: Pexels)
Economia

Imprese femminili, il sondaggio di ProntoPro su oltre lavoratrici

ProntoPro, marketplace di riferimento che mette in contatto domanda e offerta di servizi professionali, ha condotto un’indagine sullo stato di salute dell’imprenditoria femminile in Italia, misurando in un sondaggio l’efficacia percepita delle manovre messe in atto dal governo a supporto della categoria, anche a seguito della pandemia da COVID-19. 

Il sondaggio è stato eseguito su un campione eterogeneo per categorie di servizi, di circa 500 lavoratrici autonome e titolari di piccole e microimprese su tutto il territorio italiano, in un’età compresa tra i 20 e i 70 anni, considerando sia chi lavora part-time che full-time. Il 76% del campione è titolare di un’impresa individuale, il 17% lavora in imprese composte da 2 a 5 persone, il 5% in aziende con più di 10 persone, il 2% da 6 a 10 persone. Una donna su 5 lavora oltre 40 ore la settimana, il 25% dedica al lavoro tra le 30 e le 40 ore settimanali e il 26% tra le 15 e le 30 ore. 

Secondo lo spaccato che emerge dal sondaggio, il 39% delle partecipanti lavora per consulenza e servizi professionali (39%) nel campo dell’architettura, dell’edilizia, dei servizi notarili e contabili. Seguono le consulenti per il benessere e la cura della persona in veste di psicologhe o nutrizioniste, ma anche esperte in makeup (19%) e le organizzatrici di eventi, un settore che comprende pasticcere, wedding planner, ma anche fotografe e videomaker (14%). 

Altro settore particolarmente nutrito è quello delle insegnanti che offrono lezioni di lingue straniere, ripetizioni scolastiche o corsi per qualsiasi tipo di passione, dal canto alla cucina (13%). I servizi per la casa vedono impegnate l’8% delle professioniste nel ruolo di collaboratrici domestiche, ma anche interior designer e decoratrici pittoriche, ultima e folta categoria quella di chi offre servizi per gli animali (6%).

Il 57% delle intervistate è laureata, il 42% fa parte della generazione x, quella che va dai 43 ai 57 anni, seguita da un 40% di millennial (27-42 anni), mentre il 13% ha dai 58 ai 70 anni. Solo il 4% ha meno di 27 anni. Il sondaggio mette in evidenza alcuni dati rilevanti soprattutto sulla conoscenza degli incentivi stataliche sono stati messi a disposizione negli ultimi tempi, specie dopo la pandemia da COVID-19. 

Nonostante siano numerosi i bandi sia a livello regionale che nazionale, dedicati nel 2023 all’imprenditoria femminile, solo il 30% delle intervistate afferma di esserne a conoscenza. Le imprese femminili in Italia rappresentano solo il 22% del totale di imprese attive attualmente, e tali bandi mirano proprio ad agevolare le iniziative delle imprenditrici, che tramite le iniziative del PNRR possono utilizzare contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati o sostegno al credito. 

Conoscere queste possibilità può ridurre il gender divide e nutrire l’imprenditoria al femminile, soprattutto nel caso delle generazioni più giovani. Secondo ProntoPro però, la categoria under 27 risulta essere quella meno preparata sui fondi, solo il 14% delle giovani lavoratrici ne ha sentito parlare. 

Secondo l’Istat nel 2020, il doppio delle donne ha perso il lavoro rispetto agli uomini, una statistica questa, che viene percepita come “molto” o “moltissimo” vicina alla realtà dal 57% delle professioniste intervistate da ProntoPro. Nonostante ciò, soltanto il 6% delle lavoratrici autonome farà sicuramente richiesta per i bandi dedicati all’imprenditoria femminile.

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