Inflazione, a febbraio giù dal 10 al 9,2%. Ma il "carrello della spesa" sale

Il dato sull'Eurozona è in linea: frenata all'8,5%. Ma accelerano i prezzi al consumo: +13%. Bce, Lagarde valuta un nuovo aumento dei tassi a marzo

Economia

Inflazione, timida frenata e impennata dei prezzi al consumo. Dati Istat

L'inflazione a febbraio subisce una lieve frenata in Italia, il dato però continua a preoccupare, si passa dal 10 al 9,2%. Sempre un livello molto alto rispetto all'Eurozona che scende all'8,5%. La presidente della Bce Lagarde lancia l'allarme: "Il tasso d'inflazione nell'area euro è alto a un livello inaccettabile" ma "è probabile che scenda perché i prezzi energetici stanno scendendo. Lagarde annuncia anche un nuovo possibile rialzo dei tassi a marzo: "Non abbiamo la sfera di cristallo. Voglio vedere i nuovi dati e ascoltare i miei colleghi. E' su questa base che prenderemo una decisione. Una cosa è certa: riporteremo l'inflazione al 2% tempestivamente". Secondo le stime preliminari, - si legge sul Sole 24 Ore - a febbraio l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su mese e del 9,2% su anno dal +10% del mese precedente.

Lo comunica Istat, aggiungendo che l’inflazione di fondo, al netto di energetici e alimentari freschi - prosegue il Sole - accelera da +6% a +6,4%, quella al netto dei soli beni energetici da +6,2% a +6,5%. L'inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,5% per l'indice generale e a +3,7% per la componente di fondo. Si consolida, dunque, la fase di rapido rallentamento dell'inflazione, grazie all'attenuazione delle tensioni sui prezzi dei beni energetici, regolamentati e non; si mantengono le spinte al rialzo dei prezzi di beni alimentari, lavorati e non, Tabacchi e Servizi. Il carrello della spesa risale a +13%, dopo aver rallentato a gennaio.

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