Economia

Lo Stato ci metta i soldi e salvi gli operai di Portovesme. La proposta

L'opinione di Ezio Pozzati

Prestito a 10 anni per l'azienda in crisi dopo i costi di produzione lievitati

Lo Stato salvi gli operai di Portovesme

Quando un'azienda, magari di importanza strategica, è in difficoltà finanziarie è necessario prestare la massima attenzione. In questo articolo voglio trattare l'argomento Portovesme S.r.l., per la sua importanza, non solo per la produzione di zinco e piombo, ma soprattutto per la presenza di circa 1.500 dipendenti e di altri 2.500 saddetti che formano l'indotto. Alcuni dati ricavati da internet ci dicono che l'azienda nel 2021 ha fatturato 870.091.058 euro con un costo del personale pari a € 40.571.884 ed un utile di esercizio pari a 16.354.633 euro. Allora dov'è il problema?

Da quanto si evince sembra che i costi di produzione dei metalli siano molto lievitati durante l'anno 2022 e di questo ne siamo tutti consci. Ora, sembra che questi costi, determinati in maggior parte dall'energia, mettano in seria difficoltà l'azienda e sembra altresì che già avessero lanciato l'allarme circa 2 anni fa. Siamo tutti concordi che le aziende non dovrebbero essere mai lasciate sole nel momento del bisogno e soprattutto si dovrebbe guardare con un occhio di riguardo cosa comporterebbe lasciare a casa circa 4.000 persone, il problema si ingigantirebbe a livello sociale.

Ebbene, senza fare voli pindarici mi avvio a concludere proponendo una soluzione che ho sollecitato quando ero nel board di un Ente per lo sviluppo e cioè: quant'è la differenza di spesa della bolletta energetica? E per altri costi lievitati? X euro! Bene ti do la differenza fra quanto spendevi prima del caos dei rialzi fino a quando si sarà stabilizzato il mercato dei prezzi e mi ripagherai quanto prestato con una rata diluita in 10 anni (se la rata dovesse essere “pesante” anche qualche anno in più), però ad una condizione un nostro fiduciario entrerà nel Consiglio di Amministrazione così potrà seguirne gli sviluppi e sarà ripagato con il mero gettone di presenza.

Questo suggerimento lo feci molti anni fa e ha sempre funzionato, infine i ritorni per l'azienda e per l'Ente ci sono sempre stati, tutto questo senza però mai interferire in quelli che sono i piani industriali aziendali. Con questo semplice escamotage, potrebbe essere applicato a tutte le aziende che lo Stato sovvenziona, si può così verificare che quanto impegnato sia di soddisfacimento anche per tutte le persone che a vario titolo lavorano per l'azienda. Semplice? Direi di sì.