Inflazione, l’Europa non è ancora uscita dalla pandemia economica

Il trend è ribassista ma ancora non sufficiente. L’inflazione è lontana dall'essere vinta

di Daniele Rosa
Economia

Inflazione, il trend è ribassista ma ancora insufficiente

In Italia l’inflazione sta rallentando e questa tendenza è assolutamente coerente con quello che sta succedendo nella zona euro.  Nel mese di settembre, infatti, i prezzi nella zona euro hanno fatto vedere un trend discendente notevole. L’inflazione è scesa al 4,3%, considerato il livello più basso dall’ottobre 2021. In quel periodo sono iniziate  le tensioni per l’aumento dei prezzi del gas. Tutto questo secondo i più recenti dati presentati da Eurostat. I Paesi capofila di questa discesa dell’indice IPC (indice dei prezzi al consumo) sono il Belgio, i Paesi Bassi e l’Olanda, un po’ meno la Spagna e l’Italia. Fortunatamente il trend in discesa non è improvviso, ma sta continuando da oltre cinque mesi.I prezzi si stanno raffreddando già da quasi un anno, dopo che si era toccato il top dell’inflazione, con il preoccupante record del 10,6%. Record che si stava mantenendo da oltre 24 mesi.

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L'inflazione di fondo è sempre intorno al 5,5%

I nuovi dati di Eurostat, che escludono i prezzi dell'energia e dei prodotti freschi, l'inflazione di fondo, continuano invece a mantenersi intorno al 5,5%. E questo dato, attenzionato dalla Banca Centrale Europea, (Bce) guidata da Christine Lagarde, sottolinea come il problema non sia ancora del tutto risolto. Si sta rallentando ma i numero sono ben lontani dal 2% che è l’obiettivo numero uno. E questo, almeno per il Vecchio Continente, sta a significare che la BCE continuerò a mantenere i tassi a livelli alti per molti mesi. Ancora dalla pandemia economica l’Europa non è uscita.

 

 

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