Intelligenza artificiale, la guerra continua: Google prende il volo con Bard

Google, alla conferenza degli sviluppatori a Mountain View, ha annunciato di aver messo a punto uno strumento gratuito per l’Intelligenza Artificiale

Di Giuseppe Vatinno
Economia

L'annuncio di Google è una risposta evidente a quello di Microsoft che ha integrato la sua IA su Bing

Come abbiamo visto in questi giorni l’Intelligenza Artificiale (IA) la fa da padrone nei temi più discussi in tutto il mondo. ChatGPT ha scalzato addirittura la guerra in Ucraina e il Covid. Ne abbiamo parlato recentemente qui

La partita che si sta giocando è grossa anche se per ora è emerso soprattutto l’aspetto etico e le preoccupazioni per una “IA ostile” che possa prendere il controllo dell’intera società. Dietro ci sono naturalmente molti soldi e ci sono tutti i giganti della Silicon Valley, in primis Google, Apple, Facebook, Musk, Bezos ed anche Microsoft. Intanto c’è da dire che l’IA già esiste.

Ad esempio, ogni volta che facciamo una ricerca su Google stiamo utilizzandola. Quello che sta accadendo è invece un ulteriore progresso di IA che sta diventando sempre più specifica e performante e lo fa con un ritmo esponenziale. Molti degli attacchi che le si portano non sono dettati da reali preoccupazioni per le sorti dell’umanità –come si vuol far credere- quanto piuttosto per i concorrenti. Così Google, alla conferenza degli sviluppatori a Mountain View, ha annunciato di aver messo a punto uno strumento gratuito per l’Intelligenza Artificiale che si chiama Bard e sarà disponibile in 180 Paesi, praticamente in tutto il mondo.

Le tre lingue base saranno l’inglese con l’aggiunta di coreano e giapponese ma con la promessa che presto sarà disponibile in altre 40 lingue principali del mondo. Questo annuncio di Google è una evidente risposta a quello di Microsoft che ha integrato la sua IA su Bing, il suo motore di ricerca, con la tecnologia DALL-E 2 di Open AI che è il creatore dei ChatGPT.
 

Le nuove funzioni, sia di Google che di Microsoft, saranno multimediali e cioè utilizzeranno sia il testo che le immagini ed entrambi stanno puntando alla “trasparenza operativa” e cioè al fatto che l’utente non si accorgerà di stare utilizzando una IA grazie a interfacce molto friendly che nasconderanno, in un certo senso, quello che sta avvenendo nei processori elettronici.

Il pericolo in questa fase non è tanto il paventato “rischio esistenziale” che IA prenda il controllo sull’umanità quanto scompaia totalmente il confine tra reale ed artificiale, nel senso che ad esempio Magic Editor di Google permette una manipolazione completa delle immagini senza alcuna conoscenza professionale. Chiunque, in teoria, potrebbe fare tutto e la Rete potrebbe essere invasa, in parte lo è già, da miliardi di Terabyte falsi. Abbiamo già visto un esempio pratico con le immagini manipolate dell’ex presidente Usa Donald Trump arrestato con le manette.

Uno strumento proposto e che presto sarà integrato in Google si chiama “About this image” e permetterà di capire se ci sono indizi di manipolazione. Ma la rivoluzione riguarda anche la medicina con Google che ha a annunciato il debutto di PaLM2 che permette di interloquire come un “medico esperto”. Similmente ormai l’IA può produrre traduzioni professionali quasi perfette che sostituiranno le traduzioni umane e si occuperà anche di Gmail.

Nel frattempo Microsoft sta andando avanti nello sviluppo del suo universo virtuale. È chiaro che questa reazione globalizzata dei giganti dell’IT è dovuta alla pubblicità e notorietà che ha ottenuto negli scorsi mesi ChatGPT e la potenza di fuoco che è stata messa in campo è impressionante. La politica, nel frattempo, arranca è non sembra in grado di seguire la rapidità dei cambiamenti che stanno avvenendo. Ma forse è meglio così visto che ogni volta che essa scende in campo lo sviluppo tecnologico rallenta.

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