Irpef, cambiano le aliquote: scossa agli stipendi. Verso la flat tax per tutti
Le conseguenze in busta paga dopo la decisione del governo. Chi ci guadagna e chi invece ci perde: i dati sono sorprendenti
Irpef, verso le nuove aliquote. Ecco perché la riforma rischia di svantaggiare chi guadagna meno. Le proiezioni
Il governo Meloni parte dall'Irpef per cercare di arrivare all'obiettivo finale: la flat tax per tutti. Il primo passo della modifica del fisco va a toccare l'aliquota impositiva unica e cui farà seguito l'individuazione dei principi generali che dovranno illuminare la strada attraverso la transizione dagli attuali scaglioni Irpef fino all’approdo alla tassa unica. Per quanto riguarda la riduzione dell’Irpef, a dare il là - si legge sul Corriere della Sera - è stato il governo Draghi con la legge di Bilancio 2022, che ha fatto scendere da 5 a 4 gli scaglioni, ridefinendo poi anche il valore delle aliquote: al ribasso per il secondo e il terzo scaglione. Dunque, ora il governo Meloni, proseguendo nel solco tracciato dall’ex premier, intende ridurre gli scaglioni da 4 a 3, possibilmente rimodulando le relative aliquote d’imposta.
Chiarite le linee guida della riforma fiscale, se andrà in porto la riduzione a tre degli scaglioni Irpef, quali effetti si avranno in busta paga appena la riforma sarà confermata? Ora, dopo la riforma Draghi, i contribuenti italiani sono divisi in quattro fasce ma per ridurre le aliquote a tre scaglioni queste quattro fasce andranno modificate e accorpate in alcuni casi. In economia pubblica esiste il principio secondo il quale i soggetti che hanno la stessa capacità contributiva devono essere tassati in modo uguale.
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Le ipotesi di riforma degli scaglioni sono varie, tra le ipotesi più accreditate - prosegue Il Corriere - c’è quella messa a punto dalla Ragioneria di Stato, che prevede l’accorpamento del secondo e del terzo scaglione in un'unica fascia che comprenda i redditi tra i 15 mila e i 50 mila euro, da sottoporre a un prelievo del 27% (ma si era parlato anche del 28%). In questa ipotesi, la prima e ultima fascia risulterebbero intoccate. È evidente che a beneficiarne sarebbe la fascia attualmente compresa tra i 28 mila e i 50 mila euro perché passerebbe dal prelievo di oggi al 35% a uno del 27% o del 28%, con un risparmio di ben 7-8 punti percentuali. Come si vede in questa tabella, con un’aliquota Irpef al 27% per la nuova fascia da 15 mila a 50 mila euro a essere penalizzati sarebbero i redditi fino a 28 mila euro.