Jack Ma "ricompare" in Cina e rivoluziona Alibaba: la società si fa in sei

Il genio cinese dietro il colosso dell'e-commerce Alibaba torna in patria all'improvviso e riorganizza la sua società

di Lorenzo Goj
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Economia

Jack Ma, il miliardario fondatore di Alibaba torna in Cina e rivoluziona l'azienda

Jack Ma ritorna in Cina dopo oltre un anno. Il genio fondatore di Alibaba, colosso asiatico dell’e-commerce, ha visitato la scuola da lui stesso fondata nella città di Hangzhou (dove si trova la sede della sua società) e ha incontrato insegnanti e studenti. Si tratta della Yungu School, una scuola privata che copre dalla scuola materna al liceo, finanziata dai fondatori di Alibaba nel 2017. A dare la notizia della visita è stato lo stesso istituto.

Ma cosa significa la ricomparsa del miliardario per il governo cinese? Il ritorno in patria del fondatore di Alibaba arriva mentre Pechino cerca di ripristinare la fiducia nella classe imprenditoriale dopo anni di repressione normativa del settore tecnologico e delle restrizioni imposte dalla politica della tolleranza zero Covid. Il governo spera che Ma possa contribuire a infondere fiducia agli imprenditori.

Alibaba, maxi-ristrutturazione: scissione in sei diverse unità autonome

E con il ritorno di Jack Ma in Cina, Alibaba annuncia la ristrutturazione più importante della sua storia. Le attività, che vengono calcolate per un totale di 220 miliardi di dollari, verranno suddivise in sei unità principali di business, ognuna delle quali valuterà l'ipotesi di raccolta fondi esterni o di offerte pubbliche iniziali "al momento più opportuno".

I motivi della decisione sarebbero da identificare nell’intenzione di “sbloccare il valore degli azionisti e favorire la competitività del mercato”, ha commentato l’azienda di Hangzhou in una nota, volando tra l’altro in apertura alla Borsa di Hong Kong: dopo il 14,26% guadagnato al Nyse, i titoli del colosso dell'e-commerce hanno replicato la performance anche sul listino dell'ex colonia britannica, segnando nelle prime battute un balzo del 13,53%, a 95,65 dollari di Hk.     

Jack Ma sparito dai radar dopo le critiche al governo cinese

Ma che fine aveva fatto Jack Ma? Il miliardario era scomparso dalla vita pubblica cinese nel 2020 dopo aver criticato il sistema di supervisione finanziaria del Paese. In un celebre discorso pronunciato nell’ottobre del 2020, aveva inoltre accusato governo e banche di avere una mentalità da “banco dei pegni” inconciliabile con la spinta innovativa portata, per esempio, dagli imprenditori tech. Come facilmente immaginabile, queste parole non erano piaciute ai funzionari.

Da allora, Jack Ma è “scomparso” dai radar. E, in tutto il mondo, sono in molti ad aver provato a ricostruire i suoi spostamenti nel corso del tempo. Secondo il Financial Times, infatti, Ma avrebbe vissuto a Tokyo per quasi sei mesi intorno a novembre, effettuando viaggi regolari negli Stati Uniti e in Israele.

Ma avrebbe anche trascorso del tempo a Hong Kong negli ultimi mesi: sarebbe stato avvistato sui campi da golf e alla mostra Art Basel, da appassionato d'arte quale è.

Chi è Jack Ma, il genio cinese snobbato dalla Silicon Valley

Nato il 15 ottobre 1964 ad Hangzhou, provincia di Zhejiang (poche centinaia di chilometri da Shanghai), Jack Ma impara l'inglese sin dai primi anni dell'adolescenza e ne approfitta per improvvisarsi guida – non autorizzata – con i primi turisti cinesi che arrivano a Hangzhou sul finire degli anni '70.

La conoscenza dell'inglese gli permette dapprima di entrare nel mondo scolastico cinese in veste di insegnante e, successivamente, di intraprendere la carriera di primo imprenditore web del grande Paese asiatico. Nel 1995 fonda il portale delle Pagine Gialle cinesi, primo sito web commerciale del Paese, mentre negli anni successivi collabora con il Ministero per il Commercio Estero e la Cooperazione Internazionale nel tentativo di allargare gli orizzonti economici e finanziari cinesi.

Nel 1999 è l'anno della grande avventura. Jack Ma abbandona il ruolo ricoperto all'interno del Ministero e fonda Alibaba, portale di e-commerce business-to-business che mette in contatto i produttori cinesi con acquirenti e rivenditori occidentali. L'imprenditore cinese fa centro: nel 2003 fonda Taobao, portale simile per alcuni versi a eBay e per altri ad Amazon. Nel 2005 sottoscrive un accordo di cooperazione con la filiale cinese di Yahoo!, trasformando il suo network di portali di commercio elettronico nella più grande impresa web della Cina.

A oggi, secondo la rivista statunitense Forbes, il patrimonio netto di Ma si aggirerebbe intorno ai 36 miliardi di dollari. Un patrimonio che il miliardario ha costruito negli anni partendo dal basso e incontrando diverse difficoltà. Carismatico e spiritoso, Ma si è visto sbattere in passato la porta in faccia dalla Silicon Valley che non gli ha concesso i finanziamenti che cercava.

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