Lavoro, boom di occupati in Italia: +297 mila lavoratori nel 2023
A marzo 2023 la crescita dell'occupazione rispetto al mese precedente (+22 mila) porta gli occupati a 23milioni 349mila unità
Lavoro, Istat: +22.000 occupati a marzo, +297.000 su anno
A marzo la crescita dell'occupazione rispetto al mese precedente (+0,1%, pari a +22 mila unità) porta gli occupati a 23 milioni 349 mila. Lo rileva l'Istat nella stima degli occupati a marzo, spiegando che all'aumento degli occupati si associa la diminuzione dei disoccupati e la sostanziale stabilità degli inattivi.
L'occupazione cresce per uomini e donne, dipendenti e per tutte le classi d’età tranne quella dei 25-34enni, per cui risulta in calo. Il tasso di occupazione è stabile al 60,9%.
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"A marzo 2023 la crescita dell'occupazione rispetto al mese precedente (+22 mila) porta gli occupati a 23milioni 349mila - scrive l'Istat nel commento - il numero è superiore di 297mila unità rispetto a quello di marzo 2022, a seguito dell'aumento dei dipendenti permanenti e degli autonomi e a fronte di una diminuzione dei dipendenti a termine".
Confrontando il primo trimestre 2023 con quello precedente, si registra un incremento del numero di occupati (+0,4%, pari a +90mila unità). La crescita dell'occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa all'aumento delle persone in cerca di lavoro (+0,6%, pari a +12mila unità) e alla diminuzione degli inattivi (-1,0%, pari a -125mila unità).
Il numero di occupati a marzo 2023 supera quello di marzo 2022 dell'1,3% (+297mila unità). L'aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa; il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 0,9 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+0,5 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva.
Rispetto a marzo 2022, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-5,1%, pari a -106mila unità) sia il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,2%, pari a -281mila).