Manovra, 450 milioni per i comuni ma mancano le coperture: tutto da rifare

Emendamento sul RdC: verrà tolto al primo rifiuto di lavoro anche se non congruo, proroga per il Superbonus 110%

Economia

Manovra, 450 mln ai comuni "per errore": il testo torna in commissione

Un emendamento che stanzia 450 milioni ai Comuni senza copertura finanziaria: è questa la modifica chiesta dal Pd, approvata la scorsa notte in Commissione Bilancio della Camera, che impone al Ddl bilancio un nuovo passaggio in Commissione. Ad essere rifinanziato con una dotazione di 450 milioni per il 2023, il fondo per la riduzione del disavanzo eventualmente registrato dagli enti locali a seguito dell'applicazione della disciplina legislativa in materia di contabilizzazione del fondo anticipazioni di liquidità, come si legge nell'emendamento a firma di Gnassi

Il ritorno in Commissione non sembra preoccupare il governo. Secondo fonti interpellate, infatti, se necessario si farà una correzione; si tratterebbe di un mero intervento di forma che richiede tempi brevi. Anche fonti parlamentari dell'opposizione riferiscono all'Adnkronos che non c'è ancora nessuna convocazione della Commissione bilancio. L'iter potrebbe comunque prevedere che il testo approdi in aula e che la discussione venga avviata. Nel frattempo arriverebbe il parere della Ragioneria generale dello Stato e la commissione potrebbe riconvocarsi velocemente per decidere lo stralcio della misura.

Un passaggio breve e non eccezionale dopo il via libera a provvedimenti corposi e approvati dopo un tour de force notturno. Dunque, il governo dovrebbe porre la questione di fiducia alla ripresa della seduta dell'Aula, nel primo pomeriggio di domani 22 dicembre (come orario si ipotizzano le 14): dovrebbe dunque essere convocata la Capigruppo per stabilire la tempistica delle votazioni. Tra le ipotesi, il voto di fiducia venerdì alle 14, con seduta ad oltranza fino all'approvazione finale della Manovra. Ma si ipotizza anche, come soluzione 'estrema', che dopo l'esame degli ordini del giorno venerdì, le dichiarazioni di voto e il voto finale sul provvedimento possano svolgersi la mattina di sabato 24 dicembre. Poi la Manovra passerà all'esame del Senato, con l'approdo in Aula già fissato per il 27 e l'ipotesi è che il via libera definitivo, sempre con fiducia, si terrà l'indomani o al massimo il 29 mattina.

Novità per il reddito di cittadinanza

Ulteriori novità arrivano sul reddito di cittadinanza, che decadrà nel caso in cui non si accetti la prima offerta di lavoro anche se questa non è "congrua". E' quanto stabilisce un emendamento alla manovra riformulato, primo firmatario Maurizio Lupi (Noi con l'Italia), approvato in commissione bilancio della Camera. Finora la prima offerta di lavoro doveva essere "congrua" ossia il luogo di lavoro doveva essere entro 80 chilometri di distanza dalla residenza del beneficiario o comunque raggiungibile nel limite temporale massimo di cento minuti con i mezzi di trasporto pubblici. Inoltre doveva essere "coerente con le esperienze e le competenze maturate" e garantire una retribuzione superiore di almeno il 20 per cento rispetto a quella percepita nell'ultimo mese. L'emendamento approvato cancella l'aggettivo "congrua" con il risultato che per non perdere il reddito bisognerà accettare la prima offerta di lavoro su tutto il territorio nazionale anche se non è coerente con le proprie competenze e offre una paga inferiore a quanto finora percepito. 

Arriva il reddito alimentare

Parte la sperimentazione nelle città metropolitane del 'reddito alimentare' da destinare a chi è in povertà assoluta. Lo prevede un emendamento del Pd alla manovra approvato nella notte. Con un fondo da 1,5 milioni nel 2023 e 2 milioni nel 2024 saranno distribuiti pacchi realizzati con i prodotti invenduti della distribuzione alimentare "da prenotare mediante un'applicazione e ritirare presso uno dei centri di distribuzione ovvero ricevere nel caso di categorie fragili". In un decreto del ministero del Lavoro, da emanare entro 60 giorni, verranno definiti le modalità attuative, la platea e il coinvolgimento del terzo settore

Addio a 18App

Cambia 18 App, viene sostituita da due strumenti, una carta cultura giovani ed una legata al merito scolastico. Lo prevede un emendamento di maggioranza alla manovra economica, a prima firma Federico Mollicone di FdI, approvato dalla Commissione Bilancio della Camera. Per i diciottenni sono previste due nuove card, cumulabili, che assegnano 500 euro per i consumi culturali, una per coloro che hanno un Isee familiare fino a 35mila euro ed una per gli studenti che si diplomano con il massimo dei voti alle scuole superiori. La misura e' finanziata fino ad un massimo di 190 milioni di euro annui. L'emendamento prevede anche la creazione di un Fondo nazionale per lo spettacolo in sostituzione del Fus

Superbonus, proroga per il 110% al 31 dicembre

Per i condomini arriva la proroga fino al 31 dicembre 2022 dei termini per presentare la Comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila) per poter beneficiare del Superbonus al 110%. Lo prevede un emendamento alla manovra approvato dalla commissione Bilancio della Camera. Le delibere assembleari che hanno approvato l'esecuzione dei lavori devono risultare approvate entro il 18 novembre, data antecedente l'entrata in vigore del decreto aiuti quater. 
 

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