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Open Fiber, fibra ottica: sempre più psicologi fanno terapia online

Perris (Unobravo): “La terapia online è assolutamente equiparabile a quella in presenza, sia rispetto all’efficacia sia agli obiettivi”

Open Fiber, la fibra ottica rivoluziona il rapporto degli psicologi con i propri pazienti: la testimonianza dello studio Pegaso

Durante il lockdown, si è reso necessario riuscire a spostare le sedute di psicoterapia online, sostituendole alla terapia in presenza. Pazienti e psicologi sono stati costretti ad abituarsi ad un nuovo metodo di interazione, che fa affidamento alla rete digitale e al suo corretto funzionamento. Secondo Valeria Fiorenza Perris, psicoterapeuta e Clinical Director della startup innovativa Unobravo: “La terapia online è assolutamente equiparabile a quella in presenza, sia rispetto all’efficacia sia agli obiettivi”. Le opportunità offerte dalla digitalizzazione infatti, non si fermano alle smart tv o ai classici utilizzi fatti da aziende e uffici, ma ci permettono di comunicare facilmente e avvicinare le persone, superando barriere e distanze di qualsiasi tipo.

Le terapie psicologiche possono quindi essere svolte online, affidandosi ad una rete dalle performance elevate, proprio come quelle garantite dalla fibra ottica che arriva fino a casa, la cosiddetta rete FTTH (Fiber To The Home) che Open Fiber sta realizzando per connettere il Paese, dalle grandi città alle zone rurali, consentendo a tutti le stesse opportunità di fruizione dei servizi digitali. Come racconta la psicologa Nicoletta Di Florio, che si collega con i suoi pazienti dagli Studi Pegaso (Padova) grazie alla rete di Open Fiber: “serve una rete affidabile perché la relazione di cura con il paziente è affidata alle parole e, quindi, non ci possono essere ritardi nell’ascolto”.

Una cattiva connessione potrebbe rendere impraticabile il regolare svolgimento della seduta o interrompere l’espressione emotiva del paziente”, spiega la dottoressa Di Florio. “Pensiamo ad una linea che salti proprio quando si sta affrontando un discorso particolarmente importante, magari doloroso. L’attenzione deve restare sul paziente, su quello che prova. Nulla deve intervenire ad ostacolare la relazione e la comunicazione tra lui e il terapeuta”.

Molti professionisti della salute mentale hanno iniziato a testare questa opportunità, riuscendo a mantenere invariato il metodo terapeutico. “Io stessa ho cercato uno studio con una buona connessione”, ha spiegato la dottoressa Pelizzari, anche lei connessa dagli Studi Pegaso. “Una connessione in grado di reggere il collegamento di più persone contemporaneamente, per poter ascoltare i miei pazienti senza dover utilizzare l’hotspot del mio cellulare”.

Le infrastrutture FTTH come quella proposta da Open Fiber, aiutano gli psicologi a proporre servizi di terapia online con le massime performance. La fibra integrale infatti, permette di assicurare una velocità di connessione fino a 10 Gigabit per secondo e latenza inferiore ai 5 millisecondi. L’unica vera differenza tra la terapia online e quella de visu è il setting, cioè l’ambiente: se nella terapia tradizionale era necessario che psicologo e paziente si incontrassero in un luogo fisico, oggi i terapeuti possono raggiungere pazienti ovunque si trovino, anche in zone lontane da servizi specializzati, riuscendo così ad aiutare chi ha problemi di mobilità. Come spiegato dalla dottoressa Perris: “La terapia online permette di svolgere le sedute da qualsiasi luogo ed in qualsiasi momento”.

Internet consente di superare anche i confini territoriali, come testimonia l’esperienza della dottoressa Di Florio, che segue a distanza italiani residenti all’estero che vogliono intraprendere un percorso di terapia nella loro lingua madre. Anche chi è consapevole di avere bisogno di ricorrere ad una terapia ma non ne ha la disponibilità economica, può superare le difficoltà attraverso la terapia online, che permette di abbattere i costi della seduta.

La dottoressa Pellizzari ha evidenziato alcuni vantaggi chiave della terapia online: “Con i pazienti più giovani, ad esempio gli adolescenti, questa novità costituisce senza dubbio uno strumento che garantisce un approccio nuovo anche da un punto di vista qualitativo: i pazienti più giovani si sentono a loro agio e si aprono molto, addirittura mostrandomi le loro stanze, facendomi entrare nel loro mondo”.

La disponibilità di una connessione internet di qualità diventa, come per molti altri servizi, un elemento di democratizzazione e pari opportunità. Per poter accedere alle sedute di psicoterapia “tutto ciò che occorre è un dispositivo ed una buona connessione”, assicura la dottoressa Perris.