Manovra, Durigon: "Maggioranza eterogenea ma coesa, chiederemo la fiducia"

Quota 41, reintegro dei voucher, nuovo reddito di cittadinanza: il sottosegretario al Lavoro spiega ad Affari la Manovra

di Marco Scotti
La Piazza intervento di Claudio Durigon
Economia

Manovra, Durigon: "Chiederemo la fiducia"

"La nostra è una maggioranza coesa seppur con nature diverse. Dall'altra parte c'è un'opposizione sempre più in difficoltà". Claudio Durigon, sottosegretario al Ministero del Lavoro, spegne qualsiasi tensione in seno alla maggioranza. E, in esclusiva ad Affari, conferma: "Non ci sarà esercizio provvisorio, ma porremo la questione di fiducia". 

Sottosegretario Durigon, è vero che il governo è in difficoltà e che si rischia l'esercizio provvisorio?
Siamo di fronte a un governo anomalo per quanto riguarda le tempistiche. È in carica dal 25 ottobre e ha nominato i sottosegretari il 2 novembre. Abbiamo presentato la Manovra il 15 dicembre e quello che mi sento di dire è che c'è una giusta e adeguata misura di confusione per dare dare risposta a tutti gli emendamenti previsti. Non vedo nulla di diverso dalle altre stagioni che ci hanno preceduto. Gli ultimi cinque anni in cui sono stato in Parlamento non ricordo via libera prima del 28-29 dicembre.

Porrete la questione di fiducia?
Questo è sicuro, il tempo stringe e non possiamo permetterci ulteriori ritardi. 

È soddisfatto dell'impianto della Manovra soprattutto per i temi di sua competenza?
Sì, abbiamo inserito la cosiddetta quota 41, che è esaustiva e dà una risposta ai lavoratori e dona flessibilità al mercato in uscita. Abbiamo ripristinato i voucher: siamo nella giusta direzione. Senza dimenticare il reddito di cittadinanza che è stato trasformato, fissando un termine per chi può lavorare ed esteso alla platea di chi ne ha veramente bisogno.

Che cosa farete nel 2023? 
Per quanto riguarda il lavoro siamo solo all'inizio del nostro percorso. A gennaio, con apposito Decreto, andremo a riportare risorse sul mondo del lavoro stesso. Senza dimenticare le pensioni: le abbiamo portate a 600 euro a 75 anni, con una rivalutazione al 120% per i redditi più bassi, le minime ora hanno un bel ristoro. È inutile far finta di non capire: l'inflazione ha un peso diverso a seconda del reddito, mi fa ridere chi dice che abbiamo dato "solo" 180 euro al mese netti a chi ne prende già più di 3.000.

È vero che siete una maggioranza litigiosa e con molte anime diverse?
Coesistono molte nature diverse, ognuno cerca degli spazi per crescere politicamente. Però siamo una maggioranza molto omogenea quando si tratta di prendere le decisioni, come dimostrato dai vari provvedimenti realizzati rapidamente. Dall'altra parte invece c'è un'opposizione ormai allo sbando...

Ecco, tra il caso Soumahoro che scuote Sinistra Italiana e il Qatar-gate: che idea si è fatto?
Sono due cose molto diverse. Soumahoro non è indagato, è giusto che si parli solo di chi è coinvolto anche se si tratta di suoi familiari molto vicini. Mi pare tra l'altro che sia stato bastonato a sufficienza. Piuttosto, devo notare che si è scoperchiato un autentico vaso di Pandora con le associazioni che vanno a perpetrare un obiettivo sociale importante sulla carta e invece poi si rivelano ben altro. In Europa, invece, è successo qualcosa di davvero brutto: parliamo di centinaia di migliaia di euro, si torna indietro a un passato che sembrava sepolto. Non pensavo che potesse essere plausibile una cosa del genere: fa rabbia. C'è però anche una stampa che riesce a esaltare alcune non notizie e a non tenere il profilo corretto con tutti.

Chiudiamo con la sua regione, il Lazio: la convince il nome di Rocca come candidato per il centro-destra?
Eccome, si tratta di un profilo di livello molto alto, con lui possiamo far ripartire questa regione che è stata affossata da uno Zingaretti assente, con un immobilismo evidente a tutti i cittadini. Rocca ha anche ricevuto degli attacchi beceri da parte della stampa, ha avuto un passato particolare ma oggi è a capo della più grande associazione di volontariato mondiale. 

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