Manovra, il tesoretto di Giorgetti. Privatizzazioni di porti, Ferrovie e Mps

Il 65% pubblico del Monte dei Paschi in Borsa vale 2 miliardi. Poi ci sono i 62 scali marittimi a cui si aggiungono le opzioni Enav e Poste

di Redazione Economia
Giancarlo Giorgetti
Economia

Manovra, la pazza idea del governo per reperire fondi. Giorgetti valuta le privatizzazioni

Il governo Meloni è concentrato tra le altre cose sulla prossima manovra finanziaria. Ormai è chiaro a tutti che all'esecutivo serviranno parecchi miliardi per riuscire a tenere fede alla parola data in campagna elettorale. Il ministro dell'Economia Giorgetti nei giorni scorsi aveva messo le mani avanti, parlando di rinunce e di sogni d'agosto con la metafora del calcio. Una delle soluzioni possibili per reperire denaro sono le privatizzazioni. Dall’apertura ai privati per la gestione dei servizi portuali, alla cessione di parte delle grandi partecipate pubbliche.

Nei forzieri dello Stato italiano - si legge su Il Giornale - ci sono gioielli che valgono miliardi. Lo ha ricordato lo stesso Giorgetti annunciando l'investimento in Tim: "Certamente ci sono delle situazioni che potrebbero originare una riallocazione delle partecipazioni dello Stato, può darsi che ci siano delle realtà in cui è possibile disinvestire".

Insomma, niente di certo, però - prosegue Il Giornale - nell’ambito di una manovra con pochissime risorse, qualche cosa potrebbe anche essere fatta. Si potrebbe partire da Mps, visto anche gli accordi con l’Europa di uscire dal capitale entro il 2024, di cui il Tesoro ha in mano un 64,2% che, a quotazioni di mercato, vale oltre 2 miliardi. Alla fine del 2015, la cessione sul mercato del 34,7% del capitale di Poste Italiane ha fruttato un incasso di 3 miliardi. Un gioiello finora mai intaccato dalle privatizzazioni, però, sono le Ferrovie dello Stato. Non sarebbe un’idea nuova, già il governo di Matteo Renzi aveva pensato di collocarne sul mercato un 40% (esclusa l’infrastruttura) per un incasso stimato tra i 4 e i 7 miliardi.

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Sono fioccate anche altre idee nell’Esecutivo per cercare - continua Il Giornale - di trovare risorse destinate a finanziare una manovra difficile. Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, per esempio ha lanciato l’idea di una privatizzazione della gestione dei servizi portuali (non per forza a stranieri). In questo senso, esistono alcuni casi di partnership con privati come quella che si è concretizzata al porto di Rapallo dove la Brizzi & Partners si è presa carico della ricostruzione del porto distrutto dalla mareggiata con l’accordo di entrare nel capitale di Porto Turistico Internazionale di Rapallo.

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