Manovra, maxi spending review: ghigliottina sulle spese dei dicasteri
Palazzo Chigi aumenta da 300 milioni a 2 miliardi i risparmi imposti ai dicasteri
Manovra, il governo impone 2 miliardi di tagli alle spese dei dicasteri
Il governo Meloni mette i dicasteri a stecchetto. La manovra richiederà più tagli del previsto, molti di più. Come scrive la Stampa, "nel 2024 avrebbero dovuto valere trecento milioni, sono saliti a due miliardi. Un obiettivo piuttosto ambizioso, quasi quanto quello di realizzare venti miliardi di privatizzazioni in un triennio".
Come spiega il quotidiano torinese, "il traguardo per il triennio era un miliardo e mezzo di risparmi (300 nel 2024, 500 nel 2025, 700 nel 2026), gran parte in carico al Tesoro (647 milioni), al ministero delle imprese (199), alla Difesa (193) e alle Infrastrutture (135). Nel corso dell’estate la struttura tecnica di Giorgetti aveva scritto a ciascun ministro chiedendo una risposta entro il 10 settembre. Giorgetti ha richiamato i colleghi all’ordine una, due volte".
Ma secondo la Stampa "si sono presentati con una proposta di risparmi in due: Antonio Tajani (Esteri), costretto dalla circostanza politica di essere il leader del partito che chiede privatizzazioni, e Francesco Lollobrigida (Agricoltura), vincolato dall’essere il ministro più prossimo alla premier". Ed ecco allora l'ampliamento della spending review. Sempre che si riesca a fare.