Mediobanca, arriva la lista del board. Delfin: Pucci e Panizza tra i candidati

Milleri valuta se presentare due o più nomi. In lizza c'è anche Palermo (Acea). Ecco tutte le opzioni sul tavolo

di Redazione Economia
Francesco Milleri, Ceo di Luxottica
Economia

Mediobanca, la battaglia Nagel-Milleri. Nessuno scenario adesso è precluso

La contesa per il cda di Mediobanca prosegue, la partita tra Nagel e Milleri è ormai giunta all'atto finale ma potrebbe regalare ancora colpi di scena. L'accordo non c'è e ognuna delle due parti va per la sua strada. Oggi il board di Piazzetta Cuccia approva ufficialmente la lista con i dodici candidati al nuovo consiglio d'amministrazione, ma Delfin che è il primo azionista - si legge su Milano e Finanza - si prepara a dare battaglia. La holding guidata da Francesco Milleri valuta se presentare due o più candidati al board. Tra i papabili c’è anche il ceo di Acea, Fabrizio Palermo. Oltre al suo si fanno i nomi di Sabrina Pucci (ex consigliera di Generali) e di Sandro Panizza (Eurovita).

Delfin - prosegue Milano e Finanza - sonda la Vigilanza Bce per valutare i limiti dell’autorizzazione a salire al 20%. Ma Milleri pensa anche ad un piano B, vale a dire presentare entro la scadenza del 3 ottobre una lista "lunga", vale a dire fino a sette consiglieri, questo rappresenterebbe un segnale di sfida aperta alla lista del consiglio uscente che ricandida Alberto Nagel che è in carica da 15 anni come ceo e che propone Renato Pagliaro come presidente, ruolo che ricopre dal 2010.

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La differenza per Delfin tra lista "corta" e "lunga" non è di poco conto. Nel caso di lista breve grazie al suo 20% si assicurerebbe l'ingresso in Consiglio e la presidenza del collegio sindacale. Più incerto invece lo scenario in caso di lista lunga, sommando il 10% in mano a Francesco Gaetano Caltagirone e qualche altro azionista, è è possibile che la lista Delfin prenda più voti del cda uscente. A quel punto si aprirebbero scenari inediti, eleggerebbe i suoi 7 consiglieri e i restanti verrebbero pescati dalla lista per il cda uscita sconfitta.

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