Mps, aumento di capitale e vendita: Vandelli pronto a sostituire Bastianini
Mettere a segno l'aumento di capitale da 2,5 miliardi a cui dovrà concorrere anche il mercato e preparare la banca alla vendita: Mef spinge per il cambio a Mps
Bastianini in uscita a Siena. L'ex Bper Vandelli in pole per il ruolo di Ceo
Un cambio al vertice per portare agevolmente a casa l’aumento di capitale da 2,5 miliard, di cui solo il 60% verrà coperto dal Tesoro e la riapertura del processo di privatizzazione, operazione comunque difficile, nonostante il buono stato di salute dell’economia tricolore, nel settore bancario italiano e per cui il Mef ha chiesto una proroga a Bruxelles.
Sono questi i motivi, secondo quanto rivelano ad Affaritaliani.it alcune fonti finanziarie vicine al dossier, spingerebbero il Tesoro, primo azionista a Siena con il 64,2% a voler cambiare l’amministratore delegato di Mps Guido Bastianini.
Dopo il pressing di Via XX Settembre il Ceo sarebbe pronto a lasciare l'incarico. Mps approverà i conti relativi al 2021 il prossimo 7 febbraio. E candidato principale per la sua sostituzione sarebbe l'ex amministratore delegato della Bper, Alessandro Vandelli.
L'addio di Bastianini arriva nel momento in cui il Tesoro è impegnato nelle trattative con l'Unione europea per ottenere un rinvio del termine per cedere la propria partecipazione e, contemporaneamente, per cercare un'altra banca disponibile a una combinazione con Mps dopo il ritiro a fine ottobre di UniCredit. In questo scenario, l'indiziato principale a convolare a nozze con la banca più antica del mondo, sarebbe il Banco Bpm di Giuseppe Castagna, spiazzata dalle manovre di Bper, candidata numero uno con Carige e PopSondrio a creare il terzo polo bancario.
@andreadeugeni
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