Economia

Brembo, Bombassei ad Affari: "M&A con Pirelli? Siamo solo azionisti"

di Andrea Deugeni

Il fondatore di Brembo Alberto Bombassei sgombra il campo dalle supposizioni del mercato sulle nozze nell'alto di gamma della componentistica automotive

Il 4,99% del capitale di Pirelli fra Brembo e Nuova FourB

“Pirelli-Brembo? Non c’è nessuna ipotesi di fusione”. Fine delle speculazioni. Parola di Alberto Bombassei. Con l’Unione europea che ha fissato tempistiche precise per il passaggio all’auto elettrica e dopo che sul finire dello scorso anno il presidente esecutivo di Brembo Matteo Tiraboschi, a cui Bombassei ha appena passato le deleghe, aveva alzato il velo sulla possibilità di creazione di un player tricolore dell’automotive di tutto rispetto attraverso l’unione di Brembo, Pirelli e Magneti Marelli (prima della vendita di quest'ultima da parte di Fca ai giapponesi di Calsonic Kansei), sul mercato si è tornato a puntare gli occhi sul 4,99% di Pirelli in portafoglio, direttamente e indirettamente attraverso la holding Nuova FourB della famiglia Bombassei che detiene la quota di controllo (69,7%) di Brembo, della società bergamasca leader mondiale dei freni nell’alto di gamma delle quattroruote.

Alberto Bombassei trimestrale brembo
Il presidente emerito di Brembo Alberto Bombassei

Ma a una domanda di Affaritaliani.it sul dossier M&A nel settore della componentistica automotive, il fondatore Alberto Bombassei sgombra il campo dalle supposizioni. Con Pirelli “non c’è nessuna ipotesi di fusione. C’è una buona collaborazione, ma siamo soltanto azionisti”, ha spiegato l’ex vicepresidente di Confindustria durante le celebrazioni Pirelli per i 150 anni dalla fondazione dell'azienda della Bicocca al Piccolo Teatro Strehler di Milano.

Sul progetto di costruire un gruppo integrato di sistemi frenanti evoluti in grado anche di rendere le auto elettriche sempre più efficienti e green, hanno lavorato in passato diverse banche d’affari e secondo gli analisti finanziari di Equita dal punto di vista industriale ci sarebbero limitate sinergie sui costi, ma grandi vantaggi a livello commerciale e di R&S.

Dopo aver sospeso la distribuzione delle cedole nel 2020, Brembo e il suo fondatore hanno costruito la propria posizione nel capitale del gruppo guidato da Marco Tronchetti Provera in due momenti: ad aprile 2020 comprando il 2,43% e a fine luglio dello stesso anno, salendo e fermandosi a un soffio dal 5%. Da ipotesi borsistica, le nozze Brembo-Pirelli diventeranno mai realtà? Brembo ha scarso potenziale di crescita se rimane confinata nel suo comparto. E come ha dichiarato essa stessa, ha bisogno di crescere per fare il salto di qualità. Se non sarà la Bicocca, le mire verranno rivolte altrove.

@andreadeugeni

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