Mps, l'ex ceo Bastianini va risarcito. L'ombra del Mef dietro alla cacciata
Un’ordinanza del giudice del lavoro ricostruisce la vicenda e punta il dito contro il Tesoro
Mps, la rivincita di Guido Bastianini. Licenziamento "ingiustificato": la sentenza
Guido Bastianini si prende una bella rivincita nei confronti di Mps. Il manager, ex ceo dell'istituto di credito toscano, era stato licenziato nel marzo del 2022, ma per il giudice del lavoro chiamato ad esprimersi sul merito della vicenda, il comportamento della banca nei suoi confronti è risultato scorretto. Il banchiere grossetano, che ha guidato il Monte dal 2020 al 2022, - si legge su Milano e Finanza - ha segnato un punto a proprio favore nella vertenza che lo contrapponeva alla banca senese.
Una recentissima ordinanza del Giudice del Lavoro di Siena, riportata dalle agenzie, definisce "ingiustificato" il modo in cui Bastianini è stato licenziato nel marzo del 2022 e condanna Mps a pagargli un'indennità supplementare di 15 mesi di retribuzione oltre alle spese legali. Il giudice non ha accolto però la richiesta di reintegrazione nel posto di lavoro del banchiere. A causa dei prevedibili ricorsi delle parti, il procedimento è però ancora lontano dalla conclusione.
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L'ordinanza - conclude Milano e Finanza - ricostruisce puntualmente le vicende del Monte dei Paschi tra il 2021 e il 2022 e puntualizza, in base a documenti visionati, che la cacciata di Bastianini è stata decisa dal ministero dell’Economia, azionista di maggioranza della banca al 64%.