Mutui e finanziamenti: come le scelte della Bce impattano sulle nostre tasche

La Banca centrale europea rialza i tassi d'interesse, le borse s'infiammano e la volatilità sui mercati regna sovrana. Cosa aspettarsi? Come reagire? Il punto

Economia
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La Bce rialza i tassi d'interesse e si alzano i costi di mutui e finanziamenti: le conseguenze su famiglie e imprese 

L'inflazione galoppa e il tempo stringe. La presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde ha annunciato la "mossa da falco" dall'Eurotower: dopo 11 anni si è avviata la stagione del rialzo dei tassi di interesse. Un cambio di rotta inevitabile di fronte al quadro micro e macro economico in continuo peggioramento. I rischi legati alla pandemia sono infatti scesi ma quelli legati alla guerra sono significativi. Così, dal prossimo luglio, la Bce porrà fine agli acquisti netti di attività nell'ambito del suo programma, Paa, e si dice pronta a mettere in campo uno scudo anti-spread, anche se non ha fornito dettagli.

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La Bce rialza i tassi, l'effetto su mutui e famiglie 

Tutto ciò avrà in modo inevitabile un riflesso sull'economia reale delle famiglie italiane su più fronti: mutui, spread e investimenti. Secondo quanto rende noto Bankitalia già in aprile i tassi sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l'acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie (TAEG), sono già saliti, collocandosi al 2,15% dal 2,01% in marzo, mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all'8,03%, rispetto al 8,06% nel mese precedente. 

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Anche il Codacons da parte su mette  in evidenza che "con mutuo da 200mila euro per l'acquisto di una prima casa a Roma, la rata mensile di un finanziamento a 30 anni costa, sulla base degli attuali indici Euribor e delle miglior offerte presenti sul mercato, 619 euro. Rata che passerà a 642 euro al mese con un aumento dei tassi dello 0,25% e a 665 euro al mese in caso di incremento dello 0,50%, con una maggiore spesa che raggiunge i 46 euro a rata mensile e un aggravio di 552 euro in un solo anno". 

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Sulla base delle attuali offerte sul mercato, in caso di aumento dei tassi dello 0,50% il costo complessivo di un mutuo a tasso variabile, solo per le maggiori rate mensili, salirebbe in totale di 10.800 in caso di finanziamento a 20 anni, di +12.600 euro per un mutuo a 25 anni e addirittura di +16.560 euro per un mutuo a 30 anni. Va pero' considerato che l'andamento dei tassi variabili potrebbe subire modifiche in negativo o in positivo durante il corso del finanziamento, con effetti diversi sulla spesa di chi ha acceso un mutuo.

La mossa rialzista della Bce mette in allarme anche da Fabi che denuncia un  allargamento tra i due principali ambiti di attività del settore bancario italiano: l'anno scorso, sul totale di 82 miliardi di euro di ricavi (+4 miliardi sul 2020), quelli legati alle commissioni hanno raggiunto il 53,6% (44 miliardi) del totale, rispetto al 46,4% (38 miliardi) dei proventi riconducibili ai finanziamenti concessi a imprese e famiglie.

In totale sono cresciuti di 4,6 miliardi i ricavi derivanti dalla vendita di prodotti finanziari e assicurativi, dalla gestione della vendita di carte di credito, dal risparmio gestito e hanno ampiamente compensato il calo dei proventi arrivati dal versante degli impieghi (meno 543 milioni). Nel 2020, il distacco era stato inferiore a un punto percentuale (50,4% contro 49,6%): 39,5 miliardi contro 38,7 miliardi. 

La Bce rialza i tassi  d'interesse, torna a correre lo spread

Dopo l'annuncio del rialzo dei tassi della Bce torna a correre anche lo spread: il tasso del rendimento del Btp italiano è  salito ai massimi dal 2018 al 3,78% mentre lo spread è schizzato a 231 punti base, sfiorando il massimo dall'apice della pandemia nel 2020. Il differenziale è salito di 24 punti base questa settimana, il più grande balzo settimanale dall'aprile 2020.

Il tasso del Bund tedesco invece è sceso di quasi 2 punti base all'1,42%, al di sotto del massimo dal 2014, raggiunto ieri all'1,47%. In rialzo invece il tasso dei Bonos spagnoli, al 2,636% mentre lo spread Bonos/Bund e' a 123,4. In calo a 1,968% il tasso degli Oat francesi. I mercati monetari continuano a prezzare 75 punti base di rialzo dei tassi della Bce entro settembre: 25 punti base verrebbero decisi alla prossima riunione, cui seguirebbero incrementi maggiori a settembre, a seconda delle prospettive dell'inflazione. Secondo Deutsche Bank, i tassi arriveranno all'1% entro fine anno mentre secondo altri analisti, si arriverà a circa il 2% entro febbraio 2024. 

La Bce rialza i tassi, dove conviene investire 

Finanza, energia, salute e utility: in un momento in cui i mercati azionari stanno soffrendo dei rischi legati a un rallentamento della crescita, secondo Maria Paola Toschi, global market strategist di Jp Morgan Am, si legge su Tgcom24, questi titoli potrebbero essere favoriti "dall'aumento dei prezzi dell'energia e delle materie prime, e da ritorni sotto forma di dividendi".

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