Orcel nel mirino della Bce: Lagarde boccia i super stipendi. Il caso

Nel mirino della Bce i 9,75 milioni di euro dell'Ad di Unicredit Andrea Orcel

di Andrea Giacobino
Economia

Bce, tra i soci contrari ci sono stati anche la Bank of Corea, la Bank of Japan e la Saudi Central Bank

Alla Bce di Christine Lagarde e a molti altri banchieri centrali non piacciono i super stipendi dei banchieri italiani. Infatti come già avvenuto lo scorso 28 ottobre durante l’assemblea dei soci di Mediobanca a proposito delle remunerazioni future previste per l’amministratore delegato Alberto Nagel, così l’Eurotower ha bocciato anche il super stipendio di 9,75 milioni di euro che da quest’anno incasserà Andrea Orcel, amministratore delegato di Unicredit.

Lo si scopre leggendo il verbale dell’assemblea degli azionisti di Piazza Gae Aulenti svoltasi lo scorso 31 marzo nella quale il 70% circa del capitale ha votato a favore della “Relazione sulla politica di2023 di gruppo in materia di remunerazione”.

Tra i soci contrari, rappresentanti quindi circa il 30% del capitale (solo lo 0,8% infatti s’è astenuto) c’è stata appunto la Bce con quasi 200mila azioni, ma anche la Bank of Korea con oltre 250mila titoli ha espresso contrarietà così diversi prodotti legati alla Bank of Japan, la Saudi Central Bank (154mila azioni) e la People’s Bank of China (1,4 milioni di azioni). Gli stessi soggetti hanno bocciato anche il “Sistema incentivante di gruppo 2023”.

All’assemblea di Mediobanca a proposito della “Politica di remunerazione ed incentivazione del Gruppo Mediobanca 2022-2023”, pur approvata dai soci (e promossa da 4 proxy advisor), la Bce votò contro con circa 53mila azioni, così come la People’s Bank of China.

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