New York, Tiffany riapre le porte dello storico negozio sulla Fifth avenue

La ristrutturazione del negozio ha richiesto più tempo del previsto: i lavori sono iniziati nel 2019, e sono passati sotto la supervisione di Lvmh

di Redazione Economia
Tiffany New York primo piano
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Tiffany, riapre lo storico negozio sulla Fifth avenue tra alta gioielleria e opere d'arte

Una serata, quella di ieri 26 aprile, da ricordare per Tiffany, che ha celebrato a New York il re-opening dello storico store sulla Fifth avenue. E l'ha fatto con un evento a cui hanno presenziato i vertici della gioielleria di lusso Anthony Ledru, presidente e AD di Tiffany, e Alexandre Arnault, vicepresidente esecutivo del prodotto e della comunicazione del brand nonché figlio del patron di Lvmh Bernard Arnault. Tra le celebrity sono intervenute le attrici Gal Gadot, ambassador della maison, Ayaka Miyoshi e Paola Locatelli.

La ristrutturazione e la riapertura dell’iconico punto vendita della Grande Mela sono state infatti ereditate dal colosso del lusso francese dopo che acquisì il marchio a gennaio 2021, e sono da subito rientrate nei piani di "svecchiamento" del brand, che proprio di recente è stato protagonista di una fortunata collaborazione con Nike. La boutique, inaugurata per la prima volta nel 1940, prende adesso il nome di "The Landmark" e si estende per ben dieci piani, diventando uno dei negozi più grandi di tutta Manhattan. 

Al suo interno si potranno ammirare circa 40 opere d’arte, molte delle quali commissionate dallo stesso gioielliere, e trovare creazioni inedite, oltre che la più vasta collezione di Tiffany Alta Gioielleria al mondo. La struttura ospita anche degli spazi espositivi, situati tra l’ottavo e il nono piano, e il Blue Box Cafe con la proposta culinaria dello chef newyorkese Daniel Boulud. Il restauro del negozio e del suo design è stato curato dagli architetti Peter Marino e Shohei Shigematsu, quest’ultimo alla guida dello studio Oma New York.

La ristrutturazione del negozio ha richiesto più tempo del previsto: i lavori sono infatti iniziati nel 2019, sotto il precedente management di Tiffany, e sono poi passati sotto la supervisione di Lvmh. “La riapertura dell’iconico punto di riferimento della Fifth Avenue è un’importante pietra miliare per la nostra maison. Simbolo di una nuova di una nuova era per Tiffany & Co, il Landmark è molto più di una gioielleria, è un polo culturale con una squisita vetrina di architettura e ospitalità, oltre che di arte e design all’avanguardia. Stabilisce un nuovo standard per il luxury retail su scala globale”, ha commentato in una nota Ledru.

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Il re-opening di ieri si affianca anche alle nuove aperture del gruppo d’Oltralpe nel cuore dello shopping meneghino. Il civico 2 di via Montenapoleone si sta infatti preparando ad ospitare tre delle teste di serie del colosso Lvmh: all’inizio dell’arteria milanese dello shopping di lusso sta per aprire proprio Tiffany, con un nuovo spazio commerciale che andrà ad affiancarsi a quello situato in di via della Spiga. A completare la configurazione dei tre spazi commerciali di via Montenapoleone 2 saranno poi Louis Vuitton e Bulgari, che dunque si "addentra" maggiormente nella via, andando ad occupare gli spazi lasciati liberi da Giorgio Armani. Maggiori criticità riguardano invece il punto vendita di piazza Duomo 1, che fonti vicine alla maison danno in chiusura.

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