Nomine, Meloni: "Belloni resta al Dis". Leonardo, la sfida tra due generali

La premier blinda il capo dei Servizi. Zafarana e Carta si contendono il posto di presidente nell'azienda di armi. Per il ruolo di ad, in pole Lorenzo Mariani

Economia

Nomine, la partita per i ruoli di ad e presidente in Leonardo

Il governo continua a discutere per le nomine nei posti di vertice delle partecipate di Stato. Sono in scadenza 600 ruoli chiave per gli equilibri del Paese e la maggioranza sa bene che questa partita non si può sbagliare. Ma c'è un nome che esce dalla lista dei papabili, per decisione della premier Meloni. Si tratta di quello di Elisabetta Belloni, che resterà al Dis. Belloni, - si legge su La Stampa - ex segretaria generale della Farnesina, oggi alla testa dei Servizi, è figura centrale di questa fase della storia italiana. Nel gioco di potere tra i partiti sono anni che spunta come principale candidata a ricoprire il ruolo di ministro degli Esteri, e, appena un anno fa, nel finale di partita del Quirinale, fu a un passo dal vestire i panni di prima presidente della Repubblica donna, sponsorizzata da M5S, Lega e un pezzo minoritario del Partito democratico. Per Meloni però è troppo importante che rimanga dov’è ora, al Dipartimento per le informazioni della sicurezza, luogo in cui era stata voluta da Mario Draghi e confermata dalla leader di Fdi. "Depennatela dal totonomi", ha detto Meloni al suo staff.

Su Leonardo - prosegue La Stampa - ci sono ancora un po’ di incertezze, ma all’interno dell’azienda sta lievitando l’ottimismo dei sostenitori di Lorenzo Mariani, il manager che il ministro della Difesa Guido Crosetto sta sponsorizzando per il ruolo di amministratore delegato, contro la corsa dell’ex ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, scienziato che sconta la mancanza di sufficiente esperienza gestionale per un colosso come l’ex Finmeccanica. Per la presidenza, invece la sfida è ristretta a due generali: Luciano Carta, attuale presidente, ex capo dell’Aise, i servizi segreti esteri, che spera in una proroga, e Giuseppe Zafarana, Comandante della Guardia di Finanza.

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