Politica
Italia-Ue, compromesso per il sì ai biocarburanti. Che cosa cediamo in cambio
Ok al Mes e riforma delle pensioni "soft" per ottenere l'ok ai biocarburanti
Italia-Ue, a trattare in gran segreto sono i ministri Fitto e Pichetto Fratin
La partita è delicatissima. Secondo fonti della maggioranza di Centrodestra ci sono di mezzo in prospettiva centinaia di migliaia di posti di lavoro. La partita è quella dei biocarburanti che l'Italia vorrebbe inserire tra quelli consentiti dopo lo stop a benzina e diesel dal 2035 ma per ora da Bruxelles i segnali sono negativi. A trattare in gran segreto sono due ministri: Raffaele Fitto (Affari europei) e Gilberto Pichetto Fratin (Ambiente ed Energia)
A fare da front runner sulle agenzie di stampa ci pensa il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, che anche oggi ha dichiarato: “La fermezza dell’Italia garantisce un’altra possibilità di sopravvivenza ai motori a combustione, anche dopo il 2035. Ora è necessario più coraggio. L’approccio ideologico della Commissione si è limitato ad aprire agli e-fuel, confidiamo che gli esperti sappiano dimostrare anche la piena sostenibilità dei biocarburanti. In questo senso va letta la posizione del nostro governo a Bruxelles: non è ancora sufficiente e siamo determinati affinché prevalga la ragionevolezza. Gli obiettivi restano sempre gli stessi: difesa dell’ambiente, tutela del lavoro, protezione delle imprese. E l’anno prossimo, con il voto, ci saranno nuovo Parlamento e nuova Commissione: la partita non è finita”.