Amplifon: boom dei ricavi a 540,3 milioni di euro
Vita (Amplifon): "Ci sono i presupposti affinché il 2023 possa essere un altro anno di crescita e ulteriore rafforzamento della leadership globale di Amplifon""
Amplifon: eccellente crescita organica del 7,4%. EBITDA in aumento al 9,5%
Il Consiglio di Amministrazione di Amplifon, leader mondiale nelle soluzioni e nei servizi per l’udito, riunitosi oggi sotto la presidenza di Susan Carol Holland, ha approvato il Rendiconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2023.
Il CEO Enrico Vita ha commentato: “Abbiamo iniziato il 2023 con una forte crescita dei principali indicatori economici rispetto ai primi tre mesi del 2022, nonostante un periodo di confronto molto sfidante e un mercato ancora al di sotto dei livelli storici, benché in ripresa rispetto agli ultimi tre trimestri. Abbiamo guadagnato quote di mercato in tutte le aree geografiche nelle quali operiamo e accelerato il ritmo delle acquisizioni bolt-on, con circa 100 nuovi negozi rilevati da inizio anno a oggi tra Nord America, Europa e Cina. Alla luce di quanto fatto finora, nonostante le note incertezze del quadro macroeconomico e geopolitico, ci sono tutti i presupposti affinché il 2023 possa essere un altro anno di significativa crescita e ulteriore rafforzamento della leadership globale di Amplifon.”
Nel primo trimestre del 2023 i ricavi consolidati sono stati pari a 540,3 milioni di euro, in crescita del 9,3% a cambi costanti e del 9,0% a cambi correnti rispetto al primo trimestre del 2022. Tale performance è stata trainata da una crescita organica del 7,4%, superiore al mercato di riferimento, e da acquisizioni per l’1,9%. L’eccellente crescita organica, nonostante il periodo di confronto ancora sfidante considerando la significativa crescita dei ricavi del primo trimestre del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021 (circa il 16%), è stata sostenuta, oltre che dall’andamento positivo della domanda (principalmente guidata dal mercato privato negli Stati Uniti), dal guadagno di quote di mercato e dal positivo sviluppo delle azioni di pricing. L’impatto del cambio è stato negativo per lo 0,3%, principalmente per il deprezzamento del peso argentino e del dollaro australiano rispetto all’euro che hanno più che controbilanciato l’effetto positivo derivante dall’apprezzamento del dollaro americano verso l’euro.
L’andamento è stato estremamente positivo in tutte le aree geografiche: l’EMEA ha registrato una forte performance, ben bilanciata tra i principali mercati, nonostante la sfidante base di confronto; l’AMERICA si conferma nuovamente l’area geografica con la maggiore crescita organica; l’APAC ha riportato un’ottima performance supportata dalla crescita organica a doppia cifra in Australia e Cina.
L’EBITDA su base ricorrente è stato pari a 123,5 milioni di euro, in crescita del 9,5% rispetto al primo trimestre del 2022, con un margine sui ricavi pari al 22,9%, in aumento di 10 punti base rispetto al primo trimestre del 2022, grazie ad una solida efficienza operativa, anche a seguito di significativi investimenti nel business. L’EBITDA as reported si attesta a 115,6 milioni di euro, dopo costi non ricorrenti pari a 7,9 milioni di euro principalmente riconducibili all’applicazione del principio contabile IFRS a seguito del piano di assegnazione di azioni comunicato lo scorso 5 gennaio. L’EBIT si attesta a 61,5 milioni di euro su base ricorrente, in aumento dell’11,3% rispetto ai 55,2 milioni di euro registrati nel primo trimestre del 2022, con un’incidenza sui ricavi pari all’11,4%, in miglioramento di 30 punti base rispetto al primo trimestre del 2022. Tale progresso è attribuibile al miglioramento del margine operativo lordo nonostante i maggiori ammortamenti relativi all’espansione del network, all’innovazione e all’infrastruttura IT. L’EBIT as reported è stato pari a 53,6 milioni di euro.
Il risultato netto su base ricorrente è pari a 34,9 milioni di euro, in crescita del 6,3% rispetto allo stesso periodo del 2022 grazie alla forte crescita dei ricavi e alla solida efficienza operativa. Tale risultato è conseguente ad un incremento di 3,5 milioni di euro degli oneri relativi alla gestione finanziaria principalmente attribuibile all’aumento dei tassi di interesse sugli utilizzi di linee a breve termine (si ricorda che la maggior parte del debito a medio lungo termine è a tasso fisso) e a differenze cambio legate all’oscillazione dei tassi principalmente nei paesi del Nord e Sud America. Il risultato netto as reported, che riflette gli oneri non ricorrenti di cui sopra per 5,6 milioni di euro, è di 29,3 milioni di euro, con un tax rate che si attesta al 29,7%, in leggera riduzione rispetto allo stesso periodo del 2022.
L’utile netto per azione rettificato (EPS adjusted) si attesta a 19,6 centesimi di euro in aumento del 6,4% rispetto ai 18,4 centesimi di euro riportati nel primo trimestre del 2022.Nel corso del trimestre è proseguita l’espansione del network tramite acquisizioni bolt-on nei principali mercati chiave. Infatti, da inizio anno ad oggi, la Società ha rilevato circa 100 punti vendita in Francia, Germania, Nord America e Cina con un esborso netto di oltre 40 milioni di euro.