Amplifon: ricavi in forte crescita a oltre 1,1 miliardi

Vita (Amplifon): "Nel primo semestre del 2023 abbiamo continuato il nostro percorso di forte crescita in modo organico e tramite acquisizioni"

di Redazione Corporate
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Amplifon: forte crescita dei ricavi a oltre 1,1 miliardi. Nel primo semestre EBITDA a 276 milioni di euro

Il Consiglio di Amministrazione di Amplifon, leader mondiale nelle soluzioni e nei servizi per l’udito, riunitosi oggi sotto la presidenza di Susan Carol Holland, ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2023.

Enrico Vita, CEO Amplifon, ha dichiarato: "Nel primo semestre del 2023 abbiamo continuato il nostro percorso di forte crescita in modo organico e tramite acquisizioni, nonostante un mercato più debole rispetto alle attese, un periodo di confronto sfidante e un livello di investimenti significativo per supportare l’ulteriore sviluppo futuro della nostra azienda. Stiamo rafforzando la leadership globale di Amplifon, crescendo più del mercato in tutte le principali aree geografiche e accelerando le acquisizioni bolt-on rispetto al 2022, con un esborso di circa 60 milioni di euro e 140 negozi rilevati nel semestre tra Nord America, Europa e Cina. Continuiamo a essere positivi sulle nostre prospettive di crescita per il 2023". 

Nel primo semestre del 2023 i ricavi consolidati sono stati pari a 1.113,8 milioni di euro, in crescita del 9,0% a cambi costanti e del 7,4% a cambi correnti rispetto al primo semestre del 2022. La performance è stata trainata da una crescita organica pari al 7,0%, superiore al mercato, e dalle acquisizioni per il 2,0%, principalmente in Francia, Germania, Cina e Nord America. L’eccellente crescita organica, nonostante un mercato di riferimento più debole rispetto alle aspettative nel secondo trimestre, è stata sostenuta dall’incremento di quote di mercato e dal positivo sviluppo delle azioni di pricing. L’impatto del cambio è stato negativo per l’1,6% per il deprezzamento del dollaro americano, del dollaro australiano e del peso argentino verso l’euro.

L’EBITDA su base ricorrente è stato pari a 276,0 milioni di euro, in crescita del 6,1% rispetto a 260,1 milioni di euro nel primo semestre del 2022. Il margine sui ricavi su base ricorrente è stato pari al 24,8%, in calo di 30 punti base rispetto al primo semestre del 2022 dopo forti investimenti nel business, in funzione di un mix geografico e di business meno favorevole e del costo una tantum relativo al cambio di leadership nell’area Asia-Pacific nel secondo trimestre. L’EBITDA as reported si attesta a 264,8 milioni di euro, dopo costi non ricorrenti pari a 11,3 milioni di euro principalmente riconducibili all’applicazione del principio contabile IFRS 2 a seguito del piano di assegnazione di azioni comunicato lo scorso 5 gennaio. 

L’EBIT si attesta a 147,5 milioni di euro su base ricorrente, in aumento del 3,7% rispetto a 142,2 milioni di euro registrati nel primo semestre del 2022 e l’incidenza sui ricavi è stata pari al 13,2%. Tale progresso è attribuibile al miglioramento del margine operativo lordo nonostante i maggiori ammortamenti relativi all’espansione del network, all’innovazione e all’infrastruttura IT. L’EBIT as reported è stato pari a 136,2 milioni di euro.

Il risultato netto su base ricorrente è pari a 89,3 milioni di euro, in linea con gli 89,9 milioni di euro registrati nel primo semestre del 2022, nonostante i maggiori ammortamenti di cui sopra e l’incremento degli oneri relativi alla gestione finanziaria. L’incremento di 6,4 milioni di euro degli oneri relativi alla gestione finanziaria è principalmente attribuibile al maggiore effetto negativo dell’inflation accounting sulla consociata argentina, all’aumento dei costi legati all’applicazione del principio IFRS 16 relativamente alle spese di affitto del network, a differenze cambio legate all’oscillazione dei tassi principalmente nei paesi del Nord e Sud America e all’incremento dei tassi di interesse sugli utilizzi di linee a breve termine (si ricorda che la maggior parte del debito a medio lungo termine è a tasso fisso).

Il risultato netto as reported, che riflette gli oneri non ricorrenti di cui sopra per 8,0 milioni di euro, è di 81,4 milioni di euro, con un tax rate che si attesta al 27,7%, in leggera riduzione rispetto allo stesso periodo del 2022. L’utile netto per azione rettificato (EPS adjusted) si attesta a 48,5 centesimi di euro in aumento dell’1,3% rispetto ai 47,8 centesimi di euro riportati nel primo semestre del 2022. Nel corso del primo semestre è proseguita l’espansione del network tramite acquisizioni bolt-on di 140 punti vendita con un esborso netto di circa 60 milioni di euro nei principali mercati chiave: Francia, Germania, Nord America e Cina.

Nel secondo trimestre del 2023 i ricavi consolidati sono stati pari a 573,5 milioni di euro, in crescita dell’8,8% a cambi costanti e del 6,0% a cambi correnti rispetto al secondo trimestre del 2022. Tale performance è stata trainata da una forte crescita organica del 6,6%, superiore al mercato di riferimento, e da acquisizioni per il 2,2%. La forte crescita organica è stata sostenuta dall’incremento di quote di mercato nei principali paesi e dal positivo sviluppo delle azioni di pricing a livello globale, nonostante un andamento del mercato più debole rispetto alle aspettative soprattutto in EMEA, dove il trimestre è stato inoltre caratterizzato da un giorno lavorativo in meno rispetto al periodo di confronto (equivalente all’1,6% di crescita). L’impatto del cambio è stato negativo per il 2,8%, principalmente per il deprezzamento del dollaro americano, del peso argentino e del dollaro australiano rispetto all’euro. 

L’andamento è stato positivo in tutte le aree geografiche: l’EMEA ha registrato una solida performance in un mercato più debole delle aspettative e con un giorno lavorativo in meno rispetto al periodo di confronto; l’America si conferma nuovamente l’area geografica con la maggiore crescita organica; mentre l’APAC ha riportato un’eccellente crescita dei ricavi grazie all’ottima performance organica registrata in tutti i Paesi dell’area. L’EBITDA su base ricorrente è stato pari a 152,5 milioni di euro, in crescita del 3,6% rispetto a 147,3 milioni nel secondo trimestre del 2022, nonostante una base di confronto estremamente sfidante. Infatti, nel secondo trimestre del 2022 la Società aveva riportato un livello record di reddittività con un margine sui ricavi pari al 27,2%, in aumento di 40 punti base rispetto allo stesso periodo del 2021. Il margine sui ricavi, pari al 26,6%, in diminuzione di 60 punti base rispetto allo stesso periodo del 2022, ha altresì risentito del costo una tantum relativo al cambio di leadership in APAC e del mix geografico e di business meno favorevole.

L’EBITDA as reported si attesta a 149,1 milioni di euro, dopo costi non ricorrenti pari a 3,4 milioni di euro principalmente riconducibili all’applicazione del principio contabile IFRS 2 a seguito del piano di assegnazione di azioni precedentemente comunicato. L’EBIT si attesta a 86,0 milioni di euro su base ricorrente dopo maggiori ammortamenti relativi all’espansione del network, all’innovazione e all’infrastruttura IT, in flessione dell’1,1% rispetto agli 87,0 milioni di euro registrati nel secondo trimestre del 2022, con un’incidenza sui ricavi pari al 15,0%. L’EBIT as reported è stato pari a 82,7 milioni di euro.

Il risultato netto su base ricorrente è pari a 54,5 milioni di euro rispetto ai 57,1 milioni di euro riportati nello stesso periodo del 2022. Tale risultato è conseguente ad un incremento di 2,9 milioni di euro degli oneri relativi alla gestione finanziaria principalmente attribuibile ai fattori precedentemente commentati. Il risultato netto as reported, che riflette gli oneri non ricorrenti di cui sopra per 2,4 milioni di euro, è di 52,1 milioni di euro, con un tax rate che si attesta al 26,5%, in riduzione rispetto allo stesso periodo del 2022.

L’utile netto per azione rettificato (EPS adjusted) si attesta a 28,8 centesimi di euro in flessione dell’1,9% rispetto ai 29,4 centesimi di euro riportati nel secondo trimestre del 2022. Nel corso del secondo trimestre il Gruppo ha acquisito 70 punti vendita nei principali mercati chiave: Francia, Germania, Nord America e Cina. Nel primo semestre del 2023, l’area EMEA ha riportato ricavi in aumento, trainati dalla crescita organica e dalle acquisizioni bolt-on perfezionate in Francia e Germania. Nel secondo trimestre la performance dei ricavi in EMEA è stata principalmente favorita da crescita organica per il 2,2% e da acquisizioni per l’1%. La performance organica, pur risentendo di un giorno lavorativo in meno rispetto allo stesso periodo del 2022 (equivalente all’1,6% di crescita) e di una domanda del mercato più debole rispetto delle aspettative (principalmente riconducibile al posticipo nei riacquisti da parte di clienti esistenti), è stata superiore al mercato di riferimento, beneficiando altresì del positivo sviluppo delle azioni di pricing. 

Nel primo semestre del 2023 il margine EBITDA su base ricorrente si attesta al 29,6%, rimanendo ai livelli di reddittività più elevati per il Gruppo anche se in lieve contrazione rispetto allo stesso periodo del 2022. Nel secondo trimestre del 2023 il margine EBITDA si attesta al 31,2%, anche a fronte di significativi investimenti nel business, risentendo della minore leva operativa in funzione della performance organica, sebbene vada considerata l’eccezionale base di confronto con lo stesso periodo del 2022, caratterizzato da un margine EBITDA record, in espansione di 90 punti base rispetto allo stesso periodo del 2021.

L’America ha riportato nel primo semestre un’eccellente performance dei ricavi, principalmente grazie ad una crescita organica ben superiore a quella del mercato di riferimento e in ulteriore accelerazione nel corso del periodo. Nel secondo trimestre, infatti, il Gruppo ha riportato una crescita organica del 16,6%, nonostante un periodo di confronto estremamente sfidante, considerando l’eccezionale crescita dei ricavi di oltre il 20% nel secondo trimestre del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021. Ottima la performance negli Stati Uniti, trainata sia da Miracle-Ear Direct Retail sia da Amplifon Hearing Health Care. Anche l’America Latina ha contribuito al risultato dell’area con una crescita organica a doppia cifra. Le acquisizioni bolt-on in Nord America hanno infine contribuito per il 6,9%, mentre l’impatto del cambio è stato negativo per l’8,0%, principalmente per il deprezzamento del dollaro americano rispetto all’euro e per il contesto iper-inflattivo in Argentina.

Nel primo semestre del 2023 l’EBITDA dell’area si attesta a 57,1 milioni di euro, in aumento del 17,6% rispetto allo stesso periodo del 2022, con il margine sui ricavi al 26,9%, invariato rispetto al primo semestre del 2022, anche dopo significativi investimenti nel business. Nel secondo trimestre l’EBITDA si attesta a 32,3 milioni di euro, con un margine sui ricavi al 28,9%, in aumento di 10 punti base rispetto al secondo trimestre del 2022, dopo significativi investimenti nel business e a seguito della forte crescita dell’attività Direct Retail in Miracle-Ear negli Stati Uniti.

Nel primo semestre del 2023 l’area ASIA-PACIFIC ha riportato un’ottima crescita dei ricavi, principalmente trainata da un’eccellente crescita organica, superiore al mercato di riferimento, ed in ulteriore accelerazione nel corso del periodo. Nel secondo trimestre, infatti, la crescita organica è stata di circa il 15%, grazie all’ottima performance in tutti i Paesi dell’area. Il contributo delle acquisizioni bolt-on perfezionate sul mercato cinese è stato dell’1,5%, mentre l’impatto dei cambi è stato negativo per l’8,9%. 

Nel primo semestre del 2023 l’EBITDA dell’area si attesta a 42,6 milioni di euro, in aumento del 6,9% rispetto allo stesso periodo del 2022, con un margine sui ricavi al 25,8%. Nel secondo trimestre l’EBITDA ricorrente raggiunge i 20,9 milioni di euro, in aumento dell’1,7% rispetto al secondo trimestre del 2022, con il margine sui ricavi al 24,3%. Il decremento del margine, pari 140 punti base rispetto allo stesso periodo del 2022, è interamente dovuto al costo una tantum relativo al cambio di leadership dell’area.

Gli indicatori patrimoniali e finanziari continuano a dimostrare la solidità del Gruppo e la capacità di sostenere future opportunità di crescita. Nel primo semestre del 2023 la Società ha generato un free cash flow pari a 76,1 milioni di euro con un indebitamento finanziario netto che si attesta a 883,8 milioni di euro e un patrimonio netto totale a 1.041,6 milioni di euro. L’operating cash flow prima dei pagamenti delle passività per leasing è pari a 194,2 milioni di euro. I pagamenti per le passività per leasing, pari a 56,2 milioni di euro, portano l’operating cash flow a 138,0 milioni di euro, in lieve flessione rispetto all’eccellente risultato di 155,6 milioni di euro del primo semestre del 2022. Il free cash flow si attesta a 76,1 milioni di euro rispetto ai 107,6 milioni di euro del primo semestre del 2022, anche in funzione dei maggiori investimenti (al netto delle cessioni) pari a 61,9 milioni di euro rispetto ai 48,0 milioni di euro del primo semestre del 2022.

Gli esborsi netti di cassa per acquisizioni (pari a 59,1 milioni di euro rispetto ai 31,0 milioni del primo semestre del 2022), unitamente agli esborsi per dividendi (65,4 milioni di euro) e a quelli relativi ad altre attività finanziarie per 2,1 milioni di euro, portano il flusso di cassa del periodo a negativi 50,5 milioni di euro rispetto ai negativi 24,4 milioni di euro del primo semestre del 2022. L’indebitamento finanziario netto si attesta a 883,8 milioni di euro, rispetto a 830,0 milioni di euro al 31 dicembre 2022 e a 895,3 milioni di euro al 30 giugno 2022, con leva finanziaria in lieve aumento a 1,57x rispetto a 1,52x al 31 dicembre 2022 e in diminuzione rispetto a 1,67x al 30 giugno 2022.

Successivamente alla chiusura del primo semestre, in data 18 luglio, Amplifon ha annunciato un finanziamento da 300 milioni di euro dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) per accelerare ulteriormente il proprio percorso di innovazione e digitalizzazione. Tale finanziamento, parte dei 350 milioni di euro complessivi approvati dalla BEI, potrà essere erogato in più tranche nei prossimi 24 mesi, con un periodo di rimborso fino a 9 anni a partire dalla data di ciascuna erogazione ed è caratterizzato da condizioni più favorevoli rispetto a quelle attuali di mercato. 

Questo finanziamento, che si aggiunge alla recente linea di credito revolving sustainability linked sottoscritta nel corso del mese di giugno per un ammontare di 300 milioni di euro, consente ad Amplifon di ottimizzare ulteriormente la propria struttura finanziaria, sia in termini di costo della provvista sia di estensione della durata media del debito, e di godere di un’ancora più forte posizione di liquidità pari ad oltre 800 milioni di euro includendo liquidità disponibile e linee committed revolving inutilizzate.

Nel secondo trimestre del 2023, l’andamento del mercato dell’hearing care è risultato più debole rispetto alle attese, principalmente per il posticipo nei riacquisti da parte di clienti esistenti in EMEA. Tuttavia, nonostante il contesto di mercato e le incertezze del quadro macroeconomico, nel corso della prima metà dell’anno la Società ha proseguito il proprio percorso di forte crescita. Per la seconda metà del 2023, si segnala: una crescita attesa ancora superiore a quella del mercato di riferimento; una base comparativa più favorevole in termini di crescita organica e di redditività, in particolare nel quarto trimestre; un avvio positivo del terzo trimestre con ricavi in forte crescita in luglio.

Alla luce di quanto sopra la Società rimane positiva relativamente all’outlook per il 2023 precedentemente comunicato al mercato, sulla base delle assunzioni già delineate in tale sede, fra cui una domanda globale nuovamente in crescita nel 2023 (nell’ordine del 2-3% in volume) sebbene ad un livello inferiore rispetto ai tassi registrati storicamente; le stime relative ai tassi di cambio per l’anno. Nel medio termine, la Società rimane estremamente positiva circa le proprie prospettive per uno sviluppo profittevole e sostenibile, grazie ai fondamentali secolari del mercato hearing care e all’ancora più forte posizionamento competitivo.

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