ASPI, l'utile sale a 927 mln nei primi nove mesi del 2022

Ulteriore impulso allo sviluppo e ammodernamento della rete con investimenti e manutenzioni per circa 1.200 milioni di euro nei primi nove mesi del 2022

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ASPI, registrato utile pari a 927 milioni: gli investimenti operativi ammontano a 614 milioni di euro

Il Consiglio di Amministrazione di Autostrade per l’Italia (ASPI), riunitosi oggi sotto la Presidenza dell’ing. Elisabetta Oliveri, ha approvato l’informativa finanziaria al 30 settembre 2022. Secondo quanto emerso, nei primi nove mesi 2022 il traffico sulla rete del Gruppo è cresciuto complessivamente del 12,2% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, mantenendosi tuttavia ancora al di sotto dei livelli pre-pandemia (-2,5% rispetto ai primi nove mesi 2019). Contemporaneamente, gli investimenti operativi di ASPI e delle società concessionarie del Gruppo ammontano a 614 milioni di euro.

Si segnalano, inoltre, attività ricomprese nel piano straordinario di manutenzione per 226 milioni di euro, legati principalmente ad interventi di manutenzioni in gallerie. La spesa per investimenti non remunerati dell’Accordo negoziale (rappresentati tra le componenti negative dell’FFO) ammonta a 285 milioni di euro rispetto a 119 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021.

Il “Totale ricavi operativi” dei primi nove mesi 2022 è pari a 3.152 milioni di euro in crescita di 286 milioni rispetto al 2021 (2.866 milioni di euro). In particolare, i “Ricavi da pedaggio” ammontano a 2.835 milioni di euro, in aumento di 260 milioni rispetto al periodo di confronto, prevalentemente in relazione alla crescita del traffico sulla rete pari al 12,2%. Gli “Altri ricavi operativi” risultano pari a 317 milioni di euro nei primi nove mesi 2022 (291 milioni di euro nel periodo di confronto). I “Costi operativi netti” ammontano complessivamente a 1.265 milioni di euro (1.270 milioni nel periodo di confronto). In particolare, i "Costi di manutenzione” nei primi nove mesi 2022 sono stati pari a 264 milioni di euro a fronte di 345 milioni di euro dell’analogo periodo del 2021.

Gli “Altri costi esterni gestionali” sono pari a 249 milioni di euro in aumento di 10 milioni rispetto ai primi nove mesi 2021 (239 milioni di euro anche in relazione ai maggiori costi per l’energia elettrica). Gli “Oneri concessori” ammontano a 352 milioni di euro (325 milioni nei primi nove mesi 2021). Al contrario, il “Costo del lavoro netto” è pari a 400 milioni di euro, in decremento di 12 milioni rispetto all’omologo periodo dell’anno precedente.

Il “Margine operativo lordo (EBITDA)” è pari a 1.887 milioni di euro (1.596 milioni di euro nei primi nove mesi 2021). L’Ebitda cash, calcolato escludendo la voce “variazione operativa dei fondi” e l’effetto non monetario di sconti ed esenzioni, ammonta a 1.814 milioni di euro nei primi nove mesi del 2022 e presenta un incremento di 333 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2021. Gli “Ammortamenti, svalutazioni, ripristini di valore e altri stanziamenti rettificativi” sono pari a 474 milioni di euro (413 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021). Nei primi nove mesi del 2022 il “Margine operativo (EBIT)” si attesta a 1.413 milioni di euro (1.183 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021).

Gli Oneri finanziari netti dei primi nove mesi 2022 ammontano a 217 milioni di euro (246 milioni nei primi nove mesi 2021). In modo simile, gli Oneri fiscali sono pari a 257 milioni di euro (335 milioni nei primi nove mesi 2021).  L’Utile del periodo di pertinenza del Gruppo è pari a 927 milioni di euro, con un incemento di 313 milioni di euro rispetto al 2021. 

 

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