AXA Italia, pubblicata la nona edizione del “Future Risks Report”

Gigantiello (AXA Italia): "É necessaria un'azione collettiva e globale, così da proteggere famiglie e imprese dai rischi di oggi e anticipare quelli di domani"

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AXA Italia, presentati i risultati del “Future Risks Report”: il rischio climatico è in cima alle classifiche in tutti i Paesi del mondo

Il Gruppo AXA ha annunciato la pubblicazione della nona edizione del "Future Risks Report", dal quale emergono le forti preoccupazioni comuni alla società mondiale. Il Report, realizzato in collaborazione con IPSOS e la società di consulenza geopolitica Eurasia Group, ha permesso di valutare la percezione della minaccia e dell'impatto dei rischi emergenti sull’intera società. Il sondaggio ha visto la partecipazione di 20.000 persone diverse (in arrivo da 15 Paesi),  e coinvolto 4.500 esperti di rischio. Per la prima volta, il rischio climatico è in cima alle classifiche in tutti i Paesi del mondo, e si conferma anche in Italia quello maggiormente percepito da parte degli esperti e dei cittadini.

Salgono al secondo posto i rischi geopolitici che superano a livello globale anche quelli informatici e quelli pandemici: il 95% degli esperti intervistati si aspetta che le tensioni persistano e si diffondano in tutto il mondo. Come conseguenza indiretta, i rischi legati all'energia sono ora al quarto posto, rispetto al 17° posto dell'anno scorso. In aumento anche i rischi economici; per la prima volta, gli esperti ne classificano 3 tra i primi 10: instabilità finanziaria, deterioramento macroeconomico e stress monetario e fiscale. L'inflazione sta diventando una preoccupazione importante sia per gli esperti che per il pubblico in generale.

Parzialmente diverso il quadro in Italia che, a livello di pubblico generale, continua a collocare il rischio pandemico al secondo posto (come nel precedente report), a dimostrazione di quanto il Covid-19 continui a influenzare la vita quotidiana. I cittadini italiani sono inoltre gli unici al mondo a includere nel podio dei rischi futuri l’inquinamento (al 3° posto), mentre si allineano alla media globale nel giudicare i rischi legati all’energia, come conseguenza della guerra in Ucraina e delle conseguenti criticità per l'approvvigionamento energetico del Vecchio Continente.

Trasversalmente alle varie tipologie di rischio, emerge infine a livello globale un diffuso senso di vulnerabilità, particolarmente avvertito in Europa e in Italia, dove questo senso di insicurezza si manifesta a tutti i livelli, incluso quello della propria comunità locale (che negli altri Paesi viene percepito come area di minore rischio). A questo senso di vulnerabilità, già emerso dalle precedenti rilevazioni, si accompagna un crescente e generalizzato calo della fiducia nei confronti dei diversi attori della società (istituzioni, comunità scientifica ecc.), relativamente alla loro possibilità di intervenire nei confronti di questi nuovi rischi.

Giacomo Gigantiello, CEO del Gruppo assicurativo AXA Italia, ha dichiarato: “Un punto che vorrei evidenziare di questa nona edizione del Future Risks Report è il profondo senso di vulnerabilità avvertito dalle persone che si aggiunge alla nuova fotografia dei rischi percepiti e alle loro interconnessioni. Per questo auspico una azione collettiva e globale, supportata da progettualità condivise tra pubblico e privato. Il settore assicurativo ha un ruolo chiave da giocare: il nostro mestiere è infatti proteggere famiglie e imprese dai rischi di oggi, ma anche contribuire ad anticipare e prevenire quelli di domani”.

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