Banca Generali: nel primo semestre 2023 utile netto a 175,1 milioni
Mossa (Banca Generali): "Il miglior semestre di sempre per assets, capacità di raccolta dalla struttura esistente e di generare utili ricorrenti"
Banca Generali accelera la crescita: al 30 giugno 2023, utile netto consolidato pari a 175,1 milioni di euro
Il Consiglio di Amministrazione di Banca Generali ha approvato i risultati consolidati al 30 giugno 2023. L’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa, ha commentato: "Il miglior semestre di sempre per assets totali della nostra clientela, capacità di raccolta dalla struttura esistente e di generare utili ricorrenti. Siamo particolarmente soddisfatti del grande lavoro svolto dai nostri professionisti per stare al fianco delle famiglie come riflesso nei flussi netti del semestre. I prodotti e i servizi fee based, come la consulenza evoluta a pagamento e le gestioni patrimoniali, si confermano elementi di eccellenza della nostra gamma e di crescente interesse per i clienti di alto standing".
"Di buona qualità anche l’attività svolta sul portafoglio amministrato, con focus sulle scadenze entro l’anno per cogliere l’opportunità dal rialzo dei tassi a breve come si evince dall’accelerazione nella proposizione di offerte dedicate sul mercato primario di prodotti strutturati e certificates. Alla luce della solidità della raccolta e dell’accelerazione delle principali voci di ricavi nel secondo trimestre ci presentiamo al giro di boa del piano triennale con forza e ottimismo. Viaggiamo infatti, in linea o sopra gli ambiziosi targets che ci eravamo prefissati, confermando la capacità di crescere più del mercato di riferimento e creando valore per tutti gli stakeholders", ha concluso Mossa.
Il primo semestre del 2023 si è chiuso con un utile netto consolidato di €175,1 milioni, in crescita del 33% rispetto ai €131,3 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio. Il risultato riflette il continuo sviluppo dimensionale della banca, la diversificazione dei ricavi e l’attenta gestione dei costi in un contesto di persistente inflazione e di normalizzazione del livello dei tassi d’interesse. La qualità degli utili è ben testimoniata dalla dinamica della componente ricorrente salita infatti a €166,1 milioni (+54% a/a) e pari al 95% dell’utile del periodo, su livelli mai registrati prima. Esaminando le principali voci di bilancio si segnala: Il margine di intermediazione è salito del 24,7% a €392,2 milioni, trainato dal sensibile incremento del margine finanziario (€161,3 milioni, +138,9%), mentre le commissioni nette ricorrenti hanno raggiunto i €223,3 milioni (-3,5%) e le commissioni variabili hanno risentito delle condizioni dei mercati fermandosi a €7,6 milioni (-51,1% rispetto al primo semestre 2022).
Nel dettaglio, il margine d’interesse è quasi triplicato a €151,5 milioni (+192,1% a/a) in scia all’aumento dei rendimenti degli attivi di riflesso alla dinamica dei tassi. La redditività degli attivi ha infatti beneficiato di un portafoglio di titoli finanziari caratterizzato da bond di duration corta (1,2 anni) e dell’elevata incidenza di attivi finanziari a tasso variabile (52% del totale) che ha consentito di aggiornare rapidamente il rendimento del portafoglio in risposta al rialzo dei tassi di questi ultimi trimestri. Gli impieghi fruttiferi si sono attestati a €14,3 miliardi, rappresentati principalmente da un portafoglio di titoli finanziari pari a €11,0 miliardi e da un portafoglio di crediti verso la clientela per €2,4 miliardi altamente collateralizzati. Si segnala infine che l’esposizione a mutui ipotecari è molto contenuta, pari a €312 milioni (13% del portafoglio crediti e 2% degli attivi fruttiferi).
Le commissioni lorde ricorrenti sono state pari a €478,7 milioni, in linea con lo stesso periodo dello scorso anno. Nello specifico, le commissioni lorde di gestione si sono attestate a €400,7 milioni contro i €413,3 milioni dello scorso anno. La variazione riflette la dinamica delle masse medie gestite condizionata dalla crisi finanziaria del periodo. Complessivamente, la lieve flessione delle commissioni lorde è stata bilanciata dal forte aumento delle commissioni bancarie e d’ingresso salite del 19,4% a €78,0 milioni, a conferma del successo delle iniziative di diversificazione nei ricavi intraprese da tempo e favorite dall’interesse dei clienti per le soluzioni di risparmio amministrato in scia all’andamento dei tassi d’interesse.
I costi operativi riflettono l’efficienza operativa attestandosi a €127,3 milioni (+6,1% a/a), di cui €2,2 milioni di oneri straordinari. La voce mostra una dinamica sotto controllo in linea con gli obiettivi di piano grazie ad un approccio rigoroso e disciplinato nonostante le pressioni inflattive. I costi operativi ‘core’ sono stati pari a €114,5 milioni, (+5,9% a/a) includendo €3,1 milioni legati all’avvio di ‘BG Suisse’ nell’ambito del progetto di espansione internazionale.
L’incidenza dei costi operativi sulle masse totali è scesa a 29bps (31bps a fine 2022), mentre il Cost/Income ratio, rettificato per le componenti non ricorrenti quali le commissioni variabili, si è ulteriormente ridotto al 32,5% (40,8% a fine 2022 e 33,2% nel primo trimestre 2023). Le voci relative ad accantonamenti, contributi ai fondi bancari e rettifiche di valore nette hanno toccato i €25,2 milioni nel semestre, contro i €22,2 milioni dello scorso anno (+13,8%). La variazione è legata al minore beneficio derivante dall’allineamento dei tassi di attualizzazione nella valutazione dei fondi attuariali che lo scorso anno aveva generato un contributo positivo per €10,7 milioni su base semestrale rispetto ai €4,6 milioni attuali.
Il tax-rate del periodo è salito al 27,0%, in aumento dal 23,8% del corrispondente periodo dello scorso anno per la minore incidenza del risultato realizzato dalle giurisdizioni estere a causa del calo delle commissioni variabili. Al 30 giugno 2023, il CET1 ratio di Banca Generali è aumentato al 17,3% e il Total Capital ratio (TCR) al 18,5%, livelli ampiamente superiori ai requisiti minimi richiesti nell’ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale SREP di 8,0% per il CET1 ratio e 12,3% per il TCR. I ratios di capitali sono calcolati considerando una previsione di distribuzione del capitale pari al 81% degli utili generati, secondo le linee guida definite per la dividend policy in side di avvio del piano strategico triennale 2022-2024.
Il Leverage ratio della Banca si è attestato al 5,0%, ben al di sopra del minimo regolamentare del 3%. Infine, si confermano elevati gli indicatori di liquidità della banca: LCR-Liquidity Coverage ratio al 344% (338% a fine 2022) e il NSFR-Net Stable Funding ratio al 223% (da 203% a fine 2022). L’utile del secondo trimestre 2023 è cresciuto del 46% a €92,0 milioni su base annuale. Il risultato si è distinto per la qualità con la componente ricorrente in aumento del 62,8% a €89,1 milioni. Il margine di intermediazione ha mostrato un progresso del 29,5% a €199,0 milioni spinto dal rialzo del margine d’interesse (€80,5 milioni, +174,7%). Va comunque segnalato il buon risultato delle commissioni lorde ricorrenti a €240,6 milioni (+2,8%) che hanno mostrato una svolta in direzione della crescita in risposta alla parziale ripresa e al miglioramento dei mercati finanziari nel periodo.
I costi operativi si sono attestati a €63,6 milioni rispetto ai €60,0 milioni del secondo trimestre 2022. I costi ‘core’ sono stati pari a €57,0 milioni (+5,8% a/a) includendo €1,5 milioni di costi per lo sviluppo di BG Suisse.
Il risultato operativo ha toccato i €135,4 milioni, un valore in crescita del 45% rispetto al secondo trimestre 2022, a conferma della forte capacità di reazione insita nel modello di business.
Il risultato pre-tasse è aumentato del 48,9% a €125,3 milioni, dopo aver spesato accantonamenti, contributi ai fondi bancari e rettifiche di valore nette per €10,1 milioni rispetto ai €9,6 milioni dello scorso anno. Le masse totali di Banca Generali a fine semestre hanno raggiunto €88,2 miliardi, in crescita del 9,1% rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio e del 6,2% da inizio anno. Tale valore raccoglie i frutti dell’intensa attività commerciale della rete di Banca Generali in un contesto di mercati più favorevoli rispetto allo scorso anno seppure ancora segnati da elevata volatilità.
Le masse registrano al 30 giugno un nuovo massimo storico nel percorso di crescita dimensionale della Banca. Le soluzioni gestite (fondi/Sicav e contenitori finanziari e assicurativi) hanno segnato un progresso del 4,7% da inizio anno attestandosi a €42,0 miliardi. In particolare, il dato ha beneficiato dell’ottimo contributo dei contenitori finanziari (+12,9% a/a, +7,4% da inizio anno) e dei fondi di casa (+5,7% a/a, +5,4% da inizio anno) che fanno leva sull’elevato livello di personalizzazione e di diversificazione delle proposte. Tra i prodotti gestiti, si evidenzia inoltre la continua crescita delle masse investite in soluzioni sostenibili (ESG), che a fine semestre hanno toccato i €14,1 miliardi rispetto ai €12,9 miliardi di fine 2022, rappresentando il 33,7% del totale.
I conti amministrati sono saliti a €21,4 miliardi (+71,1% a/a, +37,6% da inizio anno) favoriti dal contesto di mercato. Tale dinamica è stata accompagnata dalla forte accelerazione dell’advisory sui titoli e portafogli obbligazionari attraverso i servizi di Consulenza Evoluta. Le masse sotto Consulenza Evoluta, infatti, hanno messo a segno un incremento di oltre €1,0 miliardo nel semestre raggiungendo €8,5 miliardi a fine giugno (+26,1% a/a, +14,5% da inizio anno) e attestandosi così al 9,6% delle masse totali.
I prodotti assicurativi tradizionali (Ramo I) hanno risentito della maggiore attrattività di altri strumenti di investimento in un contesto di tassi d’interesse in rialzo, attestandosi a €14,5 miliardi (-9,1% a/a; -5,8% da inizio anno). Guardando nel dettaglio alla fabbrica prodotti, si segnala come le masse che fanno capo a BGFML siano aumentate del 5,5% da inizio anno a €19,6 miliardi (+5,3% a/a). La raccolta netta è risultata molto solida nel semestre con nuovi flussi per €3,3 miliardi (+7,3% rispetto allo scorso anno), di cui l’87% realizzati dalla struttura esistente.
Il risultato è prova ulteriore della qualità e proattività dei consulenti nel cogliere le opportunità fornite dal recupero dei mercati dopo il difficile 2022 a fronte di una crescente richiesta di consulenza da parte delle famiglie affluent e private nella gestione del loro patrimonio. In termini di prodotto, si evidenzia la forte richiesta di soluzioni amministrate (€4,9 miliardi da inizio anno) unita ad un rinnovato interesse verso il gestito per cogliere le opportunità offerte dai mercati finanziari (€629 milioni da inizio anno). Per quanto riguarda l’assicurativo, la raccolta netta risulta contenuta ma su livelli comunque positivi per i contenitori assicurativi mentre i flussi nette nelle polizze tradizionali è risultata negativa.
Particolarmente sostenuta è stata la raccolta in servizi di Consulenza Evoluta attestandosi a €861 milioni da inizio anno, superando così di oltre cinque volte il dato dello stesso periodo dello scorso anno. Banca Generali conferma gli obiettivi finanziari fissati nell’ambito dei target finanziari espressi nel piano triennale 2022-2024 e presentati in occasione dell’Investor Day 2022: crescita dimensionale (Consistent Growth), stima per il triennio 2022-2024 di un flusso cumulato di raccolta netta compreso tra €18,0-€22,0 miliardi; crescita reddituale (Profitable Growth), generare una crescita media ponderata (CAGR) degli utili ricorrenti pari al 10-15% nell’arco del triennio 2021-2024; crescita remunerativa (Remunerative Growth), distribuire dividendi cumulati pari a €7,5-€8,5 per azione nel periodo 2022.2025 (vista per cassa).