BNI Italia, l’innovazione è donna

Affaritaliani incontra Federica Mariola, nuovo National Director del gruppo

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19 anni di successi, 11mila iscritti

Intervista a Federica Mariola è il nuovo National Director BNI Italia. Un cambio al vertice all’insegna dell’innovazione

BNI è una realtà sempre in crescita e festeggerà il 28 novembre i suoi 19 anni di presenza in Italia. Quali sono i dati aggiornati di quest’anno per quanto riguarda l’Italia?

"Anche questo diciannovesimo anno di attività vede tutti gli indicatori con il segno positivo. Oggi BNI Italia ha superato gli 11.000 iscritti e conta 451 Capitoli, (gruppi di imprenditori e professionisti a livello territoriale), prima in Europa per crescita del numero di Membri (membri del network, iscritti). A livello territoriale BNI è presente in tutto il nord Italia e ha una consistente presenza anche al centro. In fase di sviluppo è anche tutto il Sud Italia dove abbiamo alcuni Capitoli presenti a Napoli, Palermo e Ragusa e siamo presenti anche in Sardegna.

Il dato della diffusione di BNI sul territorio è certamente importante ma quello che ci rende, anche quest’anno, più orgogliosi è l’impatto che BNI ha sul territorio. Infatti, anche quest’anno il numero delle referenze è in crescita rispetto al 2021. Negli ultimi 12 mesi i Membri BNI Italia hanno scambiato oltre 345.000 referenze che hanno generato un volume d’affari di oltre 560 milioni di euro. Nel 2021 (da gennaio a dicembre) le referenze scambiate sono state oltre 347.000 e il business generato è stato di oltre 466 milioni di euro".

Il Franchising BNI come modello e opportunità, dunque

"Il franchising BNI è un’opportunità per chi vuole intraprendere un’attività che ha come obiettivo lo sviluppo di una community imprenditoriale. Solitamente quando si pensa al franchising si pensa a grandi marchi di prodotto o di servizi che hanno una diffusione capillare sul territorio ma in cui il fattore umano rimane, ogni tanto, nascosto. Il franchising BNI invece è un franchising fatto da imprenditori che vogliono fare la differenza e avere un impatto positivo sull’economia del proprio territorio coinvolgendo professionisti e aziende e creando un volano positivo in grado di superare le sfide che il mercato ogni giorno ci pone. Si potrebbe dire che il franchising BNI mette la persona, l’imprenditore (sia il franchisee che il Membro) al centro del suo progetto.

Il franchising BNI ha a disposizione, a fronte di un investimento economico accessibile, l’accesso al metodo BNI e una serie di strumenti tecnologici e di formazione specifica, sia internazionale che italiana, per sviluppare BNI sul proprio territorio e muovere i primi passi per creare i primi Capitoli locali.Inoltre, il franchisee BNI ha l’opportunità di entrare a far parte di un network internazionale che vede al centro lo scambio e la condivisione di esperienze con franchisee provenienti da tutto il mondo.In Italia i franchisee sono 29, tra cui 12 donne. La maggior parte delle zone in franchising si trovano al nord Italia e stiamo lavorando ad individuare le persone giuste per sviluppare BNI anche al Sud consapevoli che si tratti di una grande opportunità per l’economia locale.  

L’aspetto Global di BNI. Quali sono i temi più interessanti emersi durante l’ultima conferenza internazionale che si è tenuta a Singapore la scorsa settimana?

La BNI Global Convention è sempre un momento di grande energia e che vede la partecipazione di Membri e Director BNI da tutto il mondo. Dopo due anni in cui a causa della pandemia si è svolta online, a novembre la Convention è tornata in presenza, con un’edizione ricca di contenuti e con migliaia di partecipanti: la migliore testimonianza di come la community BNI ha saputo affrontare, e vincere, le sfide degli ultimi due anni.

Tra i temi più interessanti che sono stati presentati alla Convention troviamo sicuramente tutti gli strumenti e i progetti a cui BNI Global sta lavorando nell’ambito della digitalizzazione e per far sì che, grazie alla tecnologia, l’esperienza dei Membri e dei franchisee sia sempre più efficace. Inoltre, grande spazio è stato dedicato alla presentazione della nuova applicazione BNI online, un prodotto BNI nato durante la pandemia per permettere ai Membri BNI di continuare a partecipare agli incontri settimanali, e che oggi è diventato, insieme alla modalità ibrida (ossia online e in presenza), un format BNI alternativo agli incontri in presenza. Come sempre, durante la Convention è stato presentato il tema dell’anno BNI nel 2023 che quest’anno sarà Referenze per la vita, un tema che va a rimarcare qual è il core business e la mission di BNI: supportare gli imprenditori a sviluppare il proprio business grazie ad uno scambio di referenze continuativo e basato sulla fiducia.

Può farci una breve storia di BNI? Come è nata e quali esempi ci sono all'Estero? 

BNI nasce nel 1985 in California grazie a Ivan Misner (definito dalla CNN il Padre del Networking moderno), un consulente aziendale che, dovendo affrontare la perdita di uno dei suoi più grandi clienti, ha avuto l’intuizione di riunire intorno ad un tavolo professionisti e imprenditori che conosceva e di cui si fidava con un solo scopo, ben preciso e dichiarato: aumentare il business. Da quel primo incontro è nata quella che nel giro di pochi anni sarebbe diventata la più grande organizzazione di scambio referenze a livello mondiale.

Ben presto BNI dalla California si è sviluppata, grazie alla formula del franchising, nel resto degli Stati Uniti per poi iniziare, anno dopo anno, ad essere presente in sempre più Paesi, Canada, UK in primis per poi diffondersi nel resto d’Europa, Asia e America Latina. Oggi a livello mondiale BNI ha oltre 295.000 Membri e più di 10.800 Capitoli. In Europa BNI è molto diffusa. Tra i Paesi di maggior successo, oltre all’Italia, Francia e UK si sono distinte negli anni per la crescita sia del numero di Membri che dei Capitoli.

Una caratteristica di BNI è sempre stata quella di far convivere tradizione e innovazione, due fattori che le hanno permesso di sviluppare un modello di successo e di esportarlo in tutto il mondo.

Dal 1985 l’agenda BNI, pur con modifiche e aggiornamenti suggeriti dagli stessi Membri, non è cambiata così come non è mai cambiata la sua mission. L’innovazione ha permesso a BNI di stare al passo con i tempi e di rendere sempre più fruibili grazie anche ad un’applicazione di e-learning, tutti i contenuti di formazione sul marketing referenziale utili ai Membri per sviluppare, ancora di più, il loro business, così come la possibilità di poter scambiare referenze in tempo reale grazie alla app BNI Connect (che permette ai Membri anche di entrare in connessione con altri Membri in tutto il mondo).

In Italia BNI arriva nel 2003 grazie a Paolo Mariola, che dopo oltre 20 anni di carriera nell’ambito manageriale (Accenture, Mediobanca, Cap Gemini Ernst & Young) e imprenditoriale (come socio di una Società di sistemi informativi), ha deciso di intraprendere una nuova avventura portando in Italia BNI, cogliendo fin da subito l’opportunità che BNI poteva rappresentare per l’Italia e per il suo tessuto imprenditoriale. Dopo lo sviluppo iniziale prevalentemente in Piemonte e in Lombardia, BNI ha iniziato a diffondersi in modo capillare nelle diverse regioni italiane coinvolgendo sempre più imprenditori e professionisti che hanno deciso di aumentare il loro giro d’affari grazie alla collaborazione. Io sono diventata National Director dal 1° luglio 2022. Sono arrivata in BNI nel 2018 dopo aver lavorato in Saatchi & Saatchi e in Disney. Sono diventata Certified Franchise Executive e in BNI ho ricoperto il ruolo di strategic marketing & quality innovation manager e, in seguito, Director of operations. Oggi il mio obiettivo è guidare BNI nel futuro e nell’affrontare le sfide che abbiamo davanti a noi, spiega Federica Mariola, national director BNI Italia.

In un contesto sempre più ricco di informazioni quale quello in cui viviamo, quanto valore ha una 'referenza di qualità, certificata', che poi sembra essere il cuore della mission di BNI

BNI può essere definita come uno strumento di accelerazione del business. Un’accelerazione che deriva dal fatto che i Membri BNI costruiscono relazioni professionali basate su due grandi pilastri: la fiducia reciproca e l’attitudine al supporto. Due frasi che spesso vengono pronunciate dai Membri BNI, infatti, sono Givers Gain (chi dà riceve, filosofia che sta alla base del metodo e che è profondamente differente dal do ut des latino) e come posso aiutarti?

Ivan Misner, fondatore di BNI, dice sempre che le persone vogliono fare affari con persone che conoscono e di cui hanno fiducia. Una referenza non è una semplice segnalazione. Quando un Membro BNI passa una referenza ad un suo collega di Capitolo mette in gioco anche la sua reputazione perché, di fatto, è il creatore di una nuova relazione professionale nella quale mette in collegamento diretto domanda e offerta, richiesta e prodotto/servizio.

In un mondo in cui si parla più spesso di lead generation che di coltivare relazioni e in cui in molti i casi i legami sono deboli, la referenza di qualità e certificata rappresenta già una parte del percorso che, con buona probabilità, sfocerà in una nuova opportunità di business.

 

 

Obiettivi per il 2023 

 

L’obiettivo principale di BNI Italia nel 2023 è il consolidamento della sua presenza sul territorio nazionale e, soprattutto, l’espansione nel Sud Italia.

Inoltre, puntiamo anche per il 2023 a rappresentare per tutti gli imprenditori e i professionisti che ci hanno scelto, la migliore strategia di marketing che può supportarli nella crescita della propria attività, grazie anche al miglioramento continuo di tutti i servizi che mettiamo loro a disposizione.

 

 

 

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