Difesa, Fincantieri rafforza il legame con la Marina Militare
Folgiero (Fincantieri): “Lavoriamo per rendere le tecnologie della difesa esportabili all'ambito civile”
L'intervento di Fincantieri al convegno IAI "L'Italia, il Mediterraneo allargato e il dominio subacqueo"
Ancora terreno inesplorato per il settore subacqueo in Italia, che invece potrebbe rappresentare una spinta importante verso l’internazionalizzazione. Particolarmente rilevante sembra essere il ruolo di Fincantieri: “C’è chiaramente ancora molto da fare nel mondo dei sottomarini; un dominio su cui Fincantieri intende cimentarsi, proprio perché rappresenta un'esigenza operativa diffusa. Quello subacqueo è un mercato diviso in due: sommergibili nucleari, appannaggio di un ristretto enclave, e sottomarini tradizionali, dove Fincantieri è uno dei primi produttori al mondo. Riguardo alla nostra sovranità tecnologica, mediamente è circa del 30%, quindi oggi in questo specifico settore abbiamo uno sbilancio molto spinto verso l’esterno”, ha dichiarato Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato di Fincantieri, ascoltato ieri in Commissione Difesa sulle tematiche relative alla produzione di beni e servizi di interesse per la dotazione di mezzi del settore della difesa.
"La sfida del dominio sottomarino richiederà una importante sinergia nel nostro comparto industriale della difesa, sinergia che sarà certamente stimolata dalla creazione del Polo nazionale della subacquea che sorgerà a La Spezia”, ha commentato Antonino Minardo, Presidente della Commissione Difesa, al termine dell'audizione di Folgiero. “Il dominio del underwater è un elemento chiave strategico sia per le istanze militari che per la sicurezza delle infrastrutture economiche per questo è fondamentale il ruolo di Fincantieri che ha tutti i titoli, a cominciare dal rapporto strategico con la Marina Militare, per giungere alla qualità dei prodotti navali, per proporsi come il naturale soggetto aggregatore del dominio sottomarino per il segmento difesa".
In quest’ottica, il governo ha deciso di dotarsi di un ministero per le Politiche del mare, nella convinzione che esse siano "parte integrante" della strategia globale legata al ruolo dell'Italia nel mondo. Queste le parole di Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e per le Politiche del mare, intervenuto ieri al webinar "L'Italia, il Mediterraneo allargato e il dominio subacqueo", organizzato dall'Istituto Affari Internazionali (IAI). “Si tratta di un’intuizione significativa che incrocia le tendenze a livello globale e la strategia dell’Italia nel Mediterraneo, dando un impulso decisivo alla conoscenza di quella parte del pianeta che si trova sotto la superficie del mare. Solo dopo pochi mesi siamo già in campo con azioni di supporto attraverso il comitato interministeriale per le politiche del mare”, ha spiegato Musumeci.
Come riportato da Luciano Violante, Presidente della Fondazione Leonardo, intervenuto anch’egli al convegno IAI: “La crescente importanza e complessità del settore impone la necessità di costruire un'autorità nazionale per il traffico subacqueo che risponda a una visione unitaria e non più frammentaria di questo settore. Oggi, non siamo ancora in grado di assicurare un'adeguata tutela degli interessi nazionali coinvolti in questo settore. La costituzione di un'autorità nazionale per il traffico subacqueo consentirebbe alle aziende che operano nel settore di avere un unico punto di riferimento, oltre che strutture in grado di garantire la massima protezione delle infrastrutture critiche subacquee”.
Ancora una volta, decisivo sarà proprio il ruolo di Fincantieri, che mira a un "volano positivo" con la Marina Militare per rendere le tecnologie della difesa esportabili all’ambito civile. “E’ chiaro che l’innovazione non è inventare ma unire puntini, unire le cose che gia’ funzionano. Ecco che Fincantieri si vede in prima fila questa capacità della Marina italiana di validare nuove tecnologie ed esportarle nel settore civile”, ha dichiarato Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato di Fincantieri. “È anche vero che, rispetto al passato, nel mondo di oggi potrebbero esserci percorsi in senso inverso (…) La grande ambizione di Fincantieri è di rappresentare le grandi istanze del militare nel civile e del civile nel militare”.
Intanto Fincantieri ha ricevuto l’incarico di costruire il terzo sottomarino NFS (Near Future Submarine) della Marina Militare. I primi due battelli saranno consegnati nel 2027 e nel 2029, con il taglio lamiera della seconda unità previsto per il prossimo sei giugno. I sottomarini U212NFS saranno altamente innovativi, con significative modifiche progettuali tutte sviluppate autonomamente da parte di Fincantieri in accordo ai requisiti della Marina Militare.
Infine, l'assemblea di Fincantieri ha approvato il bilancio 2022 chiusosi con una perdita di circa 510 milioni di euro e ha deliberato di provvedere all’intera copertura del passivo mediante utilizzo parziale della riserva straordinaria. Inoltre, i soci hanno nominato il nuovo collegio sindacale e Barbara Debra Contini alla carica di consigliere di amministrazione della società.