Enel X, presentata l’Associazione Circular Evolution
Venturini (Enel X): “L’associazione mette a disposizione di tutti misurazioni obiettive per il calcolo del proprio livello di circolarità, senza esclusioni"
Enel X presenta Circular Evolution, l’Associazione nata per diffondere i valori della Circular Economy in Italia e nel mondo
L’auditorium di Enel X ha ospitato la presentazione di Circular Evolution, la nuova Associazione nata dalla collaborazione tra CESI, ICMQ, Enel X e Bulgari come primo socio ordinario. Un progetto innovativo e dinamico, volto a divulgare la conoscenza e l’applicazione dei principi della Circular Economy (Economia Circolare). Enel X pone l’accento sull’importanza della circolarità, una tematica chiave per portare avanti l’idea di uno sviluppo d’impresa sostenibile e consapevole. Secondo Francesco Venutrini, Chief Executive Officer Enel X, Sostenibilità ed Efficienza devono muoversi di pari passo, accompagnare l’azienda in ogni fase del proprio sviluppo.
Tuttavia, non c’è sviluppo senza una metrica, non ci sono successi senza un punto di partenza calcolato. Le imprese hanno bisogno di linee guida stabili che le aiutino a identificare il proprio livello di circolarità e gli mostrino la strada per migliorare. Questo è l’obiettivo di Circular Evolution, descritto nel dettaglio da Venturini nella fase iniziale di presentazione del progetto: “Con la nascita dell’Associazione Circular Evolution vogliamo porre l’accento sull’importanza dell’Economia Circolare come modello di comportamento per rendere più sostenibili, e quindi più attente alle esigenze dell’ambiente, le aziende italiane. Insieme a Enel X giochiamo da tempo un ruolo da protagonisti nello sviluppo di soluzioni e metodi per l’analisi concreta della circolarità delle realtà che supportiamo, e oggi rafforziamo questo impegno promuovendo un’iniziativa unica nel suo genere”.
“Grazie alla sinergia con altre grandi aziende e alcuni tra i più importanti centri di ricerca del Paese, abbiamo realizzato Circular Certification, una certificazione in grado di misurare la qualità delle pratiche di Economia Circolare delle aziende”, ha poi concluso Venutrini. La sinergia e l’unione descritte dal CEO di Enel X fanno riferimento ai rapporti di collaborazione con le imprese CESI e ICMQ, che hanno permesso lo sviluppo delle metriche necessarie all’assegnazione della certifica e aiutato Enel X a consolidare l’autorità dell’Associazione.
Matteo Cadazzi, Chief Executive Officer di CESI, è intervenuto durante la conferenza per spiegare il ruolo dell’Azienda nell’associazione e l’importanza del nuovo modello economico. L’esperienza ventennale e le competenze tecnologiche di CESI sono state messe a frutto per definire le metriche di sviluppo del nuovo indice Circular, aiutando le imprese a valutare autonomamente le proprie prestazioni di sostenibilità. Cadazzi si è soffermato sull’importanza del modello di certificazione, che infonde fiducia in chi lo riceve e in chi sfrutta il servizio, assicurando qualità ed efficienza.
Per spiegare i criteri di giudizio e i parametri necessari al raggiungimento della certificazione, è invece intervento Lorenzo Orsenigo, Presidente di ICMQ e socio di Circular Evolution: “Lo scenario attuale è prevalentemente dominato da indici puramente qualitativi, non adeguati a soddisfare le richieste dell’UE. Per questo motivo, l’indice di circolarità di prodotto sviluppato da ICMQ insieme ad ENEL X, riveste una particolare rilevanza. Tale indicatore è relativo a 4 elementi: energia, acqua, rifiuti e il contenuto di materiale riciclato. Esso costituisce il punto di arrivo di un processo avviato da tempo e si ricollega strettamente ad altri strumenti disponibili e utili per disporre di una molteplicità di informazioni relative al Ciclo di Vita (LCA) di un prodotto, così da consentire di attestarne il valore ambientale”.
Come citato dai partecipanti alla conferenza, il tema dell’Economia Circolare viene ripreso anche negli obiettivi dell’Agenda 2030, oltre ad essere parte fondamentale del PNRR. Circular Evolution risponde quindi ad una necessità urgente, che lega le PMI con le grandi imprese produttrici. Il passaggio ad un modello economico circolare ha tutte le potenzialità per portare benefici economici e ambientali, unendo le due necessità a fronte di una soluzione unica.
Eleonora Rizzuto, Direttore Sviluppo Sostenibile Bulgari e LVMH Italia, ha così commentato l’ingresso di Bulgari nell’Associazione di Enel X: “La sostenibilità è imprescindibile per l’innovazione e la competitività. L’adesione di Balgari all’Associazione Circular Evolution costituisce un ulteriore passo in tal senso, facendo leva sulla capacità di creare una rete tra aziende operanti in settori diversi e promuovendo un approccio scientifico per l’adozione dei modelli di Economia Circolare. Il lusso è sinonimo di eccellenza e Bulgari punta a giocare un ruolo di primo piano anche su questo fronte per innovare il presente per un futuro sostenibile”.
La costituzione della Circular Certification si inserisce all’interno di un contesto post-pandemico caratterizzato da un rallentamento nel percorso per il raggiungimento degli obiettivi mondiali inerenti all’Economia Circolare con un calo del tasso di circolarità, tra il 2018 e il 2020, dal 9,1% all’8,6% (Circularity Gap Report). L’obiettivo di Circular Evolution è quello di risollevare le imprese e aiutarle a gestire meglio il piano di sviluppo legato all’Economia Circolare. Non a caso, la Circular Certification viene consegnata in associazione con Accredia, garantendo massima affidabilità e trasparenza sul mercato.
L'intervista di affaritaliani.it a Francesco Venuturini, Chief Executive Officer di Enel X
A margine dell’incontro, è stato possibile intervistare Francesco Venturini, Chief Executive Officer di Enel X, che ha descritto l’importanza della circolarità e i vantaggi che le imprese potrebbero trarre dall’introduzione del modello economico circolare nella loro strategia: “E’ fondamentale che le aziende capiscano che, quando si parla di sostenibilità, quando si parla di circolarità intesa come derivata diretta della sostenibilità, quello che intendiamo è un obiettivo volto ad aumentare il livello di competitività dell’impresa. E’ chiaro che la sostenibilità porta a “fare la cosa giusta”, ma lo fa in vista di una competitività aumentata per l’azienda. Questo obiettivo può essere ottenuto aumentando l’efficienza interna e quindi riducendo il costo, oppure proponendo un elemento di differenziazione rispetto ai propri competitor. Quindi è essenziale che si cerchi di capire che oggi sostenibilità, efficienza economica e competitività vanno di pari passo”.
Venturini, Chief Executive Officer di Enel X, ha poi descritto la nascita di Circular Evolution, le ragioni del suo sviluppo e i principali obiettivi: “L’idea del progetto Circular Evolution è nata qualche anno fa, in riferimento ad un’osservazione. Costatavamo sempre di più sul mercato la presenza di aziende che non avevano chiaro cosa avrebbero dovuto fare riguardo la sostenibilità. Quando si parlava di obiettivi di sostenibilità, quando si parlava di andare a sposare quello che lo stesso ONU propone a livello di ESG, il percorso rimaneva estremamente confuso”.
Da qui nasce l’idea dell'Associazione e della sua Circular Certification: “Il nostro obiettivo iniziale è stato quello di costruire un percorso continuativo con alcune aziende, aziende che ci hanno permesso di definire dei primi progetti pilota e identificare le principali carenze del mercato. E una delle carenze che è venuta fuori subito è l’assenza di riferimenti oggettivi utilizzabili da tutti per andare a definire il proprio livello di sostenibilità in qualunque momento, per poi procedere alla costruzione di un percorso misurabile nel tempo. Un percorso che, ripeto, deve necessariamente portare l’azienda ad essere sempre più competitiva sul mercato. Tutte le osservazioni fatte sul mercato ci hanno portato, insieme ad altri partner importanti e rilevanti nel settore della certificazione, a prendere la decisione di costruire un nuovo ente, una nuova associazione. L’associazione metterà a disposizione di tutti, non soltanto dei nostri partner ma in generale di tutta la comunità, delle misurazioni obiettive che permettano alla stessa azienda di misurare il proprio livello di circolarità senza necessità di un intervento esterno. Dopodiché si costruirà un percorso, ma questa volta misurabile nel tempo”.