ESG: Intesa Sanpaolo incontra le PMI di Milano e Monza Brianza

Monceri (Intesa Sanpaolo): "Anche nel 2023 continueremo ad accompagnare le imprese del territorio nei loro percorsi di crescita e sviluppo sostenibile"

di Redazione Corporate
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Intesa Sanpaolo, incontro con le PMI di Milano e Monza Brianza per illustrare le opportunità della transizione sostenibile

Intesa Sanpaolo ha ospitato presso la sede della Direzione Regionale Milano e Monza Brianza, guidata da Pierluigi Monceri, il convegno: “ESG, verso una transizione sostenibile: scenari e opportunità per le imprese italiane”; un incontro dedicato alla riflessione sull’importanza e i vantaggi della transizione green e della digitalizzazione per il sistema manifatturiero, in linea con gli obiettivi del PNRR. Alla presentazione dello scenario macro-economico da parte di Fabrizio Guelpa, responsabile Industry & Banking Research della direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, sono seguiti gli interventi per la Banca di Pierluigi Monceri, direttore regionale Milano, Monza e Brianza, che si è focalizzato sulle opportunità offerte dalla transizione ESG per l’economia del territorio, Elena Flor, responsabile ESG & Sustainibility e Massimiano Tellini, Head of Circular Economy Intesa Sanpaolo Innovation Center.

È poi seguito l’intervento del Prof. Avv. Giovanni Barbara, Senior Partner Lexacta Global Legal Advice, dal titolo “ESG quale fattore culturale”, insieme alla testimonianza aziendale di Silvia Mazzanti, product & Sostainability Manager Save The Duck nota per il suo impegno in ambito sociale e ambientale. Secondo una ricerca a cura della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo sono numerosi i punti di forza dell’economia del territorio delle province di Milano e Monza Brianza: presenza di importanti player con un’elevata specializzazione nei settori avanzati, quali ICT, Finanza e Logistica; alta competitività sui mercati internazionali, con l’export che nei primi nove mesi del 2022 è cresciuto del 22,7% rispetto al corrispondente periodo del 2021 grazie alla spinta dei settori della farmaceutica, chimica, sistema moda e metalmeccanica.

La ricchezza del know-how e delle competenze del tessuto produttivo locale consente un’elevata diversificazione produttiva e una buona capacità di inserirsi con successo in nuove nicchie di mercato e di specializzarsi in nuovi comparti. Negli ultimi anni sono emersi nuovi settori di specializzazione di successo come la cosmetica e gli integratori alimentari. A questo si aggiunge una buona propensione a brevettare e a creare nuove imprese innovative, fonte di spillover tecnologici: a gennaio 2023 nelle province di Milano, Monza e della Brianza si contavano circa 2.975 start-up innovative, con la provincia di Milano che detiene il primo posto della classifica nazionale (con 2.820).

Questo scenario conferma come l’attenzione all’ambiente, la transizione verso un’economia digitalizzata e green siano ormai necessarie e determinanti per il sistema manifatturiero, oltre che a offrire numerose opportunità di sviluppo, grazie anche alle innovazioni che si stanno affacciando sui mercati: il peso dei brevetti green sul totale delle invenzioni a livello mondiale è passato dal 6,2% nel periodo 1993-2000 al 10% negli anni più recenti (2009-16). Sul fronte poi delle tecnologie rinnovabili l’Italia è il sesto produttore mondiale. Tra le imprese distrettuali italiane la quota di brevetti green sul totale è salita al 6,3% negli anni più recenti (2014-2018), una quota più che doppia rispetto ai primi anni Duemila. Spicca tra tutti il distretto della Metalmeccanica strumentale di Milano e Monza, che si colloca al primo posto tra quelli monitorati da Intesa Sanpaolo per numero di brevetti green (rappresenta il 26% del totale distrettuale).

Inoltre, essere green ha impatti positivi sui conti economico-reddituali: le imprese manifatturiere dei territori di Milano e Monza e Brianza che detengono certificazioni ambientali, nell’ultimo triennio (2019-2021) hanno registrano risultati, in termini di EBITDA Margin, superiori a quelle che non ne hanno. Le imprese di questo territorio presentano inoltre un’elevata sensibilità verso i temi ambientali: il 65% delle imprese con 3 e più addetti ha intrapreso almeno un’azione finalizzata a ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività. È però ancora bassa la quota di imprese che utilizza materie prime seconde (12%), riutilizza o ricicla le acque di scarico (3%) o con impianti per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile (4%).

Ci sono ampi margini di miglioramento anche in termini di inclusione sociale e governance: le imprese più attive su questi fronti sono anche quelle con maggiori prospettive di crescita. Una più elevata diffusione di queste strategie passa necessariamente attraverso un rilancio degli investimenti (soprattutto in tecnologia) che, in prospettiva, possono essere sostenuti dalla spinta del PNRR, i cui risvolti sono però ancora poco conosciuti soprattutto dalle imprese più piccole.

In considerazione della rilevanza dei temi della sostenibilità ambientale e sociale per accrescere il valore della competitività delle PMI, Intesa Sanpaolo oltre ad aver attivato con il nuovo piano d’impresa 2022-2025 un plafond di 8 miliardi di euro destinato a investimenti in Circular Economy, ha lanciato nel 2020 un plafond da 2 miliardi di euro per gli S-Loans, una linea specifica di finanziamenti volti a supportare le iniziative delle imprese verso la transizione sostenibile. In particolare, S-Loan Climate Change, Turismo e Agribusiness con garanzia SACE Green all’80%, sono iniziative pensate per le PMI e le MID – Cap che intendono investire per contrastare gli effetti del cambiamento climatico e ridurre il proprio impatto ambientale attraverso progetti di investimento green.

Pierluigi Monceri, Direttore Regionale Milano, Monza e Brianza Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: “Anche nel 2023 continueremo ad accompagnare le imprese del territorio nei loro percorsi di crescita e sviluppo sostenibile. Le province di Milano, Monza e Brianza hanno un tessuto imprenditoriale dinamico e con una forte tendenza all’internazionalizzazione e attenzione all’ambiente e alla digitalizzazione, fattori chiave per preservare la competitività anche a beneficio dell’intera filiera. La nostra banca, nell’anno appena concluso, ha sostenuto gli investimenti di questi territori con finanziamenti per oltre 2,5 miliardi di euro. Di questi oltre 600 milioni hanno interessato investimenti finalizzati al raggiungimento di obiettivi ESG o investimenti in Circular Economy".

"Attraverso il nostro Programma Sviluppo Filiere vogliamo favorire anche in Lombardia la creazione di nuovi processi di filiera e il rafforzamento qualitativo di quelli in essere che vede nel territorio lombardo già attivati oltre 200 contratti di filiera, 4.200 fornitori coinvolti con un giro d’affari complessivo di oltre 24 miliardi di euro. Le filiere rappresentano una leva centrale per il rilancio delle PMI, ed è per noi fondamentale preservarne la catena di valore facilitando l’accesso al credito anche delle realtà minori per sostenerle nel rilancio e nei processi di digitalizzazione e transizione green”, ha concluso Monceri.

Con il piano d’impresa 2022-2025, Intesa Sanpaolo conferma la propria leadership per le tematiche ESG, destinando nuovo credito per 88 miliardi di euro a favore di green economy e transizione ecologica delle aziende strutturate e delle PMI.

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