Generali: a Ca' Corniani parte il primo Hackathon Sostenibilità

Lucini (Generali): "Per fare in modo che la sostenibilità venga incorporata in tutti i processi decisionali serve far scattare una scintilla in ciascuno di noi"

di Irene Fazari
Corporate - Il giornale delle imprese

Generali, al via il primo Hackathon Sostenibilità: l'evento è volto a favorire l’integrazione dei criteri ESG nel modello di business 

È iniziato il 9 ottobre a Ca’ Corniani – Terra d’Avanguardia il primo Hackathon Sostenibilità di Generali, che ha coinvolto 130 partecipanti tra dipendenti e agenti, tutto il Management di Generali Country Italia, e facilitatori, advisor interni e autorevoli esperti che hanno supportato i gruppi di lavoro. Ad aprire la plenaria introduttiva all’evento, le parole di Igor Boccardo, AD Leone Alato, che ha sottolineato l’importanza del luogo scelto per il Gruppo Generali. Ca’ Corniani è un’antica tenuta agricola  risalente a metà del 1800 ed è stato per Generali il primo investimento fondiario, quando 172 anni fa il Gruppo si è impegnato in quello che, ancora oggi, è il più grande intervento di bonifica ad opera di un privato. Sono seguiti poi gli interventi di Giancarlo Fancel, Country Manager e CEO di Generali ItaliaBarbara Lucini, Country Sustainability & Social Responsibility di Generali Italia.

L’evento è nato con l’obiettivo di accelerare l’integrazione dei fattori ESG nei processi, nel business e nella cultura aziendale generando ingaggio, responsabilizzazione e proattività delle persone nel percorso di sostenibilità intrapreso da Generali verso i clienti, i dipendenti, le comunità e tutti gli stakeholder. I 130 partecipanti tra dipendenti di Generali Italia, Alleanza Assicurazioni, Cattolica, DAS, Genertel / Genertellife, Generali jeniot, Generali Welion e Leone Alato, oltre agli Agenti di Generali Italia e Alleanza, sono stati divisi in 16 gruppi per sfidarsi in una non-stop di 24 ore, mirata a sviluppare idee progettuali innovative e contribuire così in maniera proattiva all’integrazione dei criteri ESG nei processi, nel business e nella cultura aziendale.

Sono quattro gli ambiti in cui si sono sfidati i partecipanti all’Hackathon Sostenibilità: il cambiamento climatico, la decarbonizzazione e la transizione energetica; l’inclusione sociale e il Terzo Settore; l’invecchiamento e le nuove generazioni; mindset sostenibile ed engagement. I 16 team illustreranno i lavori davanti alla propria giuria di valutazione in quattro semifinali in parallelo. L’evento, che rientra in una strategia di lungo termine per favorire l’integrazione dei criteri ESG nel modello di business del Gruppo, è stato realizzato secondo i principi della sostenibilità e per contenere il più possibile la propria impronta carbonica. Dagli allestimenti ai gadget, dai mezzi con cui i partecipanti hanno raggiunto Ca’ Corniani al catering: tutto è stato pensato per ridurre l’impatto ambientale, valorizzare esperienze di inclusione e dare una seconda vita alle cose secondo lo spirito dell’economia circolare. Per questo partecipanti e management hanno sottoscritto la “Carta degli Impegni”.

Le parole di Barbara Lucini, Country Sustainability & Social Responsibility, ad affaritaliani.it

 

Barbara Lucini, Country Sustainability & Social Responsibility di Generali Italia, in merito al contributo che può apportare l'hackathon al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità, ha dichiarato: “Noi di Generali, più che parlare di sostenibilità, vogliamo fare sostenibilità. Per raggiungere questo obiettivo concreto dobbiamo incorporare i fattori ESG nei nostri processi, nella nostra cultura aziendale, nel nostro business, nei prodotti e nei servizi per la nostra clientela. Un hackthon come quello di oggi, che permette a 130 colleghi di ideare dei progetti che potrebbero stimolare il cambiamento, diventa un modo per accelerare la nostra strategia di sostenibilità. Alla fine premieremo quattro idee che a nostro avviso hanno le prerogative per essere realizzate”. 

La Country Sustainability & Social Responsibility di Generali Italia ha poi aggiunto: “Nella nostra strategia un hackthon con focus sulla sostenibilità significa da una parte velocizzare il raggiungimento degli obiettivi, dall’altra rafforzare il senso di identità e appartenenza. È fondamentale per noi continuare a promuovere forme di collaborazione e di innovazione in presenza, accanto a una scelta precisa di smart working. Garantire la flessibilità del lavoro da casa, accanto ad eventi dove le persone collaborano ed innovano spalla a spalla, è per noi la chiava di volta e il futuro che vogliamo nel mondo del lavoro come Generali”.

I tempi di un cambiamento culturale sono tempi lunghi. Per contribuire a questo cambiamento e fare in modo che la sostenibilità venga incorporata in tutti i processi decisionali, anche nelle scelte dei nostri dipendenti, serve far scattare una scintilla in ciascuno di noi. L’evento di oggi punta anche a questo. Quello che ci aspettiamo dall’hackathon è la generazione di buone idee e spunti da incorporare nel prossimo piano strategico. Bisogna saper tradurre le buone idee in azioni da mettere a terra”, ha commentato Barbara Lucini in merito al futuro. 

Le dichiarazioni di Giancarlo Bosser, Chief Life Officer Generali Italia, ad affaritaliani.it

 

Giancarlo Bosser, Chief Life Officer Generali Italia, in merito all'hackathon che ha preso il via nella giornata di oggi, ha affermato: "Generali ha una tradizione di hackathon, ma quello di oggi è il primo incentrato sulla sostenibilità. Si concretizza in quattro macro sfide che sono a fondamento del nostro piano strategico. In queste due giornate verranno coinvolte molte delle nostre persone e dei rappresentanti della rete per mettere in atto le sfide e farlo velocemente". Giancarlo Bosser si è poi soffermato sul suo settore di competenza, riflettendo sull'invecchiamento e le nuove generazione e ha dichiarato: "È nel DNA di Generali seguire i passaggi generazionali e guardare al futuro. Rivolgere l’attenzione ai cambiamenti sociali che sta avendo la demografia e alle nuove generazioni, è un grande sfida non solo per le assicurazioni, ma per tutta la società".

Le dichiarazioni di Igor Boccardo, Amministratore Delegato Leone Alato, ad affaritaliani.it

Igor Boccardo, Amministratore Delegato Leone Alato, commentando la scelta del Gruppo in merito al luogo di svolgimento per l'Hackathon Sostenibilità, ha dichiarato: "Per noi è un grandissimo onore e piacere ospitare eventi così carichi di significato. Ca' Corniani è un luogo iconico, soprattutto in quanto primo investimento fondiario di Generali: il Gruppo a fine 1800 ha investito su 8000 ettari di palude che, grazie alla più grande bonifica privata fino ad oggi, sono diventati 1770 ettari di terreno agricolo che coltiviamo ancora. Lo spirito innovatore di allora si ritrova in qualche modo nell'evento presentato oggi". 

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