GoBeyond racconta il futuro del lavoro tra GenZ e digital skills

A partecipare alla sessione di IT Motivation Marco Cimelli (Enercom), Luca Iacovino (Engie Italia) e Paola Accornero (Carrefour Italy)

di Francesca Biasone e Sofia Gabbanini
Corporate - Il giornale delle imprese

GoBeyond 2023, il confronto ruota attorno all'ingresso della GenZ nelle aziende e all'influenza della digitalizzazione nel lavoro del futuro

IKN Italy ha dato il via alla terza edizione di GoBeyond, il primo hub d'incontro di Information Technology, Business & Innovation Manager che racconta gli sviluppi concreti delle nuove tecnologie digitali in azienda, nella PA e nella sanità. L'obiettivo dell'iniziativa è quello di reinventare l’impresa del futuro grazie all’impulso della trasformazione digitale.

Tra le numerose aziende che hanno deciso di aderire e portare la loro esperienza ad alimentare il confronto, hanno partecipato alla sessione di IT Motivation Marco Cimelli, HR Manager Gruppo EnercomPaola Accornero, Group HR Director Carrefour Italy, e Luca Iacovino, Head of Digital Solution Engie Italia. All'apertura dei lavori, introdotta da Antonio Capodieci, Docente di Sistemi informativi Università del Salento, ha seguito un panel di tavoli interattivi: dal confronto tra diversi rappresentanti d'impresa sono emersi temi di fondamentale importanza, come quello affrontato da Cimelli relativo alla gestione dei giovani talenti e all'approccio della Generazione Z nelle aziende.

Paola Accornero e Luca Iacovino sono invece intervenuti nel corso della tavola rotonda moderata da Capodieci dal titolo "Quali saranno le skill necessarie tra 3 anni?". Le riflessioni sono ruotate attorno ad argomenti relativi alla formazione interna e all'aggiornamento per quanto riguarda le digital skills, alla condivisione delle Digital Hard Skills e al ruolo della dimensione umanocentrica nell'era della digitalizzazione

L'intervista di affaritaliani.it a Marco Cimelli, HR Manager Gruppo Enercom

 

Tutti i momenti di passaggio generazionale rappresentano un vantaggio competitivo per le aziende, in quanto portatori di innovazione”, ha affermato ai microfoni di affaritaliani.it Marco Cimelli, HR Manager del Gruppo Enercom, al termine dell'intervento relativo alla gestione dei giovani talenti e all'approccio della Generazione Z nelle aziende. “C’è da aggiungere che quando parliamo di Generazione Z parliamo di nativi digitali: persone che possiedono un approccio alla tecnologia e al suo utilizzo estremamente naturale e spontaneo”. I vantaggi che i giovani talenti appartenenti alla Generazione Z portano in azienda, infatti, sono numerosi: non solo per quanto riguarda la tecnologia, ma anche per quanto riguarda caratteristiche come flessibilità, capacità di adattamento e capacità di sostenere prestazioni lavorative di alto livello.

Grazie alle forme contrattuali che abbiamo a disposizione, poi, per l’azienda assumere giovani risulta importante anche dal punto di vista della gestione dei costi”, ha aggiunto Cimelli. Chi appartiene alla Generazione Z ha un approccio più aperto, tende a vedere il lavoro come uno strumento atto a continuare a migliorare e raggiungere una crescita professionale. In questo momento storico, le competenze più difficili da trovare nel candidato sono legate alle soft skills: pensiero prospettico, capacità di analisi, spirito critico ed empatia, fondamentali per lavorare bene in azienda insieme agli altri e coordinare gruppi di lavoro. “Queste sono skills che mancano perché difficilmente vengono insegnate all’interno dei percorsi scolastici tradizionali”, ha affermato Cimelli.

Deve essere una priorità arrivare ad avere percorsi integrati con le scuole che possano far sì che i ragazzi arrivino al loro ingresso nel mondo del lavoro con queste competenze già acquisite, almeno in parte”. Al momento è l’azienda che si occupa di colmare il gap di competenze, una volta che le persone vengono inserite: “Ci deve però essere la consapevolezza che, affinché le risorse siano pronte a coprire una determinata posizione, dovranno passare almeno 6 o 12 mesi”, ha concluso Cimelli.

Le dichiarazioni di Luca Iacovino, Head of Digital Solution Engie Italia, ad affaritaliani.it

A parlare delle competenze di oggi e del futuro anche Luca Iacovino, Head of Digital Solution di Engie Italia, player mondiale di luce e gas. A margine dell'evento di IKN, Iacovino ha posto l'accento sui requisiti fondamentali che i dipendenti dovrebbero possedere per lavorare in un'azienda come Engie. "Le competenze digitali racchiudono un range molto esteso oggi" ha afferma l'Head of Digital Solution, ma ciò che davvero conta è l'interesse per il settore "il prerequisito fondamentale è essere appassionati di tecnologia e vedere quest'ultima non solo come un abilitante, ma come un fattore integrato nel business".

Iacovino si è poi soffermato sulle soft skills, quelle capacità attitudinali, empatiche e comunicative che possono fare la differenza in situazioni ostiche: "Il futuro è particolarmente incerto e per questo abbiamo bisogno di persone che abbiano delle competenze forti nel prendere decisioni rapidamente, basandosi sui dati, che sappiano correre dei rischi e soprattutto che pensino a delle soluzioni utente-centriche e scalabili nel futuro".

In questo contesto i team digital, prosegue Luca Iacovino, devono portare avanti questi valori e sostenere le imprese nella trasformazione, la quale deve coinvolgere anche la creatività, nell'ottica di una cultura aziendale che premi le idee innovative. Questa è la filosofia attraverso cui opera Engie Italia, realtà aziendale che pone le persone al centro dei propri interessi, incentivando la loro crescita personale e professionale attraverso corsi di formazione e webinar. "Negli ultimi anni, grazie anche al supporto dei colleghi delle Risorse Umane, abbiamo attivato diversi percorsi di formazione, che vertono sia sul mindset (attitudine a lavorare in azienda in maniera diversa) sia sulle hard skills, che restano comunque fondamentali" ha commentato Iacovino.

L'intervista di affaritaliani.it a Paola Accornero, Group HR Director Carrefour Italy

Paola Accornero, Group HR Director Carrefour Italy, a margine del suo intervento, ha spiegato quali sono, ad oggi, le competenze digitali fondamentali e da implementare in vista del lavoro del prossimo futuro: “Il tema della trasformazione digitale è un tema che coinvolge l’azienda nel suo complesso. Per questo motivo, noi stiamo lavorando per un upskilling e un reskilling delle competenze di tutte le funzioni aziendali, a livello dei manager e a livello del personale operativo e dei negozi”.

Infatti, le applicazioni che riguardano il digitale vengono adottate anche da tutti: dagli executive fino al personale che lavora negli stores. “Cerchiamo di formare data analyst e data scientist, cerchiamo di costruire competenze in termini di user experience, di digital marketing, oltre a portare avanti formazioni ad hoc per i nostri developer cloud engineer. Queste sono le skills che nel futuro avranno sempre maggiore importanza per un’azienda come Carrefour, che si è posta l’obiettivo di diventare una digital retail company”, ha spiegato Accornero

I profili digitali sono, ad oggi, piuttosto scarsi sul mercato. Secondo Accornero, ciò che conta è la capacità di attraction delle aziende. Nell’ottica seguita da Carrefour, la formazione digitale deve riguardare tutta la popolazione aziendale ed includere ogni generazione. Per questo motivo l’azienda ha lanciato l’anno scorso un ambizioso programma di formazione, “Digital Retail Academy”, che si pone l’obiettivo di formare il 100% dei 12mila collaboratori e collaboratrici di Carrefour su competenze digitali entro il 2024. “Già nel 2022 abbiamo formato quasi 5000 persone, con una formazione customizzata rispetto al loro ruolo e molto pratica, che riguarda tutti i layers organizzativi”, ha tenuto a sottolineare Paola Accornero.

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