Gruppo Cegos, Emanuele Castellani entra nel Board internazionale
Castellani (Gruppo Cegos): "È un privilegio rivestire un ruolo così importante in un Gruppo con una storia centenaria come Cegos"
Gruppo Cegos, Emanuele Castellani amplia le proprie responsabilità all’interno del Gruppo con l'ingresso nel Board internazionale
A 12 anni dal suo ingresso nella company italiana, Emanuele Castellani, già CEO di Cegos Italy & Cegos Apac e membro dell'International Group Committee, diventa anche Executive Board Member del Gruppo Cegos, uno dei principali player nel Learning & Development. Castellani si occuperà, in relazione al piano strategico del Gruppo, di favorire lo sviluppo del business, delle soluzioni off-the-shelf (su misura), dei progetti internazionali e dei Managed Training Services (servizi in outsourcing).
“Sono molto onorato di questo nuovo incarico come Executive Board Member", commenta Emanuele Castellani, CEO di Cegos Italy & Cegos APAC e neo Executive Board Member del Gruppo Cegos. "È un privilegio rivestire un ruolo così importante in un Gruppo con una storia centenaria come Cegos. Una realtà internazionale, presente in 3 continenti, con una reputazione e una brand awareness considerevoli, dovute all’unicità che abbiamo saputo costruire e preservare nel tempo. Siamo apprezzati per la capacità di mettere al centro le esigenze di individui e aziende prendendoci cura dei rispettivi e mutevoli bisogni formativi.”
Emanuele Castellani, 52 anni, oltre a costruire e gestire organizzazioni di successo, anche implementando nuovi modelli di business, negli ultimi 25 anni ha lavorato con le principali multinazionali delle Risorse Umane, prima Adecco, poi ADP fino all’ingresso in Cegos, maturando ampia esperienza negli ambiti di recruiting, amministrazione del personale e formazione. In Cegos Italia riveste il ruolo di Amministratore Delegato da oltre 10 anni e da oltre 5 ricopre lo stesso ruolo anche per la sede di Singapore. Negli ultimi anni si è occupato di business development a livello europeo, collaborando con i colleghi delle altre Country europee.
Particolarmente appassionato ed esperto di temi legati al talento, sostiene e incoraggia il ruolo del digitale in ambito Learning & Development, nonché l'importanza dell’apprendimento continuo. È anche autore di due libri, a cura dell’editore Franco Angeli, entrambi sul tema dello sviluppo personale: "Specchio, Specchio delle mie brame, qual è il lavoro migliore del reame" (2014) e "Golf Experience, Il manager e la persona: i 7 passi verso una #ConsapevoleEvoluzione" (2015).
Castellani ha partecipato in questi ultimi mesi anche al processo di costruzione della nuova brand identity Cegos per rispondere a 3 importanti sfide: business to human, timeless ed experience. La sintesi tradotta nel restyling del logo intende evidenziare l’unicità del Gruppo, ovvero la capacità, grazie all’esperienza maturata, di coprire l’intero learning journey per passare dallo sviluppo di competenze, hard, soft, manageriali, digitali ecc, a performance e risultati concreti, sia per le persone che per le imprese.
Due sono i nuovi elementi distintivi: il passaggio dal colore rosso acceso al rosso scuro/quasi nero a simboleggiare l’affidabilità universale e senza tempo del brand e la scelta di un font stile “handwriting” che nella sinuosità della g evidenzia la versatilità e l’agilità che si riversa in esperienze e learning path efficaci per i singoli e le organizzazioni.
“In tutti questi anni il logo era mutato poco, pertanto oggi partecipiamo a un cambiamento importante che da un lato è memore delle radici che legano il Gruppo alla sua storia, dall’altro punta anche dritto al futuro", precisa Castellani. "Personalmente mi piace sottolineare l’autenticità e la semplicità del logo come massima espressione del potenziale che possiamo sprigionare per coloro che supportiamo. Rappresenta la nostra capacità e umanità nello stare al fianco e il coraggio nel personalizzare e innovare sempre soluzioni, servizi ed esperienze. Questo porta la formazione ad essere la chiave di volta per l’evoluzione non solo professionale, ma anche personale in una crescente auto-responsabilizzazione, essenziale per affrontare come individui e come organizzazioni le sfide del contesto attuale”.
Le curve del logo ricordano anche l’importanza dell’inclusione e delle connessioni, come quelle che l’apprendimento continuo permette di stabilire in termini di competitività; per le persone si traduce nella possibilità di contribuire in maniera distintiva alla creazione di valore in azienda e al contempo di salvaguardare la propria employability, per le imprese la formazione è l’elemento preferenziale di sostegno alla produttività e leva per contrastare lo skill shortage e potenziare l’attraction nel rispetto delle diverse sensibilità.