Gruppo Hera, a Gastech presentato impianto "power to gas” SynBioS

Baroncini (Gruppo Hera): "Il progetto rappresenta una simbiosi industriale incredibile tra le reti elettriche e di distribuzione cittadina del gas"

di Alice Cubeddu
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Gruppo Hera, al via primo progetto internazionale “power to gas” in partnership con il Gruppo Pietro Fiorentini

La cinquantesima edizione della Fiera mondiale dell'energia è stata inaugurata per la prima volta a Milano Fiera, portando così il più famoso teatro di innovazione e internalizzazione in tema di energia in Lombardia. A Gastech 2022 saranno molti i temi affrontati durante i quattro giorni di apertura della Fiera che ospiterà più di 400 relatori tra cui Ministri e diverse personalità politiche, oltre 4000 delegati e 750 espositori rappresentanti dei 13 paesi presenti all'evento, che saranno al centro degli incontri e occasione di collaborazione internazionale. Tra i principali espositori allʼevento, punto di riferimento per lʼindustria del gas, del GNL, dellʼidrogeno e dello sviluppo sostenibile chiamato a rispondere agli obiettivi fissati dall'Agenda 2030, anche il Gruppo Hera, fra le maggiori multiutility italiane che ha presentato in anteprima alla Fiera Gastech di Milano il proprio impianto “power to gas” denominato SynBioS (Syngas Biological Storage), capace di convertire energia elettrica rinnovabile e acque reflue in idrogeno verde” e in seguito, in biometano.

L’entrata in esercizio di SynBioS, collocato a Bologna Corticella all’interno del più grande depuratore fra quelli gestiti dalla multiutility per bacino di utenza servito, ad oggi è prevista entro il 2023 ed è vincolata al supporto di misure incentivanti, quali ad esempio quelle del PNRR. L’impianto SynBioS si colloca tra le prime realizzazioni a livello internazionale ed è reso possibile grazie a un investimento di circa 10 milioni di euro e alle sinergie tra decarbonizzazione energetica e depurazione delle acque. Le competenze multibusiness della multiutility, unite ai continui investimenti in innovazione, ricerca e sviluppo, rappresentano, infatti, i driver strategici che hanno permesso negli anni al Gruppo Hera di sviluppare soluzioni integrate all’avanguardia nell’ambito delle “energie pulite”, in linea con i programmi delineati all’interno del Piano Industriale.

Il progetto vede la riconferma della collaborazione con il partner d’eccellenza Pietro Fiorentini, azienda italiana leader di mercato nella realizzazione di prodotti e servizi per tutta la filiera del gas naturale, che negli ultimi anni sta compiendo importanti investimenti nello sviluppo di soluzioni innovative legate al settore delle energie rinnovabili. Nel dettaglio, l’impianto, che utilizza la tecnologia “power to gas” per convertire energia elettrica rinnovabile in gas naturale sintetico, non solo aumenta le potenzialità di abbattimento di inquinanti del depuratore, ma consente di valorizzare l’energia rinnovabile in eccesso attraverso il riutilizzo di biometano nella rete di distribuzione cittadina, che assume così il ruolo di stoccaggio a lungo termine. 

Punto focale del progetto è l'utilizzo da parte dell'impianto di acqua reflua ed energia elettrica rinnovabile per produrre idrogeno “verde” e ossigeno. Sfruttando la CO2 del biogas prodotta dalla digestione dei fanghi di depurazione, l’idrogeno viene convertito in biometano, per essere poi immesso senza limiti di concentrazione nella rete gas cittadina e facilmente immagazzinato, abilitando così una diversificazione della fornitura. Inoltre, in futuro l’ossigeno potrà essere utilizzato per aumentare la capacità ed efficacia depurativa del depuratore. A regime, grazie a una potenzialità di 1 MW, l’impianto potrà produrre circa 190 Nm3/h di green gas, evitando l’emissione in atmosfera di circa 50 Nm3/h di anidride carbonica, corrispondente all’impatto annuo di circa 400 automobili. Si tratta di un vero e proprio progetto faro in ottica di economia circolare: nel produrre metano utile a coprire i consumi annui di 1.200 famiglie, infatti, l’impianto si servirà ogni giorno delle acque di scarico di circa 50 persone, contribuendo altresì a incrementare la qualità dello stesso processo di depurazione.

"L’impianto di power to gas e l’impianto di depurazione lavorano in forte simbiosi in un’ottica perfettamente circolare”, ha affermato Alessandro Baroncini, Direttore Centrale Reti del Gruppo Hera. “Inoltre, è un’ulteriore riconferma degli impegni del Gruppo inseriti nell’importante programma di investimenti finalizzati all’innovazione e al miglioramento delle performance di reti e impianti, nell’ottica di assicurare sempre la massima qualità ed efficienza dei servizi e di perseguire gli obiettivi di decarbonizzazione energetica, sostenibilità ambientale e tutela delle risorse, in linea con le strategie del Piano industriale".

“Crediamo che la realizzazione dell’impianto di Bologna Corticella rappresenti una milestone fondamentale per l’evoluzione di un settore energetico che si trova ad affrontare nuove e molteplici sfide. Essere nuovamente partner del Gruppo Hera in questo sfidante progetto è per noi motivo di grande soddisfazione e orgoglio”, ha aggiunto Cristiano Nardi, Presidente Esecutivo del Gruppo Pietro Fiorentini.

Il commento ad Affaritaliani.it di Alessandro Baroncini, Direttore Centrale Reti del Gruppo Hera

"La partnership con il Gruppo Pietro Fiorentini è ad oggi una garanzia, considerato il prestigioso risultato industriale ottenuto insieme nella produzione di NextMeter, contatore evoluto per la distrubuzione e misurazione del gas 'blendizzato' con idrogeno", racconta Alessandro Baroncini, Direttore Centrale Reti del Gruppo Hera a margine della presentazione dell'impianto SynBioS a Gastech 2022. "Sicuramente l'affiatamento sviluppato in quel contesto ci ha portato velocemente a individuare il concept di questo progetto sperimentale, animati entrambi dalla volontà di arrivare, attraverso un processo di forte innovazione e la comune attenzione per comprendere quali sono gli elementi da presentare al Legislatore e al Normatore, utilizzando questo progetto come pilota per poterlo poi valorizzare su scala industriale più ampia, grazie a incentivi oggi necessariamente richiesti per sviluppare tali tecnologie ad un costo sostenibile".

"Oggi presentiamo un progetto che prevede la produzione di biometano da iniettare all'interno delle condotte del gas cittadino generato attraverso un processo che sfrutta la cattura della CO2 del processo di depurazione dei fanghi dell'impianto, unita all'idrogeno e che viene a sua volta prodotto da un processo di elettrolisi che sfrutta energia da fonti rinnovabili e acqua reflua. Il sottoprodotto è l'ossigeno che viene reimmesso nell'impianto per favorire il processo di depurazione: una simbiosi industriale incredibile, l'utilizzo di tutti i sottoprodotti e soprattutto la capacità di utilizzare l'energia rinnovabile prodotta in eccesso che viene stoccata all'interno delle condotte del gas". 

 

Le parole ad Affaritaliani.it di Cristiano Nardi, Presidente Esecutivo del Gruppo Pietro Fiorentini

"Il rapporto con il Gruppo Hera è cresciuto negli anni e oggi ci incontraimo per realizzare progetti comuni, partendo da esigenze della rete, che deve essere digitalizzata, deve diventare più flessibile e capace di accogliere le prospettive della transizione, quindi di accogliere il biometano, l'idrogeno in una prospettiva di blend che hanno necessità di accogliere e avere informazioni", spiega Cristiano Nardi, Presidente Esecutivo del Gruppo Pietro Fiorentini. "Il nostro Gruppo sviluppa tante soluzioni per ciò che è la transizione energetica e abbiamo così declinato le nostre soluzione nel progetto di Corticella che parte dal ruolo del Gruppo Hera nella gestione delle acque reflue fino ad arrivare a iniettare delle quantità di biometano, derivanti dal trattamento delle acque o dalla trasformazione di energia rinnovabile, produzione di idrogeno o cattura di CO2 nella loro rete per alimentare i fabbisogni dei loro clienti".

"Questo progetto è ciò che ci si aspetta in termini di transizione in quanto si ha l'utilizzo del waste, le acque reflue, per cogliere le opportunità che ne derivano, la produzione dell'idrigenom certamente nei piani energetici rappresenta una prospettiva rilevante, vi è la produzione del biometano da matrici diverse. In una prospettiva di PNRR che vede l'obiettivo al 2030 di una produzione di 35 miliardi mq e più in generale in un contesto europeo che si aspetta una rapida e sfidante evoluzione su queste tematiche, il progetto di Corticella risponde a tutte le caratteristiche che la transizione dovrà declinare massivamente".

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