Intesa Sanpaolo e ADAPT, presentati i risultati della ricerca sul welfare
Lamberti (Intesa Sanpaolo): "Il nostro obiettivo è essere un punto di riferimento per le esigenze delle aziende e dei dipendenti"
Intesa Sanpaolo e ADAPT, promosso VI rapporto sul welfare occupazionale e aziendale: i risultati evidenziano la necessità di approfondire il tema
Sono stati presentati oggi, presso l’Accademia Nazionale di San Luca, i risultati della ricerca "Welfare for people. Sesto Rapporto ADAPT su welfare occupazionale e aziendale in Italia", condotta da Fondazione ADAPT in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Lo studio, curato dalla Scuola di alta formazione in relazioni industriali e di lavoro di ADAPT con il supporto di Gruppo Intesa Sanpaolo, testimonia, a fronte di una popolazione sempre più longeva e di un tasso di denatalità importante, la comune volontà di approfondire il tema del welfare aziendale e occupazionale. Esso rappresenta infatti un fondamentale strumento di integrazione del welfare state e di democrazia economica.
Il Rapporto si propone, in continuità con le indagini condotte nelle edizioni precedenti, di cogliere i tratti evolutivi del welfare occupazionale e aziendale, passando per un costante sforzo di verifica sul campo, possibile grazie al dialogo con gli operatori e i principali protagonisti del welfare in diversi settori economici, territori e sistemi di relazioni industriali. Per questa edizione sono stati analizzati 22 CCNL afferenti ai settori metalmeccanico, chimico-farmaceutico, industria alimentare, terziario distribuzione e servizi e artigianato. L’analisi anche di tipo longitudinale ha preso in considerazione sia gli ultimi rinnovi, che i testi contrattuali a partire dal 2003. Per la contrattazione aziendale, si è attinto dalla banca dati FareContrattazione (che conta più di 5.000 contratti di secondo livello) sottoscritti nei cinque macrosettori contrattuali richiamati, arrivando a individuare una serie di buone pratiche.
Sin dal primo Rapporto, nel 2018, il lavoro di analisi e mappatura della contrattazione collettiva secondo una prospettiva metodologica di relazioni industriali ha permesso di ricondurre a sistema una pluralità di frammenti di welfare che, se visti in modo isolato, portano a una lettura parziale e distorta del fenomeno. In questa VI edizione del Rapporto abbiamo offerto un’analisi del welfare occupazionale esistente nel comparto artigiano, dando conto del ruolo importante svolto dalla bilateralità a livello nazionale e territoriale e abbiamo proseguito l’analisi delle modalità di raccordo tra welfare occupazionale e dinamiche del mercato del lavoro con un nuovo focus geografico che ha riguardato la Regione Lazio.
L’approfondimento tematico, infine, si è focalizzato sul rapporto tra salute e lavoro, in virtù della crescente attenzione per il tema della salute all’interno delle organizzazioni, rilevata nelle precedenti edizioni e dell’evoluzione del ruolo dei fondi sanitari integrativi istituiti dalla contrattazione collettiva. "Con questo Sesto rapporto ci proponiamo di continuare ad offrire e aggiornare un quadro sufficientemente ampio e attendibile di informazioni, modelli e linee di azione, utile a orientare le scelte di lavoratori e imprese, e contribuire a ricondurre in una logica di sistema le molteplici e variegate esperienze in atto", spiega Michele Tiraboschi, Coordinatore scientifico ADAPT. "Il nostro intento è quello di inquadrare il tema nell’ambito di quella che, come gruppo di ricerca ADAPT, abbiamo da tempo definito la nuova grande trasformazione del lavoro. Una trasformazione rispetto alla quale il welfare, se utlizzato correttamente, può rappresentare uno dei principali ambiti entro cui delineare un nuovo ordine economico e sociale, sostenibile per la finanza pubblica e funzionale al giusto equilibro tra istanze della produzione e istanze della giustizia sociale", ha concluso Michela Tiraboschi.
“Il nostro obiettivo è essere un punto di riferimento per le esigenze delle aziende e dei dipendenti, forti anche dell’esperienza virtuosa maturata nel nostro contesto aziendale. Abbiamo per questo messo a punto una piattaforma digitale per agevolare la fruizione dei diversi programmi di welfare aziendale disponibili. In collaborazione con la nostra Divisione Insurance, abbiamo infine attivato un ecosistema di prodotti e servizi pensato per la clientela senior, ed i caregiver che li assistono. I piani di welfare aziendale - ha aggiunto - sono anche volano di sviluppo economico, stimolo all’incremento della produttività, facilitatore del dialogo tra azienda e lavoratori, e strumento di rafforzamento del rapporto con il territorio di riferimento”, ha dichiarato Tiziana Lamberti, Executive Director Wealth Management & Protection di Intesa Sanpaolo.