Intesa Sanpaolo: in crescita l'industria del mobile

Melone (Intesa Sanpaolo): "Parliamo di un settore dove le aziende italiane sono leader in Europa, esportano in tutto il mondo e che noi supportiamo a 360°"

di Alice Cubeddu
Corporate - Il giornale delle imprese

Intesa Sanpaolo al Salone del Mobile.Milano 2023: design e innovazione al centro del successo Made in Italy

Intesa Sanpaolo si riconferma per il settimo anno partner istituzionale del Salone del Mobile.Milano 2023 e prima banca italiana nel supporto finanziario al settore del mobile e del sistema casa italiano. Durante la terza giornata di apertura del Salone, ospitato da Rho Milano Fiera, il Gruppo ha tenuto il talk “Trend e prospettive sostenibili dell’illuminazione nel design” presso l'arena Aurore, nel cuore del padiglione Euroluce.

L’incontro ha visto la partecipazione di imprenditori dell’illuminazione e del design italiano per una riflessione sullo sviluppo sostenibile del settore tra innovazione e tradizioni, transizione ecologica e il ruolo della tecnologia per un futuro a impatto zero. Il talk è stato introdotto da Paolo Melone, responsabile Coordinamento Marketing e Business Development Imprese Intesa Sanpaolo, seguita  dalla presentazione dello scenario economico del settore del mobile curata da Stefania Trenti, Responsabile Industry Research Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo

Dallo studio è emerso come nel settore del mobile, dell’illuminazione e del design, tra i settori di punta del Made in Italy, si stia assistendo a una maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale, che passa sempre più attraverso la ricerca di nuove tecnologie e lo studio di materiali innovativi per la progettazione, come ad esempio per quanto riguarda l’illuminazione di dispositivi luminosi green. Si tratta di un’evoluzione per lo sviluppo di sorgenti più efficienti a basso impatto ambientale, nell’ottica di un’economia circolare applicata trasversalmente all’Industry del mobile, dell’illuminazione e del design.

Non solo, la più marcata attenzione alle pratiche volte alle sostenibilità, si sposa, secondo le stime della Direzione Studi e Ricerche, alla significativa crescita del fatturato del design per la casa italiano, che ha sfiorato i 32 miliardi di euro, confermandosi il principale polo produttivo nell’Unione Europea, prima della Germania. Il consuntivo del 2022, infatti, ha confermato una crescita significativa, in particolare per il mobile, grazie all’attenzione che i consumatori hanno riservato all’ambiente domestico sia in Italia che sui mercati internazionali, con le esportazioni cresciute del 13,4% per il mobile e dell’8,5% per le apparecchiature e i lampadari.

Spicca in questo senso la crescita straordinaria delle vendite negli Stati Uniti (+24,9% per il mobile e +27,7% per apparecchiature e lampadari) che hanno raggiunto 1,9 miliardi di euro nel 2022 (382 milioni in più rispetto al 2021). I successi negli Usa degli ultimi anni hanno portato le imprese italiane a guadagnare quote sulle importazioni statunitensi, collocandosi al settimo e nono posto rispettivamente per mobile e illuminazione. Nonostante le forti criticità connesse all’aumento delle materie prime, sia energetiche che non energetiche (legno, vetro, plastiche, metalli etc.), le imprese del settore sono stimate aver preservato un buon livello di marginalità, in particolare per quanto riguarda gli operatori di maggiore dimensione.

Lo scenario previsivo per il 2023 e 2024 vede un rallentamento della crescita del mobile e dell’illuminazione, in parte fisiologico dopo il boom dell’ultimo biennio. Sul mercato interno, i consumi saranno penalizzati dall’impatto dei costi energetici sul reddito disponibile delle famiglie, a fronte dell’esaurirsi del cuscinetto di extra-risparmio creatosi durante la pandemia e della spinta creata dalla dinamica delle ristrutturazioni edilizie e del mercato immobiliare.

Un ruolo di traino alla crescita del mobile e dell’illuminazione sarà dato dall’ottimo posizionamento internazionale dove, a fronte di un contesto in generale rallentamento, non mancheranno opportunità di crescita, in particolare in Cina (mercati in cui i prodotti del Made in Italy per la casa hanno conquistato quote sulle importazioni, ancora molto limitate), e in altri paesi asiatici, come la Corea. Un ruolo chiave nel percorso di rafforzamento competitivo sarà giocato dal design, dove l’Italia gode di un’ottima reputazione a livello internazionale, che potrà dare un contributo cruciale soprattutto per quanto riguarda il raggiungimento di una maggiore sostenibilità ambientale dei prodotti.

A seguito della presentazione dell'attuale scenario nel settore del mobile, è seguita una tavola rotonda con Niccolò Bacci responsabile desk Sistema Moda e Casa Intesa Sanpaolo e gli imprenditori Roberto Beltrami, Amministratore di Wave Murano Glass, eccellenza italiana specializzata nella produzione di vetro artistico con un’attenzione particolare al recupero dell’energia e Martina Lamperti, Circular Economy Manager di Krill Design, startup inserita nel percorso di valorizzazione Up2Stars di Intesa Sanpaolo per la Bioeconomia. 

Le parole di Paolo Melone, responsabile Coordinamento Marketing e Business Development Imprese Intesa Sanpaolo ad affaritaliani.it

A margine del talk, abbiamo parlato con Paolo Melone, responsabile Coordinamento Marketing e Business Development Imprese Intesa Sanpaolo, di come il Gruppo Intesa Sanpaolo supporti le imprese nel loro percorso di creazione di valore, in particolare nei settori protagonisti al Salone del Mobile.Milano: "Noi puntiamo moltissimo sulle aziende che investono nello sviluppo sostenibile, sulla transizione energetica e sulle energie rinnovabili che allo stesso tempo investono per esportare all'estero. L'esempio del il Salone del Mobile di quest'anno, che suguiamo e supportiamo per la settima volta, è calzante: parliamo di un settore dove le aziende italiane sono leader in Europa, esportano in tutto il mondo, in crescita e che noi supportiamo sotto tutti i punti di vista".

"Attualmente supportiamo più di 35 filiere che rappresentano più di 2 miliardi di fatturato e più di 3.500 persone. Questo lo facciamo perchè siamo consapevoli del fatto che solo una filiera integrata e sostenibile possa conseguire, e continuare a conseguire,  risultati così eclatanti e così positivi".

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