Intesa Sanpaolo: utile netto sfiora i 2mld nel primo trimestre 2023
I risultati confermano la capacità del Gruppo di generare una redditività sostenibile anche in contesti complessi grazie al modello di business diversificato
Intesa Sanpaolo, presentati i risultati del primo trimestre 2023: utile netto a quasi 2 miliardi
Intesa Sanpaolo ha presentato i risultati del primo trimestre 2023 confermando la capacità del Gruppo di generare una redditività sostenibile anche in contesti complessi grazie al modello di business ben diversificato e resiliente, con un utile netto trainato dagli interessi netti che ha raggiunto quasi 2 miliardi di euro.
Il solido andamento economico e patrimoniale del trimestre si è tradotto in una significativa creazione di valore per tutti gli stakeholder, fondata anche sul forte impegno ESG del Gruppo: in particolare, 1,4 miliardi di euro di dividendi maturati, 1,4 miliardi di euro di imposte generate e aumentate di circa 300 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2022 per effetto della crescita degli interessi netti che ha trainato l’aumento di circa 900 milioni di euro dell’utile netto, espansione del programma cibo e riparo per le persone in difficoltà (circa 24,3 milioni di interventi tra il 2022 e il primo trimestre 2023), rafforzamento delle iniziative per contrastare le disuguaglianze e favorire l’inclusione finanziaria, sociale, educativa e culturale (10,5 miliardi di euro di credito sociale e rigenerazione urbana tra il 2022 e il primo trimestre 2023).
Intesa Sanpaolo è pienamente in grado di continuare a operare con successo in futuro, potendo contare sui punti di forza che contraddistinguono il Gruppo, in particolare la redditività resiliente, la solida patrimonializzazione, lo status di Banca a “zero NPL” e l’elevata flessibilità nella gestione dei costi operativi.
L’esposizione verso la Russia è in ulteriore riduzione, diminuita di circa il 70% (oltre 2,5 miliardi di euro) rispetto a fine giugno 2022 e scesa allo 0,2% dei crediti a clientela complessivi del Gruppo. I crediti cross-border verso la Russia sono in larga parte in bonis e classificati a Stage 2. La formula del Piano di Impresa 2022-2025 è confermata, con una prospettiva di chiaro e forte rialzo per l’obiettivo di 6,5 miliardi di euro di utile netto nel 2025 derivante dall’aumento dei tassi di interesse. L’attuazione del Piano procede a pieno ritmo, con le principali iniziative industriali ben avviate:
I risultati del primo trimestre 2023
Il conto economico consolidato del primo trimestre 2023 registra interessi netti pari a 3.254 milioni di euro, in aumento del 6,2% rispetto ai 3.064 milioni del quarto trimestre 2022 e del 66,3% rispetto ai 1.957 milioni del primo trimestre 2022.
Le commissioni nette sono pari a 2.137 milioni di euro, in diminuzione del 3,8% rispetto ai 2.222 milioni del quarto trimestre 2022. In dettaglio, si registra una diminuzione del 7,5% delle commissioni da attività bancaria commerciale e una crescita dello 0,3% delle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza (risparmio gestito, prodotti assicurativi, collocamento titoli,...), nel cui ambito si registra un aumento del 37,7% per la componente relativa a intermediazione e collocamento di titoli e una diminuzione dell’ 8,4% per quella relativa al risparmio gestito (commissioni di performance assenti nel primo trimestre 2023 e pari a 24 milioni di euro nel quarto trimestre 2022) e del 2,5% per quella relativa ai prodotti assicurativi.
Le commissioni nette del primo trimestre 2023 diminuiscono del 6,6% rispetto ai 2.289 milioni del primo trimestre 2022. In dettaglio, si registra una crescita dell’ 1,6% delle commissioni da attività bancaria commerciale e una diminuzione dell’8% delle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza, nel cui ambito si registra un aumento dello 0,9% per la componente relativa a intermediazione e collocamento di titoli e una diminuzione del 12,8% per quella relativa al risparmio gestito (con commissioni di performance pari a 8 milioni di euro nel primo trimestre 2022) e dell’1,7% per quella relativa ai prodotti assicurativi.
Il risultato dell’attività assicurativa ammonta a 397 milioni di euro, rispetto ai 395 milioni del quarto trimestre 2022 e ai 392 milioni del primo trimestre 2022. Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value registra un saldo positivo per 262 milioni di euro, rispetto al saldo negativo per 2 milioni del quarto trimestre 2022, con la componente relativa alla clientela che registra un saldo positivo in flessione a 89 milioni da 91 milioni, quella di capital markets che registra un saldo positivo per 65 milioni rispetto a un saldo negativo per 74 milioni, quella dell’attività di trading e tesoreria che registra un saldo positivo per 107 milioni rispetto a un saldo negativo per 2 milioni e quella dei prodotti strutturati di credito che registra un saldo positivo per un milione rispetto a un saldo negativo per 17 milioni.
Il risultato di 262 milioni del primo trimestre 2023 si confronta con i 769 milioni del primo trimestre 2022, trimestre in cui l’apporto della componente relativa alla clientela era stato di 90 milioni, quello della componente di capital markets negativo per 11 milioni, quello dell’attività di trading e tesoreria di 694 milioni e quello dei prodotti strutturati di credito negativo per 4 milioni.
I proventi operativi netti sono pari a 6.057 milioni di euro, in aumento del 6,9% rispetto ai 5.667 milioni del quarto trimestre 2022 e dell’ 11,9% rispetto ai 5.411 milioni del primo trimestre 2022. I costi operativi ammontano a 2.536 milioni di euro, in diminuzione del 19% rispetto ai 3.130 milioni del quarto trimestre 2022, a seguito di una diminuzione del 18,8% per le spese del personale, del 25,5% per le spese amministrative e del 3,5% per gli ammortamenti; i costi operativi del primo trimestre 2023 aumentano dello 0,5% rispetto ai 2.524 milioni del corrispondente trimestre 2022, a seguito di un aumento dell’ 1,6% per le spese amministrative e del 5,7% per gli ammortamenti e di una diminuzione dell’ 1% per le spese del personale.
Conseguentemente, il risultato della gestione operativa ammonta a 3.521 milioni di euro, in crescita del 38,8% rispetto ai 2.537 milioni del quarto trimestre 2022 e del 22% rispetto ai 2.887 milioni del primo trimestre 2022. Il cost/income ratio nel primo trimestre 2023 è pari al 41,9%, rispetto al 55,2% del quarto trimestre 2022 e al 46,6% del primo trimestre 2022.
Le rettifiche di valore nette su crediti sono pari a 189 milioni di euro (comprendenti circa 50 milioni di riprese di valore relative all’esposizione a Russia e Ucraina), rispetto a 1.185 milioni del quarto trimestre 2022 (che includevano circa 10 milioni per l’esposizione a Russia e Ucraina, circa un miliardo per overlay e per favorire il de-risking e circa 0,2 miliardi di rilascio di rettifiche generiche effettuate nel 2020 per i futuri impatti di COVID-19) e a 702 milioni del primo trimestre 2022.
L’ammontare di altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività è pari a 70 milioni di euro (comprendenti 19 milioni per l’esposizione a Russia e Ucraina), rispetto ai 114 milioni del quarto trimestre 2022 (che includevano 59 milioni per l’esposizione a Russia e Ucraina) e ai 52 milioni del primo trimestre 2022.
Gli altri proventi netti sono pari a 101 milioni di euro (comprendenti 116 milioni di plusvalenza derivante dalla cessione del ramo acquiring in Croazia), rispetto a 55 milioni di euro nel quarto trimestre 2022 e a un saldo negativo per 4 milioni nel primo trimestre 2022. L’utile delle attività operative cessate è nullo, analogamente al quarto trimestre 2022 e al primo trimestre 2022. Il risultato corrente lordo è pari a 3.363 milioni di euro, rispetto a 1.293 milioni del quarto trimestre 2022 e a 2.129 milioni del primo trimestre 2022. Il risultato netto consolidato è pari a 1.956 milioni di euro.