Italian Energy Summit, le sfide per la diversificazione energetica
Il ruolo dell'Italia nella sfida alla diversificazione energetica passa attraverso i punti di vista dei protagonisti del comparto energetico
Italian Energy Summit, i big del settore discutono delle strategie per la transizione energetica
Si è svolta a Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana, la prima giornata dell'Italian Energy Summit 2022 del Sole 24 Ore. Al centro dei panel della mattinata, le strategie energetiche delle varie imprese di fronte ai nuovi scenari geopolitici ed economici, argomento che sarà poi ripreso e approfondito domani. Il ruolo dell'Italia nella sfida alla diversificazione energetica passa dunque attraverso i punti di vista dei protagonisti del comparto.
Italian Energy Summit: le dichiarazioni di Stefano Donnarumma, AD Terna
"Il PNRR è orientato alla realizzazione e al potenziamento delle infrastrutture per abilitare le rinnovabili. Le azioni messe in atto ora, come i rigassificatori, gli accumuli, la diversificazione del gas, ma anche l'accelerazione delle rinnovabili dovrebbero portarci ad una condizione di maggiore sicurezza" ha affermato ai microfoni di affaritaliani.it Stefano Donnarumma, AD di Terna.
Italian Energy Summit: le dichiarazioni di Luca Dal Fabbro, Presidente Iren
A margine dell'evento, Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren ha commentato: "In questo momento di crisi noi confermiamo la nostra strategia, quindi il Piano 2021-2030, che poggia su tre pilastri: lo sviluppo delle energie rinnovabili, l'economia circolare e gli investimenti sull'acqua e sui territori". Sulle prospettive future della penisola, ha dichiarato: "Noi vivremo 3/6 mesi di grande difficoltà come sistema Paese, ma credo che l'Italia abbia una resilienza intrinseca e strumenti per gestire la crisi. Entro 12 mesi saremo fuori dalla crisi e credo che l'Italia sarà più forte di prima".
Italian Energy Summit: le dichiarazioni di Nicola Monti, AD Edison
"La sfida del settore è quella di garantire energia disponibile per tutti a un prezzo accettabile e con il minor impatto ambientale. Abbiamo di certo delle emergenze davanti, ma tutti gli operatori si stanno prodigando per diversificare il più possibile le fonti e ridurre la dipendenza dal gas russo: su questo stiamo facendo sistema" ha commentato Nicola Monti, AD di Edison, ai microfoni di affaritaliani.it.
Italian Energy Summit: le dichiarazioni di Fabrizio Di Amato, Presidente Maire Tecnimont
Fabrizio Di Amato, Presidente di Maire Tecnimont, ha sottolineato ai microfoni di affaritaliani.it: "Sono convinto che questo inverno saremo ancora attanagliati dal problema del costo dell'energia, ma le manovre di emergenza poste in essere ci faranno superare l'anno. Serve una strategia energetica che ci consenta in parte di essere autonomi e di avere un'impiantistica ridondante".
Italian Energy Summit, a lavoro per la transizione energetica del Paese
Francesco Starace, AD di Enel, ha dichiarato durante l'evento: “Bisogna mettere un tetto, seppur temporaneo, alla volatilità dell'indice Ttf del gas: uno strumento fondamentale per ricondurre alla normalità il prezzo del gas che oggi è assolutamente sconnesso dal suo effettivo valore. Mi auguro che in Europa si arrivi a definire questa misura, sostenuta in primis dal Governo italiano, che rimedi a una situazione che è causa del blocco di ingenti quantitativi di liquidità da parte delle imprese energetiche per onorare gli impegni che hanno preso sulla Borsa del gas per coprire il rischio generato della volatilità”.
Il Ceo di Eni, Claudio Descalzi, è intervenuto affermando: "Ora serve assolutamente gas a buon prezzo. E per questo serve una ridondanza delle infrastrutture e delle sorgenti. In questo modo nell'inverno 2024-2025 arriveremo a essere indipendenti dal gas russo: il sistema industriale riuscirà a trovare riduzioni dei consumi, più di quanto possano fare i consumatori, e con le politiche di diversificazione riusciremo a liberarci dall'import dalla Russia. Dobbiamo stare attenti e diversificare al punto che non dobbiamo dipendere da un solo paese, perché non dico succederà quel che è successo con la Russia ma è assolutamente negativo per un Paese come l'Italia dipendere da un solo fornitore”.
Durante il suo intervento, l’amministratore delegato di Terna, Stefano Donnarumma, ha dichiarato: “Se vogliamo veramente fare un passo in avanti e dare una risposta concreta alle problematiche del caro energia e della sicurezza energetica, cercando di renderci indipendenti dal gas, serve un massiccio programma di investimenti in rinnovabili e accumuli: non possiamo tergiversare ulteriormente. Coerentemente con il suo ruolo di regista del sistema elettrico nazionale, oltre a investire 18 miliardi di euro nei prossimi dieci anni per sviluppare la rete e abilitare le fonti rinnovabili, Terna ha da tempo evidenziato la necessità di promuovere lo sviluppo di capacità di accumulo di grande taglia, fondamentale per accumulare grandi volumi di energia nelle ore centrali della giornata, quando la produzione del fotovoltaico è strutturalmente sovrabbondante, per restituirla soprattutto nelle ore serali e notturne".
"Per realizzare gli accumuli previsti dal PNIEC al 2030 si può stimare un investimento complessivo necessario pari a circa 15 miliardi di euro che porterà un duplice beneficio: da un lato avrà un impatto positivo sul PIL pari a oltre 40 miliardi di euro; dall’altro, grazie agli accumuli, sarà possibile immettere in rete circa 16 terawattora all’anno di energia rinnovabile che altrimenti sarebbe 'tagliata' e sostituita da produzione a gas, con un costo addizionale di oltre 2 miliardi di euro all’anno" ha concluso Donnarumma.
Il ruolo dell'Italia nella sfida alla diversificazione energetica è stata dunque analizzata attraverso i punti di vista dei protagonisti del comparto energetico, tra cui Francesco Starace, CEO ENEL, Claudio Descalzi, CEO ENI, Stefano Venier, CEO Snam, Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato Terna, Valerio Battista, CEO Prysmian Group, Paolo Merli, Amministratore Delegato ERG, Paolo Gallo, CEO Italgas, Renato Mazzoncini, CEO A2A, Luca Dal Fabbro, Presidente Iren, Nicola Monti, CEO Edison, Fabrizio Di Amato, Presidente Maire Tecnimont, Giuseppe Marino, Amministratore Delegato Ansaldo Energia, Frank Meyer, CEO E.ON, Andrea Ripa di Meana, Amministratore Unico GSE.
I top player, riuniti a Milano, hanno portato il loro punto di vista su costi e opportunità del PNRR collegati alla transizione ecologica nel nostro Paese, ma anche il ruolo di istituzioni e imprese in questa grande e urgente sfida. Ad aprire i lavori, il Direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini, per poi proseguire con un'analisi sulle prossime sfide riguardo risparmio energetico e sostenibilità condotta da Stefano Besseghini, Presidente di ARERA, e con un focus a cura di Francesco Gagliardi, Partner KPMG Head of Energy, sui trend del mercato dell'energia tra tensioni geopolitiche, nuovi fabbisogni della domanda e transizione green.
La seconda giornata del Summit si concentrerà invece sulle nuove frontiere del mercato dell’energia, attraverso l'apertura di due tavole rotonde: una relativa agli impatti sull’industria europea e italiana della transizione energetica e della crisi del gas, una seconda sui modelli virtuosi di produzione e consumo da fonti di energia rinnovabili e gli impatti della rivoluzione green sul sistema della mobilità.