Pfizer: certificazione sulla parità di genere per lo stabilimento di Ascoli
Bruni (Pfizer): "Siamo particolarmente orgogliosi di questo riconoscimento che avviene all'interno di un luogo di lavoro considerato tradizionalmente maschile"
Pfizer: lo stabilimento di Ascoli Piceno riceve la certificazione sulla parità di genere
Lo stabilimento produttivo di Pfizer ad Ascoli Piceno è stato certificato come luogo di lavoro attento alla parità di genere. Tale riconoscimento, conseguito attraverso l’attività di audit di RINA, multinazionale di certificazione attiva in più di 70 paesi, è un’ulteriore conferma alle scelte del sito farmaceutico, sempre più aperto all’equità e all’inclusione, finalizzate a favorire il benessere aziendale e a contribuire alla diffusione della cultura del rispetto e della non discriminazione nella società in cui l’azienda opera.
L’ottenimento della certificazione in accordo alla prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022 è il risultato di una serie di attività che hanno coinvolto i principali processi aziendali correlati al percorso delle risorse umane in azienda e di un attento processo di audit, sia interno sia esterno, volto a verificare la corretta e completa applicazione dei requisiti previsti dalla norma.
"Questa certificazione conferma l’impegno dello stabilimento produttivo Pfizer di Ascoli Piceno come organizzazione attenta alle persone", ha affermato Nicola Battuello, Executive Vice President Certification di RINA. "Siamo pertanto orgogliosi di poter riconoscere l’impegno di Pfizer nel promuovere e diffondere una cultura e una leadership capace di superare ogni stereotipo legato a genere, identità o espressione a tutela dei valori di diversità, equità e inclusione che a oggi sono tra i principi cardine di ogni azienda sostenibile".
"Siamo particolarmente orgogliosi di questo riconoscimento che avviene all’interno di un luogo di lavoro considerato tradizionalmente maschile, come quello della produzione farmaceutica", afferma Rossella Bruni, Direttore e Amministratore Delegato dello stabilimento, dove oggi lavorano 322 donne su 803 dipendenti, il che vale a dire il 40% della forza lavoro, di cui 40 ricoprono livelli apicali. "Ciò ci incoraggia ad andare avanti su questa strada, che si è aperta già da diversi anni con la nostra completa adesione ai programmi di Diversity Equity & Inclusion e di Female Talent di Casa Madre", non a caso, il raggiungimento della Parity Opportunity è un obbiettivo di Pfizer a livello mondiale nell’ambito dei goal ESG (Enviroment Social Governance).
"Siamo convinti, e i dati ci danno ragione, che laddove a tutti sia data la possibilità di crescere ed esprimere il proprio potenziale, rifiutando qualsiasi forma di discriminazione di genere, non solo migliora il clima interno, ma ottimizza i risultati di performance dell’intera organizzazione", ha concluso Bruni.