Sostenibilità, Bosch: gli italiani scelgono le fonti energetiche rinnovabili
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Gli scatti d'Affari
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Sostenibilità, indagine Bosh sul comportamento sostenibile: i consumatori italiani dicono sì alle fonti energetiche rinnovabili come l’idrogeno
Dalla tavola rotonda intitolata “Siamo pronti? Bosch Termotecnica racconta le sfide energetiche per la climatizzazione degli edifici” organizzata dal Gruppo Bosch, emerge che oltre un terzo delle emissioni di CO2 nell’ambiente deriva dagli edifici. Per questo, a partire dal 2018, Bosch ha investito oltre 400 milioni di euro nelle pompe di calore e sono pianificati investimenti di ulteriori 300 milioni di euro, con l’obiettivo di rispondere alle esigenze dei singoli mercati. In Italia, gli edifici residenziali rappresentano una quota importante del consumo energetico totale: impiegano più del 25% dell’energia primaria e sono responsabili di circa il 20% delle emissioni di CO2 in atmosfera, oltre ad essere i principali utilizzatori di gas con circa 30 miliardi di metri cubi
Il comportamento degli italiani è dunque stato analizzato attraverso un’indagine commissionata dalla divisione Termotecnica di Bosch Italia a Hokuto, network specializzato in ricerche statistiche basate su machine learning e intelligenza artificiale. L’indagine è stata svolta su un campione di 1.000 persone, di cui il 25% ha da poco acquistato apparecchi per riscaldamento e/o climatizzazione o sta per procedere all’acquisto. Secondo il 53,2% dei consumatori, per abbattere le emissioni di CO2, le aziende produttrici dovrebbero ricorrere a un maggior utilizzo di energie rinnovabili rispetto ai combustibili fossili. Per il 19,2%, invece, per contribuire alla riduzione delle emissioni le aziende dovrebbero produrre soluzioni più efficienti. Tale risultato indica come, piuttosto che un miglioramento delle tecnologie esistenti, per i consumatori sia necessario un cambio di paradigma relativamente alle fonti energetiche impiegate nella produzione.
Dall’indagine emerge anche come i consumatori italiani tendano a mettere in atto poche azioni volte a contenere i consumi energetici domestici, Tra coloro che hanno in programma un intervento sul proprio impianto di riscaldamento nei prossimi 6 mesi, si registra ampia disponibilità a considerare fonti energetiche alternative, anche se poco conosciute e oggi non ancora disponibili.