Snam: ricavi in crescita, oltre 900mln nel primo trimestre 2023

Venier (Snam): "Approcciamo il prossimo inverno con un sistema energetico solido grazie agli stoccaggi già pieni al 65% e agli interventi infrastrutturali"

di Redazione Corporate
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Snam: risultati solidi nel primo trimestre 2023. Crescono gli investimenti, avviato commissioning del rigassificatore di Piombino

Sono stati approvati i risultati consolidati del primo trimestre 2023 di Snam, in seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione, riunitosi sotto la presidenza di Monica de Virgiliis.

Stefano Venier, amministratore delegato di Snam ha commentato: “Nel primo trimestre 2023 abbiamo ottenuto solidi risultati anche a fronte di un contesto che permane volatile con tassi di interesse in crescita. Abbiamo incrementato il livello degli investimenti nel periodo, anche per l’intensificarsi dei lavori nei cantieri in vista della messa in esercizio della nave FSRU Golar Tundra, dallo scorso 5 maggio in fase di commissioning. Approcciamo il prossimo inverno con un sistema energetico molto più solido e resiliente grazie agli stoccaggi già pieni al 65% e agli interventi infrastrutturali per la sicurezza in corso. La solida performance economico-finanziaria del primo trimestre ci consente di confermare i target a fine anno”.

Ricavi totali

I ricavi totali, al netto degli energy costs, si sono attestati a 912 milioni di euro, in aumento di 104 milioni di euro (+12,9%). I ricavi dei business della transizione energetica hanno registrato un significativo incremento (+124 milioni di euro; +100%), principalmente per lo sviluppo dell’efficienza energetica, in particolare in ambito residenziale. Con riferimento al business delle infrastrutture gas, si è registrata una crescita dei ricavi regolati (+20 milioni di euro; +3,2%) e una riduzione dei ricavi non regolati (-40 milioni di euro),  a fronte degli effetti positivi one-off di cui aveva beneficiato il primo trimestre 2022.

In particolare, l’aumento dei ricavi regolati è attribuibile principalmente: ai maggiori ricavi connessi alla crescita della RAB (+18 milioni di euro, incluso l’effetto dei minori incentivi “input-based”); all’incremento dei ricavi per servizi di flessibilità forniti al sistema energetico (+12 milioni di euro, relativi al trasporto e allo stoccaggio per le aste di breve termine). Tali effetti sono stati controbilanciati dai minori volumi di gas trasportato (-12 milioni di euro) per effetto delle temperature significativamente più miti rispetto al primo trimestre 2022 e per l’implementazione di azioni di contenimento della domanda di gas per far fronte alla riduzione di importazioni dalla Russia.

EBITDA adjusted

L’EBITDA adjusted del primo trimestre 2023 si è attestato a 597 milioni di euro, in aumento di 9 milioni di euro (+1,5%) rispetto al corrispondente valore del primo trimestre 2022. La crescita dei business della transizione energetica (+15 milioni di euro), legata sostanzialmente al positivo contributo dell’efficienza energetica, è stata parzialmente assorbita dalla riduzione registrata dal business delle infrastrutture gas (-6 milioni di euro). All’interno di questo, la positiva performance dei ricavi regolati legati alla RAB ed ai servizi di flessibilità è stata controbilanciata dall’assenza di positivi effetti one-off del primo trimestre 2022.

Utile operativo (EBIT) adjusted

L’utile operativo adjusted del primo trimestre 2023 è stato pari a 372 milioni di euro, in riduzione di 4 milioni di euro (-1,1%) rispetto al corrispondente valore del primo trimestre 2022. L’aumento dell’EBITDA adjusted è stato più che controbilanciato dai maggiori ammortamenti (-13 milioni di euro, pari al 6,1%), per effetto principalmente dell’entrata in esercizio di nuovi asset.

Oneri finanziari netti

Gli oneri finanziari netti si sono attestati a 42 milioni di euro, in aumento di 13 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2022. L’aumento è dovuto, in particolare, ai maggiori oneri relativi all’indebitamento finanziario netto connessi al maggior costo medio del debito che si è attestato a circa l’1,5% nel primo trimestre 2023 rispetto allo 0,9% del corrispondente periodo del 2022. L’aumento del costo medio del debito è attribuibile principalmente al mutato scenario dei tassi di interesse registrato nel periodo intercorso tra i due trimestri posti a confronto.

Proventi netti da partecipazioni

I proventi netti da partecipazioni ammontano a 74 milioni di euro, in riduzione di 5 milioni di euro (-6,3%) rispetto al primo trimestre 2022. La riduzione è attribuibile, in particolare, alla partecipata austriaca TAG a seguito dei minori volumi di gas trasportati, in linea con le attese, e ad Interconnector Limited, per il superamento del cap regolatorio che rispetto al 2022 non beneficia del recupero di underperformances di esercizi precedenti, a fronte comunque di una solida performance operativa prevista per il 2023.

Tali effetti sono stati in larga parte compensati dal maggior contributo della partecipata greca DESFA, per l’incremento dei flussi dal terminale GNL e di export verso la Bulgaria e dall’ingresso nel perimetro della joint venture SeaCorridor. Il 10 gennaio 2023 si è infatti conclusa positivamente l’acquisizione di una partecipazione del 49,9% nella società SeaCorridor, che fa riferimento ai gasdotti TTPC e TMPC. L’integrazione di tale partecipazione contribuirà a ribilanciare il portafoglio asset in coerenza con la mutata situazione dei flussi di gas dalla Russia.

Utile netto adjusted

L’utile netto adjusted di Gruppo del primo trimestre 2023 è stato di 301 milioni di euro, in riduzione di 24 milioni di euro (-7,4%), rispetto all’utile netto adjusted del primo trimestre 2022, per effetto principalmente della riduzione dell’utile operativo e dell’aumento degli oneri finanziari netti.

Investimenti totali

Nel primo trimestre 2023, gli investimenti totali sono risultati pari a 313 milioni di euro, in crescita del 4,7% rispetto al primo trimestre dell’anno precedente, per il 46% e il 30% allineati rispettivamente ai Sustainable Development Goals e alla Tassonomia Europea. Di questi, 308 milioni di euro fanno riferimento agli investimenti tecnici, +85 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2022 (+38,1%) e sono relativi principalmente al settore trasporto (213 milioni di euro), stoccaggio (41 milioni di euro) e rigassificazione (39 milioni di euro), mentre gli investimenti dei business legati alla transizione energetica sono risultati pari a 12 milioni di euro.

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