Nucleare, Ansaldo: "Serve sulla decarbonizzazione, le rinnovabili non bastano"

Riccardo Casale, amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, traccia la roadmap dell'atomo in Europa. L'Italia per ora non c'è

di Redazione Economia
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Transizione energetica, Ansaldo: "Serve il nucleare"

"La decarbonizzazione è sacrosanta e va fatta". Però, "si è pensato di raggiungerla con le rinnovabili, mentre negli ultimi tempi ci si è accorti che non bastano e che serve anche il contributo complementare del nucleare. Il nucleare garantisce sicurezza negli approvvigionamenti. Anzi è una triplice sicurezza: energetica, finanziaria e ambientale". Parola di Riccardo Casale, amministratore delegato di Ansaldo Nucleare che in un colloquio col Corriere della Sera chiarisce quanto sarebbe importante ridare spazio all'atomo.

"L’inverno nucleare dura da vent’anni", dice Casale. "In Italia dura di più, dal 1987". Nel frattempo "gli investimenti sono stati pochi o zero mentre Cina e Emirati Arabi Uniti hanno costruito impianti nucleari, la Russia non si è mai fermata. Ci siamo autocreati il gap sul tema con il resto del mondo», prosegue l’amministratore delegato al Corriere della Sera.

Casale traccia la roadmap europea: "In questi anni ‘20 i Paesi europei installeranno la tecnologia nucleare che c’è sul mercato. Nel 2030 si punterà sugli Small modular reactors, reattori di terza generazione avanzata, più piccoli di quelli esistenti. Negli anni ‘40 arriveranno i reattori veloci di quarta generazione. Nel decennio successivo ci sarà la fusione". 

Secondo Casale, l’installazione della tecnologia nucleare di questi anni avverrà in Francia, Romania, Slovenia, Svezia. Noi non ci saremo perché dobbiamo ricreare le condizioni perché tra 4-5 anni si possa lavorare sul settore. Questo è un «sistema», bisogna ricostruire tutte le strutture di sicurezza, di ricerca, di formazione accademica. Devo dire però che i ragazzi sono sì preoccupati per l’ambiente, ma sono tecnologicamente neutri".

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