Parmigiano Reggiano contro il Kraft: vinta la sfida sul Parmesan in Equador
Non è passato il tentativo del gruppo Kraft Foods Group Brands LLC di registrare il marchio Kraft Parmesan Cheese in Ecuador: una vittoria per l'intero sistema
Il giro d'affari del falso Parmesan fuori dall'Unione europea è di 2 miliardi di euro
Parmigiano Reggiano vince contro il marchio Kraft Parmesan Cheese: non è passato il tentativo del gruppo Kraft di far registrare il marchio in Ecuador. L'ufficio competente del Paese, dopo avere ricevuto l'opposizione formale del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano, incaricato della tutela della Dop in tutto il mondo, ha stabilito che la richiesta della multinazionale americana non può essere accolta in quanto il marchio "presenta somiglianze significative con la denominazione di origine protetta, approfittando indebitamente della notorietà, della qualità e di altre caratteristiche di quest'ultima dovute esclusivamente alla ambiente geografico in cui viene prodotta".
"Prosegue la lotta globale del Consorzio contro l'uso illegittimo del termine Parmesan - commenta il presidente del Consorzio Nicola Bertinelli - dopo una battaglia legale durata quasi tre anni con la multinazionale Kraft Foods Group Brands LLC, siamo riusciti a scongiurare la registrazione del Kraft Parmesan Cheese come marchio di impresa in Ecuador. Un'azione portata avanti nell'interesse dei produttori italiani ma anche dei consumatori ecuadoriani che non correranno piu' il rischio di essere ingannati al momento dell'acquisto. Qualora la multinazionale dovesse impugnare la decisione il Consorzio- conclude Bertinelli - naturalmente, proseguira' nella sua difesa della DOP e dei consumatori locali".
La sentenza della Corte è stata una vittoria anche per i consumatori che hanno così ottenuto una forte garanzia di tracciabilità e saranno tutelati da denominazioni fuorvianti sul mercato. Sfortunatamente, le normative che proteggono il nome Parmigiano Reggiano all'interno dell'Unione europea non valgono in tutti i paesi del mondo, aprendo la porta a usi non corretti del nome per formaggi prodotti negli Stati Uniti e in altri paesi. Il Consorzio stima che il giro d'affari del falso Parmesan fuori dall'Unione europea sia di 2 miliardi di euro, circa 200mila tonnellate di prodotto, ossia 15 volte il volume del Parmigiano Reggiano esportato. Tuttavia, la decisione dell'Ufficio dell'Ecuador conferma l'importanza dell'Accordo di Libero Scambio concluso dall'Unione europea con Colombia, Perù ed Ecuador, che ha consentito di riconoscere la protezione della Dop Parmigiano Reggiano nei paesi andini.