Patto di stabilità, muro tedesco anti agevolazioni all'Italia. Scontro totale
Bocciato il tentativo di mediazione della Spagna, Scholz durissimo dopo lo scontro sui migranti. Chiede che non si sfori sul debito neanche dell'1%
Patto di stabilità, Scholz non cede: gli occhi dell'Europa sullo scontro Italia-Germania
Tra Italia e Germania continua ad esserci tensione, la questione migranti si riversa sulle nuove regole per il Patto di stabilità. I tedeschi hanno bocciato il tentativo di mediazione spagnola. Si preannuncia serrata la trattativa per definire l’importo massimo degli investimenti, calcolato in punti di Pil, che potrà essere escluso dal computo della spesa. Al tempo stesso - si legge su La Stampa - non sarà facile trovare il numero che stabilisca l’entità del taglio minimo del debito richiesto ai Paesi che superano il 60%. Berlino aveva chiesto l’1%, la Spagna si è mantenuta vaga nel documento di mediazione e ha indicato una "X". Ma, al di là del numero, il governo tedesco è pronto a contestare anche la formulazione contenuta nella proposta spagnola, considerata troppo ambigua perché parla di "una riduzione media annua minima di almeno XX punti".
La proposta di compromesso sulla riforma del Patto di Stabilità, presentata dalla presidenza spagnola dell’Unione europea, - prosegue La Stampa - è stata accolta con una certa soddisfazione a Roma. Al ministero dell’Economia e delle Finanze è stato infatti notato che il documento di quattro pagine va incontro alle richieste italiane perché riprende tutti i punti presentati all’Ecofin di Santiago de Compostela dal ministro Giancarlo Giorgetti. Soprattutto la parte relativa allo scorporo degli investimenti. Ma per capire che la strada verso l’accordo è ancora tortuosa è bastata la prima riunione tra i dirigenti dei 27 ministeri, che ieri si sono incontrati a Madrid proprio per esaminare la proposta di compromesso.
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Secondo quanto riferito da fonti diplomatiche europee, il governo tedesco è tutt’altro che soddisfatto della mediazione spagnola. E questo nonostante Madrid abbia deciso di inserire nella sua proposta una clausola di salvaguardia per garantire un taglio minimo annuale del debito. Il braccio di ferro iniziato ieri a livello tecnico sembra dunque destinato a protrarsi a lungo. Come per il Patto migrazione e asilo, anche la riforma delle regole di bilancio si gioca soprattutto tra Italia e Germania, i due Paesi che in questo momento si trovano agli estremi del tavolo.