Pensioni, arriva il doppio assegno ma solo per alcuni: ecco chi guadagna
Se avete i giusti requisiti ogni mese potete ricevere fino a due pagamenti
Pensioni, ecco tutti i casi in cui è possibile avere un doppio assegno. In alcuni casi non ci sono requisiti in base all'età
Oggi gli italiani possono andare in pensione a 67 anni con almeno 20 anni di contributi versati. In questo caso si riceve l'assegno minimo. Per alcuni però l'INPS ha previsto una modalità che consente di ricevere una retribuzione doppia ma servono precisi requisiti per quanto riguarda anche l'età. Le buone notizie non finiscono qui. A maggio non ci sono non solo trattenute ma anche aumenti.
Pensioni, tutti i casi in cui si può avere una doppia pensione
Per avere una doppia pensione si deve avere in primis 67 anni e ad esempio richiedere la pensione di reversibilità, che spetta al coniuge rimasto in vita. Quest'ultimo riceve la pensione del defunto con alcune riduzioni a seconda dei casi. L'assegno cala del 25% in caso di redditi superiori a 20.107,62 euro, del 40% per quelli superiori a 26.809,60 euro e al 50% per quelli superiori a 33.512,70euro.
La doppia pensione è prevista anche per coloro che possono richiedere una pensione di accompagnamento, ovvero coloro che non sono più autosufficienti. Questa infatti è cumulabile con quella in base ad età e contributi. L'assegno è pari a 528,94 euro al mese per 12 mensilità e non ci sono limiti in base a reddito od età.
La doppia pensione spetta anche ai liberi professionisti che hanno aderito a gestioni previdenziali a pagamento o aperto un fondo di tipo integrativo o complementare all'INPS. Se poi non avete sufficienti contributi per formare un'altra pensione autonoma vi verranno versati mensilmente se avete aderito all'Assicurazione Generale Obbligatoria o AGO. Ciò non è possibile per i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata o altre casse previdenziali.